Arte Migrante di Tommaso Carturan: vincere il pregiudizio e riconoscere nell’altro il valore della diversità

“L’uomo si realizza solo se è capace di sedersi a terra a livello dell’altro e parlare con lui finché non gli diventa amico.” Proverbio Malawi

 

Tommaso Carturan

Arte Migrante nasce nel 2012 a Bologna da un’idea di Tommaso Carturan, un giovane studente di antropologia, che assieme ad altri ragazzi inizia ad organizzare e a seguire uno spazio cittadino aperto a tutti e animato dalla la volontà di vincere il pregiudizio e riconoscere nell’altro il valore della diversità.

Da tre anni e a cadenza settimanale Arte migrante promuovere un momento d’incontro all’insegna dell’arte e della condivisione, dove studenti, migranti, persone senza dimora etc si ritrovano per condividere assieme musica, teatro, danza, poesia, storie di vita e riflessioni. Gli incontri si svolgono ogni mercoledì alle 20.30 nella parrocchia di Sant’Antonio in via Massarenti 59, ciò permesso dalla disponibilità di Don Mario Zacchini, che mette a disposizione il luogo.

L’esperienza di questo grande gruppo si traduce anche in concerti in diversi locali di Bologna e non solo. In poco tempo il gruppo è cresciuto notevolmente fino a realizzarsi anche in altre parti d’Italia, dalla più vicina Modena, spingendosi e arrivando in Piemonte, a Torino dove già solo il primo appello riscosse grande entusiasmo con la partecipazione di oltre 150 persone.

L’obiettivo comune è quello di creare inclusione, accoglienza e incontro senza frontiere attraverso l’arte, che è motore portante di questa realtà.

Arte Migrante

L’incontro inizia con un “giro di presentazioni” in cui ognuno può dire o non dire quello che vuole su di sé, e ogni sera la modalità cambia: cantando, danzando, facendo una rima, facendo una imitazione. Dopodiché vi è una cena sociale, in cui ognuno porta qualcosa da condividere. Infine vi è il momento delle performance, in cui chi lo desidera è caldamente invitato a esprimersi attraverso ciò che più lo aggrada: danzando, suonando, cantando, recitando una poesia, un monologo teatrale, disegnando, abbaiando, pregando, imprecando, raccontando una barzelletta. Che sia inedita o di qualcuno non ha assolutamente importanza, conta solo lo spirito di mettersi in gioco e la follia creativa.

Mettendo in gioco la volontà di conoscersi reciprocamente e di incontrare mondi diversi Arte Migrante, è divenuta una realtà stabile ma in continuo mutamento, interessata a un continuo via vai di arrivi e partenze.

Uno spazio dove le idee non si perdono mai nell’indifferenza, e dove ai nuovi progetti se ne sovrappongono sempre di nuovi, ma soprattutto un luogo di scambio dove le persone possono realmente sentirsi a casa nonostante gli stenti.

 

Written by Amani Sadat

 

 

Info

Sito Arte Migrante

 

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