“Ai margini dell’anima”, silloge poetica di Anna Leo: versi intrisi di sentimento e speranza!
“Ho riscoperto la fierezza vellutata dell’odore del grano nel verde di un antico mattino in un’alba contesa da un sole perenne.” – Anna Leo
Ogni volta che la società si accorge dell’esistenza della poesia, a me pare che sia avvenuto un miracolo. Essa infatti, appare ai più un lusso di cui la società potrebbe farne a meno.
Eppure la poesia è un’attività utilissima, sicché la nascita di un poeta rappresenta un regalo che ogni tanto il Caso dona agli esseri umani per dare loro l’esperienza della Bellezza: “quell’aurea beltade, ond’ebbero ristoro unico ai mali le note a vaneggiamenti mortali”, come scriveva Ugo Foscolo!
Qualcuno potrebbe obiettare che la Bellezza esiste già in natura, ma non è così. Per secoli gli uomini sono vissuti immersi nella natura, non considerando che proprio i poeti hanno scoperto la natura e l’hanno trasformata in un’esperienza estetica.
Noi dunque, gli dovremmo ringraziare per averci rivelato il mondo, premiandoli per questo bellissimo regalo. Sì, proprio così!
Anna Leo, alla sua prima esperienza poetica, dimostra una notevole capacità di usare la lingua come materia per creare qualcosa che prima non c’era, non per ripetere ciò che tutti sanno, ma per dare vita ad una realtà poetica in cui tutti possono riconoscersi.
Lei, non inventa parole nuove ed eccezionali, ma consapevole com’è della ricchezza culturale e sociale della lingua, scava abilmente nelle parole comuni, accostandole e dando loro un ritmo, un senso, in modo inaspettato.
Levigate dal tempo, appassionate, le sue poesie che siano d’amore o d’amicizia, ci raggiungono con l’evidenza di una vera e propria pulsione, formando un singolare codice di sentimenti ed emozioni in cui viene a riconoscersi ogni più remota forma di esperienza, tra gioie e dolori, nel significato profondo dell’esistenza, come in un gioco di specchi che narra di speranze mai sopite, incanti e disincanti.
Sì, perché è all’esperienza sentimentale nelle sue infinite sfumature che in forma limpida ed allusiva si affida, da sempre, il compito di sostenere l’ambiguità del reale o di correggere le chiarezze troppo accecanti della casualità.
Quando leggo per la prima volta il libro della mia amica poetessa salentina, appassionata di letteratura, anche se i suoi studi vengono indirizzati su materie giuridiche-economiche, mi accorgo che esco da me stessa per rientrarvi ad ogni istante seguente, dopo essermi collocata all’interno del suo mondo che prendendo vita autonoma diviene altro da colei che l’ha scritto. Infatti, dopo aver penetrato quel pensiero, quell’emozione e quella narrazione, rivesto i miei panni accorgendomi di essere, svegliata e strappata dal torpore della routine quotidiana, arricchita.
Se c’interrogassimo su cosa è un libro si potrebbe tranquillamente rispondere che è una lettera scritta da uno qualsiasi di noi ad un destinatario sconosciuto che rimarrà estraneo, fino a quando non s’impossesserà di quel nostro percorso di vita raccontato.
Da quell’istante in poi quella narrazione, unirà le persone, confondendo la nostra coscienza e sensibilità, unendo il nostro comprendere in un “ noi” interiore che può sempre legarci, appartenendoci!
Ai margini dell’anima, è una silloge poetica, finemente rilegata e di facile lettura, edita da edizioni esperidi, con la singolare copertina Il villaggio dei filosofi (2014), di Lorenzo Polimeno, la cui prefazione è a cura di Claudio Casalini.
“Stella, mia unica stella/ Stella,/ mia unica stella./ Nella povertà della notte, sola,/ per me, solo, rifulgi,/ nella mia solitudine rifulgi,/ ma, per me, Stella/ che mai non finirai d’illuminare/ un tempo ti è concesso troppo breve,/ mi elargisci una luce/ che la disperazione in me non fa che acuire.” – Giuseppe Ungaretti
Concludo questa mia appassionata recensione, con la poesia Il mio oltre (a Claudia e Francesco), dove il binomio perfetto donna e madre, è un unico e sublime inno alla vita ed all’amore.
“E poi ci sono quegli amori…/ Quelli che sono solo tuoi./ Quelli che ti accarezzano/ in silenzio/ quelli dal sorriso immenso./ Quelli il cui pensiero/ porta lontano pene e delusioni./ Quelli che vorresti sempre accanto,/ quelli che oltrepassano sé stessa/ quelli che rimangono/ oltre il tuo tramonto./ Quelli dal color di seta/ e dall’odor di borotalco.” – Anna Leo
Written by Mariagrazia Toscano
“Ai margini dell’anima”