“Una specie di felicità” di Francesco Carofiglio: segreti e incertezze per un inno alla vita e all’amore

“Al centro della parete, la finestra che affacciava sul cortile, con il grande albero di arance. Quando era ragazzo, in primavera, il profumo dei fiori invadeva la stanza fino a stordirlo. Si affacciò al balcone, era domenica, c’era silenzio. Sentiva tutta la bellezza e il disagio di quel silenzio. Sapeva che un tempo era andato, il presente era diventato un recinto stretto, di abitudini elementari, una comfort zone in cui si accomodava tranquillo.”

Una specie di felicità

Giulio, una vita in balia degli eventi, o meglio racchiusa in una bolla di apparente sicurezza. Una ex moglie che lo accusava di sentirsi un’eterna vittima, due figli con i quali non è mai riuscito a dialogare ed un ex Professore che riappare nella sua vita quasi per caso ma in una momento fatalmente cruciale.

Una specie di felicità” (Piemme, 2016) è il nuovo romanzo di Francesco Carofiglio, scrittore, architetto e regista barese. Protagonista Giulio, psicoterapeuta di quarant’anni circa, il quale, in seguito all’incontro, dopo anni, di un Professore che ora è suo paziente, comincia a rivedere la sua vita, a riflettere sul passato e sul presente.

Entrambi nascondono dei segreti mai rivelati, il loro parlare e confrontarsi li porta a ribaltare di continuo i ruoli, ma quanto può essere complicato raggiungere anche solamente un briciolo di quella felicità che tutti desideriamo?

Quanto può influire un incontro improvviso sul futuro della nostra esistenza? E quanto poco possono contare le sicurezze materiali quando intimamente ci si sente confusi e incredibilmente fuori posto?

Una specie di felicità” è un viaggio interiore piuttosto doloroso ma ricco di pensieri, di frasi nelle quali ritrovare se stessi, è un pezzo di vita di ogni essere umano, è il confrontarsi con anni di scelte complicate e di occasioni a volte dissipate con noncuranza. È anche un libro che parla di libri e di filosofia, di amore, di speranze e di nuovi inizi.

Francesco Carofiglio

Una scrittura scorrevole, mai banale; un libro che si fa divorare; la consapevolezza che la vita è solamente una e per questo non va sottovalutata ma vissuta nel pieno delle proprie possibilità.

Una specie di felicità” è forte e toccante, rispecchia le incertezze di tutti noi, mostra come in qualsiasi momento sia possibile rinascere e rinnovare se stessi allontanando gli aloni di negatività e concentrandosi sulle occasioni che si presentano di volta in volta lungo il faticoso cammino esistenziale.

Laura guardò Giulio negli occhi, i suoi occhi dovevano dire che quel bimbo era il seme della rinascita, la piccola pianta intorno alla quale avrebbero ricostruito il giardino. Sorrideva, stremata, in attesa di un segno. Lui non sorrise. La guardò e non riuscì a sorridere. Le mise il bimbo in grembo e uscì dalla stanza. C’era troppo caldo, poca aria, nessuna vita intorno. E così tutto cominciò a scivolare, senza un appiglio. Un piano inclinato di metallo cosparso d’olio. Giulio scivolò, un giorno dopo l’altro, guardando il resto del mondo allontanarsi, senza poter fare un gesto, senza volerlo fare.

 

Written by Rebecca Mais

 

 

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