“Alice attraverso lo specchio” di James Bobin: una magica avventura che si consuma in meno di due ore

“L’unica maniera di ottenere l’impossibile è pensare che sia possibile”.

 

Alice attraverso lo specchio

Avevamo lasciato Alice alle prese con l’attività navale di famiglia. Nonostante le imposizioni di una società maschilista lei aveva deciso di imbarcarsi sulla nave del padre alla scoperta di nuovi mondi e alla ricerca di fortune, arricchita dalle magiche esperienze vissute nel Paese delle Meraviglie.

Ora sono passati tre anni, Alice è tornata a casa ma non sa se potrà ripartire a causa di un accordo preso dalla madre con Hamish, il ragazzo di nobile famiglia che nel primo episodio avrebbe dovuto sposare e che ora vuole vendicarsi per l’affronto subito. Alice deve trovare una soluzione a questa situazione ed è nel momento in cui intravede e segue il Brucaliffo che scopre un passaggio segreto per il Paese delle Meraviglie. Ma neppure qui le cose vanno troppo bene e qualcosa o qualcuno sta portando alla morte il povero Cappellaio Matto. Solo una corsa contro il tempo potrà dare una speranza ad Alice.

Il regista James Bobin si è cimentato con “Alice attraverso lo specchio” il sequel di “Alice in wonderland (USA, 2010) allora diretto da Tim Burton che stavolta ne è il produttore. Riprendere costumi, scenografie, ambientazioni e atmosfere non sarà stato poi così difficile per il regista inglese. Ritroviamo così quasi tutti gli attori del primo capitolo, con l’aggiunta di alcuni altri come Sacha Baron Cohen che ben interpreta la parte de Il Tempo. Ancora una volta Mia Wasikowska affascina con il suo viso espressivo e il suo candore mentre scopriamo la storia familiare, prima sconosciuta, del Cappellaio Matto.

La trama è certamente molto bella e coinvolgente, a deludere sono però la brevità della pellicola e di conseguenza l’eccessiva rapidità della storia. Sì, è vero che ad essere protagonista è il tempo nella sua accezione più profonda ed è certo che questo voli in maniera incontrollata ma non necessariamente il film doveva seguire tali ritmi.

Alice attraverso lo specchio

Perché non scavare maggiormente nella psiche dei protagonisti, scoprire meglio i meccanismi del tempo e dare più spazio alle atmosfere psichedeliche viste nel primo capitolo di Alice?

È tutto un po’ più banale ora, nonostante Alice sia cresciuta non lo è la narrazione cinematografica che cade quasi nella mediocrità rendendo insipida una storia che niente aveva da recriminare nei confronti del primo viaggio di Alice. Abbiamo una donna che rivendica i suoi diritti nonostante la prevalenza degli uomini in determinati campi ma si poteva andare oltre.

Per chi ama il genere è comunque un’occasione per godere di un film dai colori bellissimi e dal cast che non delude ma un po’ di amaro in bocca al termine della visione sarà purtroppo inevitabile.

 

Alice Through the Looking Glass – USA, 2016

Regia: James Bobin

Interpreti: Johnny Depp, Anne Hathaway, Mia Wasikowska, Helena Bonham Carter, Sacha Baron Cohen, Rhys Ifans, Matt Lucas, Ed Speleers, Stephen Fry, Alan Rickman, Michael Sheen, Paul Whitehouse, Barbara Windsor, Timothy Spall, Toby Jones

Durata: 108 min

 

Written by Rebecca Mais

 

 

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