“Precious e le scimmie” di Alexander McCall Smith: quando un autore crea l’infanzia ad un suo personaggio
“«Un giorno sarai una bravissima detective – continuò Poloko – Vuoi ancora fare la detective?».
Precious ci pensò su. Le sembrava un buon mestiere. Si aiutava chi aveva bisogno di aiuto. Si combattevano le ingiustizie. Si rendeva la gente più felice, come Poloko. «Sì, penso di sì» rispose”.
È uscito il 2 luglio 2015 un suggestivo racconto per bambini, che tanto ha da insegnare anche ai grandi su temi quali l’amicizia e l’importanza di non accusare mai nessuno senza prima averlo colto in flagrante. Una storia che a suo modo potrebbe includere anche il doloroso problema del bullismo, se non avesse i toni pacati di una bimba di sette anni a fare da paciere, e i profumi e i colori dell’Africa.
Si tratta di “Precious e le scimmie. Il primo caso di Mma Ramotswe” del prolifico scrittore Alexander McCall Smith, edito da Guanda Editore nella collana Le Gabbianelle. L’autore è nato e cresciuto in Africa, e per anni è stato professore di diritto presso l’Università di Edimburgo e vicepresidente della commissione per la genetica della Gran Bretagna.
Prima di dedicarsi alla narrativa per ragazzi, ha scritto molti libri di altro genere. Guanda ha pubblicato diversi episodi della serie di Precious Ramotswe e della sua Ladie’s Detective Agency n. 1. La storia di cui stiamo parlando, però, rappresenta gli albori. O meglio, vede una Precious bambina e ci parla di come sia nata la sua idea di diventare detective.
Precious ha sette anni, ed è una bimba molto sveglia, con un cuore grande e un talento speciale, grazie al quale sarebbe diventata in seguito l’investigatrice più famosa del Botswana, uno stato realmente esistente dell’Africa del sud. Sarebbe stata la fondatrice della Ladie’s Detective Agency n.1: l’agenzia investigativa che si “attiva” in tutte le altre opere della serie dedicata a questo personaggio.
Nonostante la sua tenera età, in Precious vi è già l’attitudine a fare domande, cosa che si rivela molto utile allorquando si trova alle prese con un caso di furto, avvenuto proprio sui banchi di scuola.
Nella sua classe, situata in un posto isolato sulla sommità del villaggio, spariscono fette di torta e panini alla marmellata rossa. I compagni di scuola accusano con superficialità Poloko, un ragazzo robusto, solo perché ha le mani un po’ appiccicose.
Ma Precious vuole vederci chiaro. Non accetta accuse senza prove, e alla fine riesce a spuntarla e a venire a capo dell’enigma, sebbene i ladri non siano propriamente “esseri umani”. Li consegnerà alla giustizia, scusate, in questo caso – dovremmo dire – alla foresta.
Una favola divertente, narrata con semplicità ed illustrata da bellissimi disegni, che ritraggono Precious, i compagni di scuola, la maestra, il padre che le racconta sempre tante storie, e soprattutto l’Africa, dove si respira quella nostalgia per un continente libero ed incontaminato, pur avendo la consapevolezza che è proprio questo suo essere “selvaggio” a renderlo pericoloso.
La scrittura di Alexander McCall Smith è delicata, e quasi ci si dimentica che egli sia un uomo maturo. La storia infatti sembrerebbe davvero scritta da una bambina di sette anni.
Indicato per i bambini, per insegnare loro ,attraverso una favola, la storia di una terra affascinante quanto misteriosa. La lettura è consigliata da dieci anni in su, ma sa di cose semplici e di buoni sentimenti, proprio quello che serve a noi adulti per ritrovare quello stupore che sa di infanzia e tempi felici.
Written by Cristina Biolcati