“Il lungo viaggio dell’anima” di Cinzia Rinaldi: l’incontro con Freddie Mercury e Michael Jackson
In uscita a fine gennaio “Il lungo viaggio dell’anima”, primo romanzo di Cinzia Rinaldi, edito dalla casa editrice Bastogi Libri.
Vi anticipiamo qualcosa del lungo libro autobiografico lasciandovi la prefazione dello stesso, augurandoci che riesca a suscitare in voi l’attenzione dovuta.
Sarà possibile acquistare “Il lungo viaggio dell’anima” sulle librerie fisiche convenzionate con la casa editrice e su tutti gli store online. Inoltre vi invitiamo alla presentazione ufficiale del libro che sarà l’8 marzo 2017 presso la prestigiosa sede dell’Accademia d’arte e cultura Giuseppe Gioachino Belli a Roma, con il relatore Prof. Carlo Volponi, vice Presidente dell’Accademia.
Prefazione “Il lungo viaggio dell’anima”
“Il primo pensiero di Dio fu un angelo. La prima parola di Dio fu un uomo.” – Kahlil Gibran
Cinzia Rinaldi (3 agosto 1970, Tivoli) è una donna che, sin da giovanissima, ha avuto la possibilità di esplorare una sorta di mondo parallelo in cui vivono angeli ed anime di persone defunte.
Sin dalle origini delle arti l’uomo si è sempre interrogato sull’esistenza di qualcosa di superiore, o comunque di diverso dalla realtà visibile, presupponendo nelle diverse religioni che conosciamo varie risposte alle domande più comuni eppur più basilari della nostra esistenza: chi siamo? Chi ci ha creati? Qual è il nostro scopo?
È un fatto risaputo che alcune persone abbiano un contatto diretto con esseri diversi dall’ordinario che si muovono nel nostro pianeta per comunicare con noi attraverso vari sistemi quali apparizioni, visioni, sogni.
Non tutti gli esseri umani hanno la facoltà di vivere esperienze di questo tipo e solo la fede può venire in aiuto quando non accade. Cinzia Rinaldi ha invece esplorato questo mondo diverso dal nostro per un’intera vita senza aver mai chiesto di potervi accedere, senza aver mai voluto intraprendere questo viaggio.
Ed è stata una vita di collegamenti, di incertezze, di vere e proprie follie in cui la mente cadeva, perché anche se si hanno prove tangibili di apparizioni di angeli ed anime dei defunti non è facile credere istantaneamente, soprattutto nella nostra epoca che ci ricorda costantemente la scomparsa delle fede e la comparsa delle varie psicosi che una persona può vivere, siano esse sotto forma di allucinazioni visive od uditive.
Ed è stata una vita di costante tribolazione nella quale l’autrice ha cercato di assemblare messaggi talvolta incomprensibili ma che con il passare del tempo si manifestavano nella realtà.
Avvertimenti di pericoli, comunicazioni con i vivi, o semplici episodi d’affetto che contorcevano il pensiero di Cinzia sino a visitare i territori della malattia mentale, perché ripeto non è semplice accettare l’esistenza di ciò che oggi è definito fantastico.
“Il lungo viaggio dell’anima” è un dunque romanzo autobiografico che ripercorre i vari passaggi di queste apparizioni, un libro che cerca di raccontare il travaglio emozionale che la Rinaldi ha vissuto durante la sua vita. Una prova di fede nella quale si incontrano personaggi noti e meno noti che interferiscono nelle giornate della giovane donna per indicarle il cammino, una via da seguire ed un arduo compito da portare avanti.
Uno dei suoi primi incontri è con il celebre Freddie Mercury, o meglio con l’anima del famoso cantante della band Queen, apparso a Cinzia Rinaldi per la prima volta proprio durante l’improvvisa morte, il 24 novembre 1991.
All’epoca la giovane ragazza non seguiva la band e non riconobbe subito Mercury, non capì cosa fosse quel presagio, e pensò per davvero di aver sognato ad occhi aperti.
E per anni si chiese se questi presagi fossero visioni reali oppure scherzi della sua mente, così da non dar troppa importanza ai fatti che accadevano, così da non seguire perfettamente i consigli delle apparizioni.
Freddie Mercury fu costante nelle sue visite, fu caparbio nell’indicare a Cinzia il cammino, e cioè quello di avvertire un altro famoso cantante del pericolo che stava per correre. Stiamo parlando di Michael Jackson, che all’epoca era sulla cresta dell’onda con milioni e milioni di fans in tutto il mondo.
Ma perché proprio questa giovane donna fu contattata dall’appena deceduto idolo?
Perché l’essenza si materializzò a Roma e non per esempio nella sua città a Londra?
Cos’aveva di speciale Cinzia?
Era forse più pura delle altre fans di Michael Jackson oppure intercorrevano altre affinità fra i due?
Ovviamente non si potranno mai avere le risposte a queste domande, dobbiam accettare che i fatti siano questi e che alcune scelte della nostra autrice siano state suggerite da forze esterne. Scelte che porteranno Cinzia a viaggiare in tutta Europa alla ricerca di un contatto diretto con Michael Jackson.
Un compito non facile, anzi fin troppo complesso per una sola ragazza perché avvicinare la star non fu semplice, e le numerose difficoltà dopo anni di tentativi scoraggiarono la donna tanto da portarla ad abbandonare il compito primario della sua vita.
Più volte ne “Il lungo viaggio dell’anima”, infatti, si parla della depressione vissuta e della volontà di poter esercitare il libero arbitrio per poter vivere normalmente, come ogni altra persona, senza alcun compito, senza doveri incredibili da dover assolvere.
Ma anche se la nostra autrice provò a liberarsi di queste voci e visioni, nulla cambiò, queste non smisero di parlarle ed avvertirla dei pericoli che stava per correre.
E dei lutti. Sì perché la morte è una delle protagoniste del libro. In tanti muoiono fra le pagine ed i ricordi di Cinzia, in tanti lasciano questo mondo per poi comparire sotto forma di angeli od anime che vogliono dare l’ultimo saluto o che vogliono avvertire di un’altra imminente perdita.
È una vita macchiata di sangue e di dolore, con qualche intervallo di felicità ma pur sempre appesantito dalla costante presenza del mondo parallelo sopra citato.
“Gli angeli sono creature celesti dello stesso Padre Dio che vivono esclusivamente in cielo, allo stesso modo è l’uomo, solo Dio lo ha destinato per il suo habitat la terra. L’uomo è solo un cittadino in questo pianeta, non il padrone. Noi siamo circondati da queste creature celesti, alcuni spesso hanno l’ordine di intervenire per qualche incidente mortale, per dare sollievo a persone che soffrono a causa della malvagità governata da Satana. Bisogna sapere riconoscere i veri figli celesti di Dio quelli che sono stati e rimangono fedeli a Lui, quelli che al contrario hanno disubbidito al Padre Eterno di proposito. Gli angeli puri non includono timore come fanno viceversa i demoni, gli angeli disobbedienti.”
Written by Alessia Mocci
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