“Pordenonelegge 2014”: la Festa del libro con gli autori di Pordenone
Dal 17 al 21 settembre 2014 a “Pordenonelegge” c’erano anche loro, immancabili come sempre. Non esiste festival culturale che si rispetti, tanto meno uno importante come quello di Pordenone, giunto ormai alla sua quindicesima edizione diventando un appuntamento tra i più attesi in Italia, che non ospiti il simbolo per eccellenza del libro: le bancarelle.
Meta di curiosi e più o meno accaniti lettori, riempivano le vie e le piazze principali, mettendo in mostra i titoli più diversi tra di loro. E non era difficile trovare così, a pochi metri di distanza l’uno dall’altro, saggi sullo sterminio degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale e racconti per bambini come “Pierino e il lupo”.
Camminare in mezzo a queste lunghe file di libri, messi in ordine in modo metodico e sofisticato dall’esercito di staff-volontari che reggono il festival, è come fare una carrellata lunga secoli e chilometri nella letteratura e nei Paesi di tutto il mondo.
La gente, immersa nel caos frenetico della giornata, si fermava a sbirciare le copertine; qualcuno si addentrava fino alla quarta di copertina, incuriosito dal titolo o semplicemente per controllare se era regalabile a qualche parente per il compleanno senza doversi inventare chissà cosa; pochi arrivavano all’atto estremo di comprarlo, vuoi per la crisi economica o per la consapevolezza che rimarrebbe fermo su uno scaffale per mesi, senza essere letto.
I volontari osservavano, chiacchieravano, probabilmente se avessero potuto avrebbero comprati loro tutti quei libri meravigliosi. Dalle ricette tipiche del Friuli fino al caso letterario dell’anno, un mare di libri risplendeva sotto il bianco dei tendoni di Pordenonelegge. In mezzo a quei comuni mortali capitava di trovati di fronte a un gigante, alto e possente come un golem e un sorriso che ti invita a scherzare.
Poi guardavi la prima pagina della Gazzetta dello Sport incorniciata sulla sua bancarella, riguarda i lui e per poco non ti veniva un colpo al cuore: era Daniele Momenti, il campione olimpico di canoa a Pechino 2008 e Londra 2012 che vendeva tranquillamente libri per bambini! A volte la passione per i libri fa davvero brutti scherzi…
I curiosi passavano, li osservavano, andavano avanti verso la prossima bancarella. Se c’era però un ospite importante in giornata, erano prese d’assalto per avere il libro da far autografare. E quando finivano si correva in libreria, dove faceva anche un po’ più di fresco.
Con la sera, piano piano le tende si chiudevano e i libri venivano coperti. Andavano a dormire anche loro, baciati dalla notte che conservava i ricordi della storia.
Written by Timothy Dissegna
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