In uscita “Emma. Alle porte della solitudine” di Giovanna Fracassi, Rupe Mutevole Edizioni

È in arrivo per fine gennaio 2015 in tutte le librerie virtuali e fisiche, “Emma. Alle porte della solitudine dell’autore Giovanna Fracassi, edito dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni, per la collana editoriale “Trasfigurazioni” in collaborazione con Oubliette Magazine.

L’autrice ha pubblicato per la stessa casa editrice Arabesques (2012), Opalescenze (2013), La cenere del tempo (2014).

Emma - Alle porte della solitudine

Come anticipazione della nuova silloge di Giovanna vi lasciamo, in esclusiva, la prefazione del libro, firmata da Maila Daniela Tritto.

«Solo dopo aver conosciuto la superficie delle cose, ‒ conclude ‒, ci si può spingere a cercare quello che c’è sotto. Ma la superficie delle cose è inesauribile», così scriveva Italo Calvino nella sua memorabile opera Palomar, pubblicata per la prima volta nel 1983 per i tipi di Einaudi. Questa è senza dubbio una frase che merita una certa attenzione, poiché ci fa comprendere quanto la vita sia frenetica e perciò non sempre è possibile fermarsi un attimo, magari in solitudine, e riflettere su se stessi, su quello che si sta facendo e, soprattutto, sui legami intessuti con le persone che abbiamo conosciuto durante il nostro cammino. Per questo Italo Calvino ci invita ad andare oltre le apparenze per comprenderne l’essenza stessa.

È quanto capita nella silloge scritta da Giovanna Fracassi “Emma. Alle porte della solitudine” i cui versi poetici, come già suggerisce il titolo evocativo, sono intrisi di molteplici emozioni narrate con piglio deciso, ma anche in piena solitudine, appunto. Perché il libro che in questo momento reggete fra le mani, è impregnato dei sentimenti che scorrono senza sosta nei quali è evidente il carattere della poetessa. Ma andiamo con ordine. Ho avuto, infatti, il privilegio di leggere Emma in anteprima e adesso cercheremo di scoprire insieme qualcosa in più.

Del resto, già dalle prime battute «La lama del destino| come falce di gelo| fende la pietra| di gentile speranza», l’autrice conduce il suo lettore in un tempo indefinito, là dove tuttavia si percepisce fin da subito la solitudine della donna che ci narra di un passato dolente e di una “gentil speranza” per un futuro diverso e forse migliore. «Dal ripostiglio del tempo| l’ombrosa e luminosa presenza| come fresca paglia di memoria| brucia il libro nel sole». La liricità con la quale sono descritte le prime sensazioni create dalla penna di Giovanna Fracassi colpisce come il sole che riflette i suoi timidi raggi sulla candida neve, un barlume di speranza sul manto candido e persino come alcune memorie raccontate con un ritmo frenetico.

Se poi ci si sofferma sulla poesia Eco, si comprende, in effetti, che c’è qualcuno in particolare che anima i pensieri della scrittrice. L’eco che: «Richiama| ricerca| ricorda| pronuncia il tuo nome.| Perché nulla| alla fine| di noi| si è mai davvero perduto». Ecco dunque che la poetessa non si abbandona lentamente al suo ricordo ma cerca con tutta se stessa di recuperare la sua memoria, poiché nulla può essere più forte di quest’ultima. Per questo si ha la consapevolezza che nulla è mai stato davvero perduto. D’altronde, ancora una volta si manifesta nell’aria la speranza iniziale.

Giovanna Fracassi

La scrittura di questa silloge s’insinua nei recessi dell’inconscio e spazza via perfino le ultime barriere che vorrebbero cancellarne il ricordo, anzi v’imprime un segno tangibile che è appunto caratterizzato dalle pagine fatte di carta e inchiostro. Tutto ciò è evidente nella poesia Mondo. Il mondo intimo della donna che mostra a tutti la sua identità psicologica, avvalorato dal periodare lirico che riserva non poche sorprese giacché tutto appare come un caleidoscopio d’immagini, suoni e talvolta persino profumi: «I miei passi nel sole| i riflessi delle stelle| nel tuo sguardo| i tuoi occhi immensi:| lì| il mio mondo raccolto».

Eppure, in questa silloge troverete perfino un certo simbolismo, che è sicuramente da interpretare, come capita in Fruscio: «Rotola il ricordo della gerla gravida| della memoria| ed è fiato trattenuto| tracciato sulla pagina| di bianca attesa| leggero impalpabile fruscio| della polvere dell’illusione».

Benvenuti, dunque, nel mondo di Giovanna Fracassi, nel quale probabilmente molti di voi riusciranno a immedesimarsi. Un mondo di emozioni per una vita vissuta intensamente.

Prefazione a cura di Maila Daniela Tritto

 

Per pubblicare con Rupe Mutevole Edizioni invia un’e-mail (info@rupemutevole.it) alla redazione inviando il tuo inedito, se vuoi pubblicare nella collana “Trasfigurazioni” con la collaborazione di Oubliette Magazine invia ad: alessia.mocci@hotmail.it.

 

Written by Alessia Mocci

Addetta Stampa (alessia.mocci@hotmail.it)

 

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