I 100 anni di Roald Dahl: la dislessia e il sostegno alla disabilità con la Marvellous Children’s Charity

“Ecco che cosa accadde. Da bambino Robert Ettes era stato affetto da una grave forma di dislessia. Nonostante ciò, sotto la guida dell’Istituto per la Dislessia di Londra e aiutato da eccellenti insegnanti, Robert era così migliorato che a diciott’anni leggeva e scriveva più o meno normalmente, e poté soddisfare il suo sogno di intraprendere la carriera ecclesiastica. Tutto andò bene fino al momento in cui, a ventisette anni, Robert Ettes divenne il Reverendo Ettes, e gli fu assegnato il primo importante incarico come vicario di Nibbleswicke.” – Roald Dahl, “Il vicario, cari voi”.

Roald Dahl

Sessantanove giorni ancora e il mondo festeggerà i 100 anni di Roald Dahl, il più grande autore per ragazzi di tutti i tempi. Dahl nasceva il 13 settembre 1916 in Galles da genitori norvegesi. È proprio in Norvegia che trascorreva le vacanze estive e qui ascoltava le leggende e i racconti che ispirarono poi i suoi scritti. Questi ultimi, nessuno escluso, sono ciò che ci permette di ricostruire la sua esistenza, l’infanzia, i personaggi che la popolarono, l’età adulta con ciò che amava o meno.

Se da una parte la vita di Roald Dahl fu incredibile e ricca di avventure, dall’altra dovette far fronte a diverse malattie e tragedie, alcune che lo colpirono in modo diretto, altre che causarono la morte di familiari a lui molto cari. Furono questi a fargli prendere la decisione, in maniera quasi naturale, una volta divenuto uno scrittore famoso, di aiutare i bambini con la speranza che non dovessero vivere le sue stesse esperienze o se non altro di alleviare le loro condizioni grazie a strutture e macchinari medici adeguati.

Dahl adoperò così i suoi soldi e il suo tempo per questo intento e grazie alla sua creatività contribuì perfino alla realizzazione della valvola chiamata, in suo onore, Wade-Dahl-Till, adoperata da migliaia di bambini colpiti da idrocefalia.

La Roald Dahl Foundation, nata ufficialmente nel 1990, e nel 2010 rinominata come Roald Dahl’s Marvellous Children’s Charity, è parte dell’eredità lasciata dallo scrittore britannico. Grazie ad essa bambini con gravi malattie, e i loro genitori, possono usufruire di cure e strutture appropriate e vengono altresì aiutati economicamente, quando necessario. Inoltre questa contribuisce all’alfabetizzazione di numerosi bambini.

Marvellous Children's Charity

I bambini sono sempre stati al centro della vita di Dahl, seppur in modi differenti. Egli ha scritto per loro ricordando la sua infanzia, ha creato mondi che potessero essere ricordati da grandi e piccoli. Storie divertenti e coinvolgenti per i lettori più giovani e concetti profondi per gli adulti.

In particolare Dahl non dimenticò la sua dislessia e le difficoltà che a causa di questa dovette affrontare. E dedico un racconto proprio a questo, “Il vicario cari voi” (Salani Editore, 2007), l’ultimo scritto prima di morire (pubblicato poi nel 1991) e donato ad un istituto di ricerca e studio sulla dislessia, cedendo tutti i diritti sulle vendite del libro.

La storia è tra le più esilaranti di Dahl: al giovane Robert Ettes, fin da piccolo affetto da dislessia, è stato assegnato il vicariato di Nibbleswicke. Qui si ripresenta il disturbo che pareva essersi assopito anni prima ed ecco che il vicario comincia a pronunciare parole o intere frasi al contrario finendo per dire cose piuttosto imbarazzanti tanto da suscitare l’indignazione dei parrocchiani.

Tramite spassosi giochi di parole, e con le bellissime illustrazioni del fedele Quentin Blake, Dahl ha contribuito, e ancora oggi lo fa, alla comprensione della dislessia e dei disturbi specifici dell’apprendimento in generale. Una simpatica introduzione spiega in breve in cosa il disturbo consiste per passare poi alla storia.

Roald Dahl 100

I dislessici infatti trovano difficoltà a effettuare una lettura fluente e accurata, e hanno una scarsa abilità nello scrivere correttamente le parole. Hanno dei problemi a riconoscere le lettere simili, ad abituarsi a leggere da sinistra verso destra, e a volte scambiano il posto delle sillabe all’interno di una parola, ma l’abilità del linguaggio generalmente non viene compromessa. I più penalizzati, in tutto ciò, sono i bambini, ai quali non sempre – o non tempestivamente – viene riconosciuto questo disturbo, e possono passare per pigri, incapaci o scarsamente intelligenti, con conseguenza psicologiche. Prima questa sindrome viene diagnosticata, più possibilità si hanno di intervenire in tempo.” – “Il vicario, cari voi”, pag. 9

Roald Dahl è al mondo da quasi 100 anni, non lo è più fisicamente ma come può essere dimenticato un autore dalla fantasia così fervida, così appassionato nella vita e nello scrivere, un personaggio unico che non ha scordato cosa significò per lui essere bambino. Roald Dahl ha dedicato se stesso a tutto ciò che ha fatto e sapere che la sua eredità non è andata persa è davvero importante: questo è ciò che lo rende immortale e meritatamente tanto amato in ogni parte del Globo.

 

Written by Rebecca Mais

 

 

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