“Tooting Bec”, album di Omid Jazi: Anomalia, il videoclip girato a Londra
Già noto per la sua presenza nei Verdena, Omid Jazi presenta il suo nuovo album “Tooting Bec” dal quale sono stati estratti tre singoli. Oggi vi parleremo di Anomalia.

Anomalia è stato girato tra le strade e i parchi della Londra ai tempi della Brexit, il video vuole dare immagine alla canzone del secondo album che lo stesso Jazi ha indicato come la più significativa a livello di testo e sotto-testo.
La produzione di Anomalia ha visto coinvolte diverse persone che, guidate dal regista Chaz John Ross, hanno lavorato nell’armonia che lo stesso brano richiedeva.
Recitazione e costumi sono i due aspetti che rafforzano una regia fortemente curata. Gli abiti di scena sono stati scelti per comunicare sì, ma con un impatto satirico: ecco che Jazi diventa l’Uomo Triangolo che insegue le tre brave attrici-caricature Aline Boff, Magdalena Severin e Silvia Dallari.
“Il messaggio che vuole dare il brano è che c’è sempre qualcuno che si mantiene sulla cima sfruttando chi in quel momento non è consapevole – sostiene Jazi – Così è dall’inizio dei tempi.”
Il regista di Portsmouth Chaz John Ross è tra i fondatori del Club Cool & The Coolness che ha organizzato diversi rave ed eventi underground a Londra e scoperto artisti quali Charli XCX e SOPHIE.
“Ho voluto creare un video che si muovesse in maniera perfettamente ciclica: dove l’inizio potrebbe essere la fine e viceversa – spiega Ross – L’azione di Anomalia si muove su due principali tematiche: il consumo e l’accettazione sociale o romantica. Il mio intento è stato quello di creare una storia molto spigolosa all’interno di una trama infinita e curvilinea; sono stato ispirato da La montagna sacra di Jodorowsky, dallo show televisivo per bambini Wizbit e ci sono anche elementi di scuola Benny Hill! Molti dei più grandi lavori dell’arte filmica hanno una scena di inseguimento, quindi ho voluto che questa parte fosse il punto focale del video e l’ho messa al centro della storia. Anomalia inizia con una droga mistica tirata fuori da un forno speciale e finisce con la protagonista Aline che sparisce nello stesso forno-macchina. Il resto lasciamolo all’immaginazione degli spettatori!”

Omid Jazi è nato a Perugia, poi trasferito a Modena. Si avvicina alla musica dall’età di sei anni dopo che il padre, musicista e insegnante di musica, gli regala una tastiera. Inizia a giocare e comporre le prime sonate con gli strumenti musicali a disposizione nella sala del coro, in cui passa gran parte del tempo dopo la scuola. Il primo vero brano lo scrive all’età di 13 anni, al pianoforte. Si iscrive al conservatorio dove studia pianoforte. Dopo le prime esperienze in gruppi musicali, impara a suonare la chitarra da solo e fonda un nuovo gruppo, i Feedback con cui si fa notare a Modena vincendo alcuni premi, incide la prima Demo nel 1999. Suona con altri progetti e finite le superiori si trasferisce a Bologna, mettendo in piedi i Water In Face, un power- duo dove si esprime come frontman suonando la chitarra e cantando i brani composti da lui. Registra 2 demo e conquista il palco di Heineken Jammin Festival nel 2006. Cercando una dimensione musicale più completa fonda i Supravisitor nel 2007, anche con questa band raggiunge un discreto successo, produce 3 ep e suona su palchi importanti. Nel 2009 inizia a lavorare come one-man-band, producendo i suoi brani suonando tutti gli strumenti, compresi synth, sequencer, batteria e basso. Il 2011 lo vede impegnato inoltre nel Wow-Tour dei Verdena che coprirà tutta la penisola e alcuni paesi stranieri, nella veste di quarto elemento di supporto live alla formazione originale. Il 28 Febbraio 2012 esce Lenea, il suo settimo Ep, questa volta pubblicato da Jestrai. Parte così per il suo tour promozionale in tutta Italia. A distanza di un anno vede la luce il suo primo full‐lenght intitolato ONDE ALFA: interamente registrato e prodotto da lui stesso nel suo Hot Studio nella provincia di Modena, il disco, concepito interamente con l’ausilio di un semplice MacBook portatile, si distingue per l’originale vena psichedelica frutto di un curioso mix di pop ed elettronica.
Dicono di lui:

“Omid Jazi è un polistrumentista modenese che negli anni ha imbracciato qualsiasi strumento in modo magistrale e ha ottenuto notevoli risultati.” – Angelo Barraco (L’osservatore di’Italia)
“Tooting Bec è la conferma di quanto Omid Jazi sia un profondo conoscitore della musica, un fine artigiano del settore, un instancabile ricercatore del suono. Paradossalmente (?) uno dei pochissimi lavori italiani interessanti e fatti con l’anima del 2015 è stato assemblato oltre Manica.” – Patrick Poini (Paper Cut)
“Uno spiccato intimismo e un intreccio strumentale formidabile che eleva il coinvolgimento emotivo. Omid Jazi conferma il suo talento nel dare la giusta pennellata di colore alle parole, ricercando nuove sfumature per esprimere quello che vuole comunicare. Una caratteristica che rende vivido l’ascolto.” – Nicola Orlandino (Sonofmarketing)
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