“Il ritorno dell’uomo che sussurra ai cani” di Graeme Sims: un buon rapporto col nostro amico a quattro zampe

“Una volta un critico, commentando uno dei miei libri, scrisse «ha troppa immaginazione». Vorrei rispondergli: «No, ho solo percorso più strada e sono arrivato in una terra in cui tu non sei ancora arrivato. Vivi in un mondo rigido, io vivo in un mondo in cui il cane e l’uomo mostrano l’uno all’altro nuove possibilità»”.

Il ritorno dell’uomo che sussurra ai cani

Non c’è bisogno di aspirare a diventare addestratori di cani, per godere di questa lettura. Basta amare gli animali, e considerarli parte integrante della nostra vita.

Dopo “L’uomo che sussurra ai cani”, in cui dava molti consigli su come educare il nostro amico a quattro zampe, torna in libreria – dal marzo 2016 e sempre pubblicato da De AgostiniGraeme Sims con “Il ritorno dell’uomo che sussurra ai cani”.

Personalità eclettica, questo “trainer” inglese – ovvero addestratore –, che si è dedicato a molte attività, fra cui la pittura e l’illustrazione di libri per bambini.

Dopo essere stato addirittura vicario, pastore di anime, è diventato pastore nel vero senso della parola, in un territorio come il Galles, ricco di allevamenti di ovini.

I cani sono la sua vera grande passione, e da loro ha ricevuto le più belle soddisfazioni.

In questo secondo libro Sims torna con un approccio più maturo e permissivo, frutto dell’età che avanza, che rende tutti più teneri e attenti alle cose davvero importanti.

Invecchiando, infatti, lo scrittore antepone a un addestramento impeccabile, la qualità del rapporto. Uomo e cane devono camminare vicini, come due compagni di vita.

L’amore di un cane è incondizionato; egli non si propone di cambiarci, così come fanno gli uomini.

In cambio, merita di essere osservato ed ascoltato, in quelli che sono i suoi bisogni e le sue attitudini. Ogni esemplare è diverso, spiega l’autore. Proprio come diversi sono gli individui, l’uno dall’altro.

Con il comando otterremo un cane timoroso, che senza dubbio saprà obbedirci, ma soltanto con l’empatia avremo un compagno per la vita.

Un cane è felice di condividere con noi qualunque cosa e riesce a tirare fuori il meglio di noi, qualità da non sottovalutare. Il rapporto uomo-cane, basato sulle sensazioni, non deve prevedere imposizioni, bensì assecondare le capacità innate dell’animale.

Quell’istinto, tanto caro al cane, dovrebbe essere il motore di cui anche l’uomo si fida, nel prendere le sue decisioni.

Graeme Sims

Bisogna lasciare che siano loro, i cani, attraverso le loro reazioni, a dirci il tipo di vita che preferiscono fare. Noi, dal canto nostro, dobbiamo solo avere la pazienza di aspettare e di tenerli d’occhio.

Ho condiviso tutte le tappe narrate dell’autore, dall’arrivo di un cucciolo in famiglia alla sua ineluttabile perdita e al successivo distacco.

La sento anch’io, talvolta, quell’energia nell’aria, di chi ci ha lasciato, eppure sembra ancora con noi.

È lì per guidarci ed assentire; per spingerci ad amare ancora e ad accogliere un nuovo amico.

Il nostro cuore è la sua tomba, là dove ha lasciato le impronte più profonde.

 

Written by Cristina Biolcati

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

OUBLIETTE MAGAZINE
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.