Intervista di Bernadette Amante a Diego Galdino, autore del libro “Mi arrivi come da un sogno”
In esclusiva per Oubliette Magazine, Diego Galdino ci parlerà della sua vita letteraria. Diego Galdino nasce il 24 Luglio 1971, vive a Roma e lavora nel suo bar al centro.
La sua più grande passione è la scrittura e questo è dimostrabile dal grande successo ottenuto con i suoi libri. Tutto ebbe inizio quando a ventinove anni una sua amica gli diede in prestito il romanzo “I cercatori di conchiglie” di Rosamunde Pilcher, dopodiché decise di vedere i luoghi narrati nel libro e al ritorno a Roma iniziò a scrivere anche lui una storia d’amore.
Il suo romanzo “Il primo caffè del mattino” segna l’inizio della realizzazione del suo sogno, infatti pubblicare un libro con la prestigiosa casa editrice Sperling & Kupfer è il trampolino di lancio sognato da qualunque scrittore.
Dopo il successo del primo romanzo, Diego ci regala un altro capolavoro, “Mi arrivi come da un sogno” che conferma il talento dello scrittore romano.
B.A.: Com’è nata la tua passione per la scrittura?
Diego Galdino: Avevo ventinove anni quando una mia amica mi diede in prestito il romanzo I cercatori di conchiglie di Rosamunde Pilcher dicendomi: “Sei un uomo sensibile, anche se è una lettura molto femminile sono certa che ti piacerà”. Aveva ragione, lo adorai ed iniziai a leggere tutti i romanzi di quella scrittrice. Alla fine, decisi di andare a vedere con i miei occhi se quei posti descritti nei suoi romanzi fossero davvero così belli. Così organizzai un viaggio folle, due ore e mezza di aereo, sei ore di treno, un’ora e mezza di pullman, per arrivare al tramonto sulle scogliere di Land’s End in Cornovaglia, raccogliere una zolla verde speranza e all’alba del giorno seguente ripartire per tornare a casa. Tornato a Roma mi è venuta la voglia di scrivere una mia storia d’amore ambientata in Cornovaglia. Da quel giorno non ho mai smesso di scrivere.
B.A.: Quali sono gli autori che hanno influenzato la tua formazione letteraria?
Diego Galdino: Principalmente due: Jane Austen e Nicholas Sparks. Sono molto legato a questi due miti della letteratura romantica, essi mi hanno accompagnato prima nella scoperta della lettura e poi nel mio percorso di avvicinamento alla scrittura, che credo ancora non si sia completato. So che debbo migliorare, per far sì che il mio stile di scrittura si avvicini alla mia fantasia. Certo pubblicare i miei romanzi con la stessa casa editrice che pubblica i libri di Nicholas Sparks in Italia è un bel modo d’iniziare.
B.A.: Secondo te a cosa è dovuto il tuo successo?
Diego Galdino: Penso che le persone, in questo momento, abbiano bisogno di storie che li facciano sentire sdraiati a letto con la lucina del comodino accesa, ed una mano sulla guancia che li accarezza, accompagnata da una voce dolce, che sussurra loro, prima di dargli un bacio sulla fronte: “E vissero felici e contenti!”
B.A.: Quanto c’è di autobiografico nei tuoi romanzi?
Diego Galdino: Ne Il primo caffè del mattino la quotidianità di un ragazzo che dedica tutta la sua vita ad un posto di lavoro che per lui vale più di una casa. In Mi arrivi come da un sogno la voglia di provare ad essere un uomo di un altro pianeta capace di slanci da supereroe.
B.A.: Cosa occorre per diventare un bravo scrittore?
Diego Galdino: Bisogna leggere tanto, forse più di scrivere e credere veramente di poter lasciare un segno nella letteratura. Diventare un bravo scrittore non può essere solo un sogno, deve diventare un’esigenza. Dentro di te deve crescere la convinzione che se Dio ti ha dato il talento di raccontare in modo speciale una storia, l’avrà fatto per un motivo preciso.
B.A.: Hai progetti per il futuro?
Diego Galdino: Cercare di diventare più uno scrittore/barista che un barista/scrittore e provare a vincere l’Oscar per la sceneggiatura originale ah ah ah…
B.A.: Per concludere, c’è qualcosa che vorresti dire ai tuoi lettori?
Diego Galdino: Fidatevi di me… Ed io vi racconterò sempre una storia prima di rimboccarvi le coperte.
Written by Bernadette Amante
Info