“Natale, un giorno”, poesia di Hirokazu Ogura

“Natale, un giorno” di Hirokazu Ogura

 

 

 

Christmas

Perché

dappertutto ci sono cosi tanti recinti?

In fondo tutto il mondo è un grande recinto.

 

Perché

la gente parla lingue diverse?

In fondo tutti diciamo le stesse cose.

 

Perché

il colore della pelle non è indifferente?

In fondo siamo tutti diversi.

 

Christmas War

Perché

gli adulti fanno la guerra?

Dio certamente non lo vuole.

 

Perché

avvelenano la terra?

Abbiamo solo quella.

 

A Natale – un giorno – gli uomini andranno d’accordo in tutto il mondo.

Allora ci sarà un enorme albero di Natale con milioni di candele.

Ognuno ne terrà una in mano, e nessuno riuscirà a vedere l’enorme albero fino alla punta.

 

Allora tutti si diranno “Buon Natale!” a Natale, un giorno.”

 

Hirokazu Ogura è un misterioso poeta giapponese di cui non si conosce l’anno di nascita. Si tramanda di  una casa sul lago Hizoruky nella quale sarebbe vissuto e morto di una malattia, ovviamente misteriosa anch’essa. Esiste una versione che ipotizza che l’autore sia morto di infarto, ma nulla è certo. “Natale, un giorno” è una delle sue più celebri poesie che riflette splendidamente le tensioni sociali, culturali e religiose protagoniste degli ultimi giorni (tensioni che in realtà si verificano da centinaia e centinaia di anni).

 

 

Info

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