“Dimmi che credi nel destino” di Luca Bianchini: la storia di una grande donna ed una piccola libreria londinese
Dimmi che credi nel destino: questo è l’ultimo romanzo dello scrittore torinese Luca Bianchini, che è anche conduttore radiofonico molto amato dai giovani. A due anni da Io che amo solo te. Edito dalla casa editrice Mondadori nel maggio del 2015.
Lo scrittore, per questo editore, ha già pubblicati alcuni romanzi. Instant Love, Ti seguo ogni notte, Se domani farà bel tempo e Siamo solo amici i titoli. Che fanno capire come i sentimenti di amore e di amicizia siano oggetto di analisi da parte dell’autore.
Inoltre è autore della biografia del celebre cantante romano Eros Ramazzotti e da alcuni anni è conduttore radiofonico del programma di Radio 2 Colazione da Tiffany. Collaboratore di Repubblica e di Vanity Fair, vanta un seguitissimo blog, Pop Up e interviste al gruppo musicale degli Abba, all’attore protagonista di Harry Potter e a Michael Stipe.
Nel suo ultimo romanzo i sentimenti di amore, di amicizia e di lealtà si intrecciano con le storie di italiani immigrati a Londra, che Luca Bianchini vede come la città del rinnovamento psicologico e sentimentale dei protagonisti. Il tutto in una libreria. L’Italian Bookshop di Hampstead. Che il proprietario vorrebbe vendere. E che le due libraie vorrebbero salvare.
Clara e Ornella. Due italiane, trapiantate a Londra, molto diverse nel loro approccio ai clienti e alla vita. Due passati differenti. Clara, molto snob, apparentemente, sembra più integrata nel mondo inglese e londinese. Perché ha sposato un uomo di Londra Nord, che l’ha lasciata vedova. Si inventa di possedere un gatto sempre malato e non va molto d’accordo né con Ornella né con l’amica di lei, Patti, un vulcano di idee e di energie.
Ornella, campionessa di cadute e di rialzate, nella vita. Che vuol salvare la libreria e chiama la sua amica perché da sempre segue i suoi consigli. Patti e Ornella, due donne dal passato burrascoso che sono sapute uscire dal tunnel della droga. Un problema che lo scrittore affronta in questo romanzo tramite la figura del marito di Ornella, Axel. E qui Luca Bianchini propone un altro dilemma. Se aiutare o no una persona, ormai giunta al termine della vita, a morire. L’autore non vuol dare una risposta.
Ma Ornella, separata dal marito da oltre vent’anni, cerca di rifarsi una vita, attraverso la libreria e la soluzione che l’amica Patti propone. Assumere Diego, un ragazzo italiano, napoletano che lavora in un negozio di acconciature maschili. Che ha idee vincenti per l’Italian Bookshop, essendo ragioniere. Anche lui in fuga dall’Italia per una crisi sentimentale.
E la Patti. Conosciuta in una comunità di recupero e amica da una vita. Con un marito assente e una zia in fin di vita. Che Patti sembra temere e odiare, ma alla quale vuole invece bene. Perché nella vita non c’è solo il bene o il male, ma ci sono tante piccole sfumature di affetto o di indifferenza. Lo sanno i protagonisti maschili di questo romanzo.
Come Diego che solo a Londra e lavorando in libreria, riesce a liberarsi del suo carcere sentimentale. Come Mr George, un anziano signore, con cui Ornella divide una panchina del parco. Che ascolta la donna e le offre consigli, incoraggiandola ad essere forte e a progettare un nuovo futuro sentimentale, lui che ha fatto la guerra. Proprio come Ornella. Anche se si tratta di battaglie e conflitti diversi. E Bernard, il vicino di casa della donna, che riuscirà a convincerla a rifarsi una vita anche sentimentale, a cinquantacinque anni.
Tutto questo reso possibile dai consigli della Patti. Che inviterà l’amica in Italia, a Verona, per riappacificarla con il passato. Perché non si può avere un futuro se non abbiamo chiuso i conti con il passato. Dolce o amaro che sia.
Due parole sulla libreria. È un luogo di trasformazione e di identificazione dei protagonisti. Di crescita. Perché salva chi ci lavora offrendo attraverso i libri e i clienti nuovi stimoli e nuove idee per la vita di ciascuno dei personaggi. E quindi bisogna provare a salvare. Altrimenti tutto quello che lei ci ha offerto se ne potrebbe andare via da un momento all’altro.
Ci può essere un riscatto nella vita, dopo le lacrime, dopo il buio della tossicodipendenza. E si può sognare. Questo il messaggio che l’autore Luca Bianchini vuole dare al lettore attraverso i suoi personaggi, basati su persone da lui realmente incontrate, come afferma alla fine del romanzo.
Written by Maria Romagnoli Polidori