Intervista di Michela Zanarella all’attore Matteo Tosi, protagonista della soap “Dolce Amore”
È un volto noto delle maggiori fiction italiane da Incantesimo all’Ispettore Coliandro, ma il suo percorso nel mondo dello spettacolo è diventato sempre più internazionale, diviso tra cinema, teatro, televisione, moda e musica, non si è fatto mancare proprio nulla l’attore veneto Matteo Tosi, che continua ad essere impegnato su diversi fronti artistici.

La soap Dolce amore che tiene incollati allo schermo milioni di telespettatori, gli ha regalato nuove emozioni, e nel ruolo di Silvio De Luca, proprietario di una grande impresa di telecomunicazioni, Tosi è riuscito a conquistare l’affetto di tantissimi filippini e non solo.
Lo incontriamo per una breve intervista per Oubliette Magazine.
M.Z.: Sei tra i protagonisti della soap di successo nelle Filippine “Dolce amore”, dove interpreti Silvio De Luca, che cosa ha significato per te questa esperienza fuori dal contesto italiano?
Matteo Tosi: Non è la prima volta che lavoro all’estero e con cast internazionali e come le altre volte, anche questa, rappresenta l’opportunità di conoscere nuove realtà lavorative, collaborando con artisti e tecnici di altri paesi. È un modo “speciale” per arricchirsi, sia personalmente che artisticamente, ed è anche l’opportunità di venire in contatto con un nuovo pubblico. Questo è poi un caso unico. Per la prima volta in una serie straniera si parla italiano, oltre all’inglese e il tagalog. Il pubblico filippino è allenato ad ascoltare un prodotto anche in più lingue, mentre in Italia, se tutto non viene doppiato è impensabile venga visto. In questo siamo decisamente più indietro. Nelle Filippine tutti parlano inglese oltre alla lingua ufficiale.
M.Z.: Come ti hanno accolto i colleghi e i fans filippini? Che cosa c’è di diverso rispetto alle produzioni italiane?
Matteo Tosi: Sono persone molto calorose e accoglienti, sul set c’era un clima molto disteso così che il rapporto con crew e attori è stato ottimo. Ho trovato molta familiarità, ma anche molta competenza nell’unità in cui ho lavorato, l’intesa con il regista Richard I. Arellano e la sua assistente Ring Santos-Perez è stata funzionale. Ovviamente mi sono trovato molto bene anche quando ho girato in Italia con Cathy Garcia-Molina e Mae Cruz Alviar. La cosa che colpisce di più, è che lavorano veramente tanto, ininterrottamente, e lo fanno sempre con grande passione e coinvolgimento. Per un italiano che ha ritmi diversi di lavoro, l’impatto può straniare un po’, ma una volta capito il loro modo di gestire il lavoro, tutto funziona. I fans poi sono davvero molto calorosi ed incredibilmente partecipi sia negli eventi che nei social.
M.Z.: Nella tua carriera di attore, hai sperimentato diversi generi, ma qual è il ruolo che più ti ha segnato professionalmente?

Matteo Tosi: Dal punto di vista mediatico Il personaggio di Giulio Solari di Incantesimo, mi ha dato grande notorietà presso il grande pubblico, nonostante avessi già interpretato diversi ruoli in Fiction di successo come Carabinieri, L’ispettore Coliandro (uscito di recente anche negli Stati Uniti) e Crimini. Incantesimo mi ha permesso di fare molte altre cose, anche inaspettate, quali ad esempio essere stato scelto come testimonial di associazioni benefiche, e per tre volte attore-lettore in Terra Santa al seguito di una troupe televisiva. Ma ho amato soprattutto girare film a tinte forti per la regia di Ivan Zuccon, in Bad Brains, interpreto Mirco, un “misterioso” personaggio che si imbatte in una coppia si sanguinari killer, in Colour from the dark, prossimamente in 3D, interpreto il ruolo di un prete esorcista e in Wrath of the crows, la cui prima è stata fatta l’anno scorso a Hollywood e in uscita in Italia ad ottobre, sono un soldato aguzzino. Soddisfazione è stata anche vedere Midway di John Real, di cui io sono il protagonista maschile il lizza per la competizione Italiana agli Oscar. E poi ultimamente l’esperienza filippina, è stato davvero curioso ritrovarsi con tanti fans filippini, per un lavoro inaspettato.
M.Z.: Dalla tv al cinema, dal teatro alla musica, ti sei messo alla prova in ogni campo, che cosa vorresti sperimentare ora?
Matteo Tosi: Amo il mio lavoro e spero di sperimentarmi in più progetti, anche molto lontani e diversi fra di loro, è la cosa che più mi eccita. Negli ultimi tempi mi sto occupando anche di progettualità. Sto portando a termine con Enrico Saletti la sceneggiatura di inside, un thriller psicologico che spero diventi presto un film e con altri collaboratori stiamo pensando alla realizzazione di un Pilot tv di carattere storico. Ma questo è ancora top secret.
Written by Michela Zanarella