“Solo con tutti” poesia di Charles Bukowski: siamo tutti intrappolati
Di seguito si potrà leggere la poesia intitolata “Solo con tutti” di Charles Bukowski (16 agosto 1920 – 9 marzo 1994), la poesia in lingua originale ed una breve biografia.
“Solo con tutti”
“e ci mettono dentro
una mente e
qualche volta un’anima,
e le donne spaccano
i vasi contro i muri
e gli uomini bevono
troppo
e nessuno trova quello
giusto
ma continuano
a cercare
trascinandosi dentro e fuori
dai letti.
la carne copre
le ossa e la
carne cerca
per qualcosa in più
che carne.
non c’è nessuna
possibilità:
siamo tutti intrappolati
in un destino
singolare.
nessuno trova mai
quello giusto.
gli immondezzai della città sono pieni
i robivecchi pieni
i manicomi pieni
gli ospedali pieni
i cimiteri pieni
nient’altro
si riempie”
Henry Charles “Hank” Bukowski Jr., nato Heinrich Karl Bukowski, è noto al pubblico anche con lo pseudonimo Henry Chinaski, che rapprsentò il suo alter ego letterario. Bukowski nacque ad Andernach il 16 agosto del 1920 e morì a San Pedro il 9 marzo del 1994 a causa di una leucemia fulminante. Bukowski, di origine tedesca, è stato un poeta e scrittore statunitense.
Un totale di oltre sessanta libri suddivisi in sei romanzi, centinaia di racconti e migliaia di poesie.
Il contenuto dei suoi scritti tratta della sua vita, popolata dall’abuso dell’alcol con il quale ebbe un rapporto morboso, dalle sue frequenti ed inconcludenti esperienze sessuali descritte sempre in modo realistico. Anche per questo motivo l’autore è piaciuto molto alle generazioni successive perché non nascondeva il sesso dietro eufemismi ma eccentuava i rapporti scavalcano i vari taboo, un po’ come soleva fare il popolo nel Medioevo con alcune ballate.
Negli scritti di Bukowski compare anche il suo carattere poco amichevole: sono descritti, infatti, i suoi rapporti tempestosi con le persone. Spesso viene associato alla corrente letteraria del realismo sporco.
In lingua originale
“Alone With Everybody” by Charles Bukowski
“the flesh covers the bone
and they put a mind
in there and
sometimes a soul,
and the women break
vases against the walls
and the men drink too
much
and nobody finds the
one
but keep
looking
crawling in and out
of beds.
flesh covers
the bone and the
flesh searches
for more than
flesh.
there’s no chance
at all:
we are all trapped
by a singular
fate.
nobody ever finds
the one.
the city dumps fill
the junkyards fill
the madhouses fill
the hospitals fill
the graveyards fill
nothing else
fills.”
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