Intervista di Amani Sadat alla cantautrice jazz Monia Angeli

Monia Angeli è una cantautrice jazz di Bellaria, ha avuto modo di esibirsi e di farsi conoscere in tutt’Italia con molti nomi prestigiosi, come Paul Young, Fabrizio Bosso, Franco Califano, e tanti altri.

Monia Angeli

Come cantante jazz e swing si è esibita nei migliori club italiani, il Cotton Club e il Torrione Jazz Club. L’ultimo disco jazz pubblicato è Walking on Air ma è prossima l’uscita del nuovo suo album previsto per fine anno.

In anteprima la cantante italiana Monia Angeli ci parla della sua nuova canzone pop-swing “Ho passato un week-end al Ficocle” e ci racconta un po’ di sé.

 

A.S.: Ti ringrazio per la disponibilità, come e quando hai incontrato la musica? Vieni da una famiglia di musicisti?

Monia Angeli: Ho incontrata la musica da piccolissima, ho studiato pianoforte e sassofono. Poi è arrivato il canto nella maniera più inaspettato, quando si dice che la realtà a volte supera la fantasia penso sia proprio vero. Ero in sala da pranzo di un hotel a spazzare, giovanissima, fuori un pianobarista intratteneva i clienti con la sua musica e la sua comicità. Ad un certo punto sento la sua voce dire: “chi vuol cantare questa canzone?” Nessuno rispondeva e allora mi sono affacciata alla finestra, mi han dato il microfono e ho cantato appoggiata al davanzale. Questo musicista assieme ad un suo collega stava cercando una ragazza da poter portare in giro per l’Italia in tour. L’ho saputo solo dopo ovviamente. La mia carriera è cominciata così. In famiglia la musica è di casa, mio padre suonava la batteria nel gruppo dei The Thunders negli anni ‘60, una Hollywood che ricordo con affetto, blue metallizzata con spruzzi d’argento!

 

A.S.: Possiamo definirti una cantante jazz? Canti anche altri generi musicali?

Monia Angeli

Monia Angeli: Amo definirmi una musicista, che da appassionata di musica, si è avvicinata a tanti generi musicali fino ad approdare al Jazz e allo Swing in particolare di cui mi sono innamorata. Adoro cantare lo Swing degli anni ’30, adoro quel ritmo e quel periodo, adoro la leggerezza che quella musica doveva portare in anni difficili e come a volte venivano trattati temi anche importanti, ma senza mai cadere nel dramma. Ma non potrei fare a meno della melodia italiana. Proprio per questo ho un progetto musicale che si chiama “Omaggio all’Italia e alla Dolce Vita” dove ripropongo con rispetto e un pizzico di nostalgia le melodie che han fatto grande l’Italia nel mondo, da quelle di Modugno, a Ennio Morricone a tante altre. Oltre a questo mi sono trovata spesso a cantare e collaborare con grandi comici italiani: Paolo Villaggio in primis (anche se definirlo un comico è estremamente riduttivo). Insomma sicuramente non sono la jazzista intransigente o chiusa, amo la solarità, l’entusiasmo, l’ironia, l’essere poliedrica e la vita con Swing!

 

A.S.: Il 25 settembre è uscito il tuo nuovo brano “Ho passato un week-end al Ficocle” Il testo del brano è ironico e divertente. Di cosa parla?

Monia Angeli: Ahahahha! Aiuto… Ficocle è l’antico nome della città di Cervia, ma il punto non è questo, è il significato che acquisisce. La protagonista ha ceduto alle lusinghe di un ragazzo e ha avuto un’avventura, se ne è pentita, ma in fondo ne è contenta… insomma ha fatto un “FICOCLATA”! Vediamo come definire ficoclata: immaginiamoci davanti ad un immenso e buonissimo gelato, vorremmo mangiarlo, siamo combattuti, alla fine cediamo alla tentazione, siamo pentiti… ma come era buono!!!

 

A.S.: Il brano è stato arrangiato da Stefano Nanni. Com’è stato lavorare con lui?

Ho passato un week-end al Ficocle

Monia Angeli: Stefano è uno dei miei padri musicali da sempre. Da quando ero piccola mi riempie di consigli. Ricordo quando venne a tenere una lezione di musica d’insieme dopo essere appena tornato da un concerto al Lingotto di Torino con Bobby McFerrin, si arrabbiò perché avevo detto agli altri allievi del suo concerto e questo secondo poteva metterli in soggezione. Stefano è anche la persona che mi ha fatto amare la melodia italiana e me l’ha fatta conoscere tanto da creare il progetto dell’Omaggio all’Italia e alla Dolce Vita in cui lui è al pianoforte. Vederlo coi capelli cotonati nel mio video è un altro insegnamento che mi dà, non bisogna mai prendersi troppo sul serio!

 

A.S.: Successivamente è uscito anche il videoclip della canzone, tra favola, sfondi cartoons, nani, castelli, fiocchi, acconciature boccolose e vestitoni. Com’è nata l’idea del video?

Monia Angeli: “Ho passato un Week End al Ficocle” mi rappresenta tantissimo, sia nella musica, sia nello stile, sia nelle immagini del video, per questo è venuto tutto in modo molto naturale, la difficoltà tante volte è nel comunicare ai musicisti o al regista quel che hai in mente, quel che vuoi che venga fuori, ma sono tutte persone e amici con cui collaboro da tanto e le mie stranezze per loro sono all’ordine del giorno. Mi ricordo lo sguardo perplesso di Davide Legni, del mentre gli spiegavo che volevo nel video una rappresentazione del posto dove noi donne ci rifugiamo quando facciamo delle ficoclate: un mondo di favole, di nani, fiocchi, pois, vestitoni e castelli dove i sensi di colpa svaniscono nella leggerezza di un paesaggio immaginario. Davide Legni, il regista, è stato davvero eccezionale nel ricreare quello che avevo in mente!

 

A.S.: Il brano anticipa l’uscita del tuo nuovo album previsto per fine anno. Come lo descriveresti?

Monia Angeli: Sicuramente, il mio album più giocoso e gioioso, non vedo l’ora!

 

A.S.: Hai lavorato con molti nomi prestigiosi, come Paul Young, Fabrizio Bosso Franco Califano, e tanti altri. Ti sei anche esibita nei migliori club italiani come il Cotton Club e il Torrione. Tra le tue esperienze e esibizioni, quali ricordi con soddisfazione?

Monia Angeli

Monia Angeli: Tutte mi hanno dato e lasciato emozioni e questa è la cosa più bella, la cosa che rende il mio lavoro speciale! Ricordo quando ho cantato a “Capri, Hollywood”, c’era un parterre pieno di grandi star italiane e internazionali. Per fortuna che Tony Renis e la sua cara moglie mi tenevano compagnia. Adoro esibirmi con le Big band, perché mi sembra proprio di tornare indietro nel tempo ed è stato fantastico esibirmi con la Colours Jazz Orchestra diretta dal Maestro Massimo Morganti con Fabrizio Bosso. Quando lavoro con Paolo Villaggio poi… fare un viaggio in macchina con lui è come entrare nella biblioteca del cinema. Per una persona come me che andrebbe sempre in giro con vestitoni fiabeschi e con boccoli alla Shirley Temple la magia del palco è aria.

 

A.S.: Nel jazz e in generale nella musica qual è la tua musa ispiratrice?

Monia Angeli: Ella Fitzgerald. Nel jazz di oggi Roberta Gambarini. Ma sono più gli uomini che mi hanno ispirato, soprattutto uno, Fats Waller, ironia e swing, col suo sopracciglio alzato e la sua mole che strabordava dallo sgabello, col suo pianoforte e la sua voce, riusciva a far divertire, cantare, ballare tutto il pubblico, un genio che fra l’altro ha scritto i brani che hanno decretato il successo e la scoperta di Louis Armstrong come Ain’t misbehavin’… uno dei miei brani preferiti, carico di ritmo ed entusiasmo, che ho anche registrato assieme ad altri brani di Fats in un mio disco chiamato “Walking on air”.

 

A.S.: Quale canzone famosa non tua ti piacerebbe aver scritto?

Monia Angeli: Troppe, Parlami d’amore Mariù,  Ma l’amore no, Senza fine.

 

A.S.: Avresti un aggettivo per descrivere la tua musica?

Monia Angeli: Due sostantivi: Ironia e Swing.

 

Written by Amani Sadat

 

 

 

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