“Guide For Shy Guys”, disco dei Pussy Stomp: atmosfere vicine agli eighties

Immagina di viaggiare sopra una vecchia Cadillac, con la spia della riserva accesa, mentre calano le tenebre, tra strade di provincia e campi desolati.

Guide For Shy Guys

Le pallide luci dei fari a farsi largo tra animali selvatici che sbucano rapidamente dai bordi della strada e spaventapasseri posti là per incutere timore più al malcapitato di turno che a qualche cornacchia. A farti compagnia le note di Guide for Shy Guys, la colonna sonora adatta a descrivere quel mood fatto di suggestioni contrastanti, tra sconcerto iniziale, preoccupazione e senso di smarrimento. E non solo.

Strascichi di blues buttati per terra, riff semplici e diretti pronti ad imprimersi nelle vostre orecchie, ballate assassine ben orchestrate  e  diaboliche melodie allucinate.

The Slow One, posta in apertura, presenta un mid tempo scandito dalla drum machine, di cui il duo si avvale per avvicinarsi ad atmosfere vicine agli eighties. L’energia trascinante sprigionata da B_Loose, s’impreziosisce con l’intervento ai cori di Andrea Pilleri dei The Rippers.

Teddy Bear si lancia a metà strada tra hard rock e sporche suggestioni blues, che cercano di  mimetizzarsi alle reminiscenze post-punk nella vivace Bellyworm Stomp.

L’ombra del crooner cala su Buddy Chu Vanvera, che vestendone i panni, dona cupezza a tinte noir su diversi episodi tra cui Wild on Hugo, Vampire e Mumusetette.

Gli arrangiamenti della chitarrista Roberta “Skip”  Etzi esaltano ulteriormente brani come Heaven e la vorticosa Twist a Jellyfish. Shitpie Shuffle entra irruenta nella scena e Super Slut nella sua semplice ruvidezza è diventata uno dei bis richiesti durante le loro esibizioni dal vivo, abili a districarsi nei piccoli locali pronti a svegliare gli animi più timidi con la loro personale Guida.

Pussy Stomp - foto di Antonello Franzil

Il potenziale già intravisto in Super Slut salta fuori in maniera più incisiva nel nuovo disco. Dal precedente EP vengono recuperate tre delle quattro canzoni che vi erano contenute, un biglietto da visita di tutto rispetto, con la collaborazione al missaggio del bravo ed esperto produttore Max Stirner Fusaroli, col quale Mauro Vacca aveva collaborato ai tempi del suo progetta solista sotto l’alias Vanvera.

La registrazione per il disco di recente pubblicazione come per Super Slut Ep è avvenuta nello Sleepwalker di Gabriele Boi.

Un album capace di farsi apprezzare velocemente che gira su pezzi all’apparenza semplici, volutamente immediati, ma con grande attenzione e gusto per gli arrangiamenti.

Se la località di provenienza fosse stata dalle parti di New York o Londra avrebbe sicuramente avuto un diverso impatto alla sua uscita sulla scena indipendente.

 

Written by Emiliano Cocco

 

 

Info

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DATE TOUR MARZO 2015

Giov. 19 – Roma Fanfulla 5/a – Circolo Arci
Ven. 20 – Pescara Maze Eclectic Circle Pescara
Sab. 21 – Ascoli Piceno FUGA music room
Dom. 22 – Piazzola sul Brenta Osteria al Majo
Mar. 24 – Venezia Profondo Rosso
Merc. 25 Firenze BrewDog Firenze
Gio. 26 – Torino Magazzino sul Po w/ LAME
Ven. 27 – Novara Chi Và Là w/ Tide Predictors
Sab. 28 – Bolzano Pippo

 

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