Oscar Story: le nomination e i premi degli italiani – #5
Cari amici cinefili, eccoci alla quinta ed ultima parte dello speciale Oscar Story dedicato agli artisti italiani di nazionalità originaria od acquisita, frutto di una ricerca che esclude i molti italo-americani nati in suolo statunitense e i molti altri stranieri di origine italiana (più o meno remota). Vi ringraziamo per averci fedelmente seguito sin qui!
Vi lasciamo nuovamente con una proposta di discussione: conoscete i nomi qui citati? Sono davvero meritevoli dell’Oscar?
Se volete leggere la prima parte cliccate qui:
Artisti non italiani di fraintendibile nazionalità
Prima di gridare alla svista del sottoscritto, si dia un occhio alla seguente lista di nominati (direttamente o rappresentati dalle loro opere) di diversa nazionalità. Alcuni hanno nomi e/o cognomi che chiaramente dichiarano la loro ascendenza italiana (es. Gene Cantamessa), che possono trarre facilmente in inganno, trattandosi di esempi di omografia tra lingue/etnie diverse (es. Claudio Miranda, cileno), o ancora indurre ad arbitrarie errate deduzioni (es. Amanda Micheli, il cui nonno era sì un minatore originario di Montecuccolo, nei pressi di Modena, ma che è altresì nata negli USA). È compresa anche una discreta schiera di personaggi di cui non si conoscono chiaramente le origini e, non di rado, persino il luogo e la data di nascita (identificati in questa sede, quindi, come non-italiani, senza per questo rischiare con allarmante facilità di mancarne l’inclusione nella sovrastante lista).
Il caso Maria Florio
Eclatante in questi termini è il caso della produttrice Maria Florio, attuale presidente della Earthworks Films Inc., vincitrice di un Oscar grazie al documentario “Broken Rainbow”. Di lei si può (con non eccessiva difficoltà) arrivare a sapere che il 24 marzo 1986, alla consegna della statuetta, disse: “Thank you. This is a great, great honor. And thank you for hearing the voices of our Native American people”; e che or ora sta seguendo la produzione di un documentario dal titolo “Atticus and the Architect”, con uscita prevista per il 5 agosto prossimo. Nulla più o quasi, se si eccettuano i titoli dei non molti altri lungometraggi a cui ha lavorato. Certo, rimane senza replica un simile quesito, che vede una personalità potenzialmente nota rimanere assolutamente in ombra, sfuggente, disinteressata.
Artisti non italiani divisi per categorie
Produttori: Francisco Bello (anche direttore della fotografia), Albert Broccoli, Dana Brunetti, Dianna Costello, Philip D’Antoni, Michael DeLuca, Maria Florio, Donna Gigliotti, Michael Grillo, Daniel Lupi, Mark Mori, Matt Palmieri (anche regista), Gian-Piero Ringel, Pilar Savone, Gabrielle Tana, Frederick Zollo.
Registi: Reto Caffi, Peter Cattaneo, Sofia Coppola (anche sceneggiatrice), Morton DaCosta, Carmen D’Avino (anche animatrice), Raymond De Felitta, Kirk DeMicco, Robert Enrico (anche sceneggiatore), Jean-Loup Felicioli, Clyde Geronimi, Tony Ianzelo (anche direttore della fotografia), Gregory La Cava, Amanda Micheli (anche direttrice della fotografia), Jon Milano, Anthony Minghella (anche sceneggiatore), Vincente Minnelli, Édouard Molinaro (anche sceneggiatore), Anthony Muto, Ray Nazarro, Robert Pulcini (anche sceneggiatore), Paul Raimondi (anche direttore della fotografia), Gabriel Serra, Barry J. Spinello.
Registi anche produttori: Emile Ardolino, Joseph Barbera, Michael Camerini, Rebecca Cammisa, Michael Cimino (anche sceneggiatore), August Cinquegrana, Francis Ford Coppola (anche sceneggiatore), Guy Davidi, Emile de Antonio, Maryann De Leo, Vince DiPersio, Robert M. Fresco, Laura Poitras, Martin Scorsese (anche sceneggiatore), Quentin Tarantino (anche sceneggiatore), Carlos Velo, Stephen F. Verona.
Attori: Danny Aiello, Joseph Bologna (anche sceneggiatore), Marlon Brando, Victor Buono, Peter Capaldi (anche regista), Richard S. Castellano, James Coco, Tom Conti, Robert De Niro (anche produttore), Danny DeVito (anche regista e produttore), Leonardo DiCaprio (anche produttore), Henry Fonda, Peter Fonda, James Franco (anche regista), Michael Gazzo, Paul Giamatti, Frank Langella, Robert Loggia, Sal Mineo, Al Pacino (anche regista), Chazz Palminteri, Joe Pesci, Mark Ruffalo, Frank Sinatra, Gary Sinise, Sylvester Stallone (anche regista e sceneggiatore), John Travolta, Stanley Tucci.
Attrici: Norma Aleandro, Adriana Barraza, Beulah Bondi, Lorraine Bracco, Diane Cilento, Vera Farmiga, Jane Fonda, Greta Garbo, Mary Elizabeth Mastrantonio, Liza Minnelli, Fernanda Montenegro, Rita Moreno, Anne Revere, Mira Sorvino, Marisa Tomei, Brenda Vaccaro, Diane Varsi.
Sceneggiatori: Paul Attanasio, Armando Bo, Jim Capobianco, Lewis John Carlino, Adele Comandini, Roman Coppola, Don DaGradi, Marcello Danon, David Franzoni (anche produttore), Frank Galati, Paul Gallico, Nicolás Giacobone, Armando Iannucci, Richard LaGravenese, Bráulio Mantovani, Annie Mumolo, Diana Ossana, Norman Panama (anche regista), Tom Perrotta, Nicholas Pileggi, Mario Puzo, Anne Rosellini (anche produttrice), Terry Rossio, Jan Sardi, Jean-Charles Tacchella (anche regista), Chris Terrio, Lamar Trotti.
Compositori: Marco Beltrami, Jorge Calandrelli, Irene Cara (cantante), Gerard Carbonara, Johnny Colla, Alberto Colombo, Bill Conti, Carmine Coppola, John Corigliano, Elvis Costello, John De Nicola, Bob DiPiero, Michael Giacchino, Vince Guaraldi, Ernesto Lecuona, Henry Mancini, Joe Raposo, Joe Renzetti, Gustavo Santaolalla, Michael Sembello, Alan Silvestri.
Tecnici degli effetti speciali: Eric Barba, Tom Bertino, John Bruno, Stephane Ceretti, Walt Conti, Al DiSarro, John Gaeta, Anthony LaMolinara, Michael Lantieri, Robert Legato, Joe Letteri, Kim Libreri, Lou Pecora, Elmer Raguse, Ariel Velasco-Shaw.
Montatori: Lisa Zeno Churgin, Michael Luciano, Stephen Mirrione, Martin Pensa, Geraldine Peroni, Angelo Ross, Gene Ruggiero, George Tomasini.
Direttori della fotografia: Alexander Buono, Clyde De Vinna, Vicente Franco (anche regista), Claudio Miranda, Eduardo Serra.
Scenografi: James Basevi, Aline Bonetto, Eugenio Caballero, Edward Carfagno, John W. Corso, Albert D’Agostino, Rena DeAngelo, Linda DeScenna, George DeTitta Sr., George DeTitta Jr., William Ferrari, Robert J. Franco, Peter Lando, Daniel A. (Dan) Lomino, Anastasia Masaro, Ann Mollo, Anthony Mondell (o Mondello o Mondelli), Julie Ochipinti, Richard (Dick) Pefferle, Beth A. Rubino, Gene Serdena, John Vallone, Eugenio Zanetti, Victor J. Zolfo.
Costumisti: Rosine Delamare, John Mollo, Travilla, Santo Loquasto, Elsa Zamparelli.
Truccatori: Mike Bacarella, John Caglione Jr., Bill Corso, Hallie D’Amore, Alan D’Angerio, Beatrice De Alba, Peter Montagna, Sarah Monzani, Robert A. Pandini.
Tecnici del suono: Vincent Arnardi, Ray Bomba, Gene Cantamessa, Steve Cantamessa, Don Digirolamo, David Giammarco, Tony Lamberti, Mark Mangini, Arthur Piantadosi, Walter Rossi, Gary Rizzo, Christopher Scarabosio, Dominick Tavella.
Altri: Anthony D. Bruno (ideatore di una stampante ad alimentazione continua), Victor Caccialanza (ideatore di “Paralite”, un processo con gesso alleggerito per la costruzione dei set”), Pete Comandini (ideatore di un processo di restauro della pellicola cinematografica con cancello liquido e correzione della registrazione su una stampante a contatto), David DiFrancesco (fotoscienziato pioniere nel campo della scansione delle pellicole e della registrazione laser), Edmund M. Di Giulio (ideatore di una conversione che rende disponibile il sistema di visione per le cineprese reflex, del “CP-65 Showcan Camera System” per film in 65 mm e del “KeyKode Sync Reader”), John Eppolito (perfezionatore di un sistema a doppio schermo e proiezione frontale di image compositing), Greg Ercolano (ideatore di una serie di software system culminanti nel “Rush Render Queue Management System”), Richard J. Federico (ideatore del “Kodak Lightning Laser Recorder”), Joe Letteri (pioniere nel campo dei metodi pratici di renderizzazione della pelle e di altri materiali traslucidi attraverso tecniche di diffusione al di sotto della superficie), Tom Lianza (ideatore dell’“HP DreamColor LP2480zx Professional Display”), Joe Lombardi (tecnico degli effetti speciali dalla cinquantennale carriera), Sebastian Marino (ideatore dell’“ILM Creature Dynamics System”), Richard Mula (ideatore della “SeaPar 1200 watt Underwater Lamp”), Gary Nuzzi (ideatore dell’“Unilux H3000 Strobe Lightning System”), Anthony Paglia (ideatore di un metodo perfezionato di produzione degli Explosion Flash Effects per i film), Dan Piponi (ideatore di un sistema per la renderizzazione basata sulle immagini che permette movimenti di macchina coreografati attraverso set ricostruiti in computer grafica, dello “Universal Capture” all’ESC Entertainment e dell’“ILM Plume System”), Frank Ricotta (ideatore della “Technicolor Contact Printer Sound Head”), Albert Ridilla (ideatore dell’“Hollywood Film Company Brumagic MPST Densitometer”), Pete Romano (v. Richard Mula; ideatore della “Remote AquaCam”).
Artisti di implicita origine italiana
La grande famiglia dei cineasti di origine italiana non manca di operare “in incognito”, agli occhi degli spettatori non adeguatamente informati. Ve ne sono infatti un buon numero che, mutando o meno il nome con cui sono nati, celano le loro reali ascendenze. Fin dal lontano 1929 agli Oscar vinceva Frank Borzage (regista, nato Frank Borzaga), seguito da Joseph Valentine (direttore della fotografia), Ernest Borgnine (attore, nato Ermes Effron Borgnino), Anne Bancroft (attrice, nata Anna Maria Louise Italiano), Jack Nicholson (attore), F. Murray Abraham (attore), Don Ameche (attore, nato Dominic Felix Amici), Nicolas Cage (attore, nato Nicolas Kim Coppola) e Susan Sarandon (attrice). Fra i nominati si distingue Alan Alda (attore, nato Alfonso Joseph D’Abruzzo).
Congedo
Mantenere viva la memoria di questi nostri luminosi connazionali significa attribuir loro uno status di diritto, render loro una preziosa forma di omaggio, per quanto elementare, nell’impedire che vengano abbandonati alle nebbie del tempo e rimangano solo nomi in degli archivi. Essi costituiscono parte viva della nostra tradizione artistica, meritano in alcuni casi una riscoperta, una conoscenza approfondita, un sentimento di ammirazione, specie fino a quando non verrà data loro dal Ministero dell’Istruzione l’opportunità di essere studiati ed interiorizzati con maggior diffusione e frequenza quali potenti ed esemplari agenti di mutamento socio-culturale nel panorama mediatico mondiale. Confidando nell’utilità concreta di questa ricerca che ormai giunge al tramonto, auspichiamo la nascita di nuovi oggetti di rimembranza, di stupore, di riflessione e di dibattito, certi che l’operato meraviglioso dei cittadini italiani abbia nel futuro ancora molto da offrire.
Written by Raffaele Lazzaroni