Intervista di Bernadette Amante a Sofia Domino, autrice del libro “Come lacrime nella pioggia”
In esclusiva per Oubliette Magazine Sofia Domino ci presenta il suo nuovo libro “Come lacrime nella pioggia”.
Sofia Domino è nata nel 1987 e attualmente abita a Livorno, in Toscana. Uno dei primi romanzi, scritto da Sofia all’età di sette anni, s’intitolava “Colpo di Fulmine” e parlava di una storia d’amore tra due giovani. Verso i tredici anni ha cominciato ad affrontare temi più impegnativi.
Tra i romanzi che ha scritto durante l’adolescenza ci sono “C’è posto per me?”, storia di una ragazzina nel Bronx, “Lungo i miei passi”, storia di una bambina malata di cancro e un racconto mai finito ambientato a Ciudad Juárez.
Per un breve periodo della sua vita sposta il suo interesse verso la recitazione ma dopo varie esperienze in teatro e in televisione comprende che la sua vera passione rimane la scrittura.
Dopo la pubblicazione del romanzo “Quando dal cielo cadevano le stelle”, che affronta il tema della Shoah, nasce “Come lacrime nella pioggia”, che accende i riflettori sulle condizioni di vita delle donne in India, inserendo nuovi personaggi femminili forti e indipendenti.
B.A.: Ciao, grazie per avermi concesso questa intervista, inizio chiedendoti, com’è nata la tua passione per la scrittura?
Sofia Domino: Grazie a te, sono molto contenta di essere ospite su Oubliette Magazine! La mia passione per la scrittura è nata in modo molto naturale e semplice. Da bambina adoravo impugnare la penna e scrivere, scrivere e scrivere. Per me riempire di parole numerose pagine di quaderni era normale. Non credevo che la scrittura fosse una mia passione, non ci pensavo neanche. All’età di sette anni ho scritto il mio primo racconto (breve, di due pagine) ma ne ero molto contenta e lo lessi alla mia famiglia. Da quel giorno non mi sono più fermata. Andavo a scuola aspettando le ore d’italiano così da avere la possibilità di scrivere temi. Con gli anni dal quaderno sono passata alla macchina per scrivere e dalla macchina per scrivere al computer. E’ stato verso i dodici anni che ho capito quale genere preferivo scrivere. Storie con messaggi, storie che secondo me meritano di avere una voce. Durante l’adolescenza scrissi “C’è posto per me?”, storia di una ragazzina del Bronx, “Lungo i miei passi”, storia di una bambina alla quale diagnosticano un neuroblastoma, e un romanzo ambientato a Ciudad Juárez, città nello stato messicano del Chihuahua, che però non conclusi mai. Verso quindici – sedici anni infatti lasciai un po’ la scrittura, convinta che la mia passione fosse un’altra. Volevo diventare un’attrice famosa, ma dopo varie esperienze in teatro e in tv ho capito che quella non era la strada giusta per me, e che volevo esprimermi in altri modi. Ecco che sono tornata alle mie origini e ho capito che la mia passione più grande è scrivere.
B.A.: Quali sono gli autori che hanno influenzato la tua formazione letteraria?
Sofia Domino: Ho letto moltissimi libri di vari autori, ma da bambina leggevo spesso i libri di Bianca Pitzorno, e credo sia lei ad avermi fatto capire che volevo diventare una scrittrice. Lo stile della Pitzorno è semplice e allo stesso tempo ricercato, e dietro a ogni libro c’è un grandissimo lavoro di ricerche, fattore che rispetto moltissimo. La cosa che però mi ha sempre colpito dei libri di Bianca Pitzorno sono le sue protagoniste, principalmente femmine. Solitamente si tratta di donne, giovani donne o bambine di diverse età e di diverse realtà sociali, che nonostante le varie vicissitudini non smettono mai di mostrare la loro forza. Sono una ragazza molto determinata e adoro leggere libri in cui le protagoniste sono donne forti, e non ragazze deboli che hanno sempre bisogno di un aiuto esterno per cavarsela. Bianca Pitzorno mi ha sempre accontentata e le sue protagoniste mi sono sempre piaciute. Uno dei suoi libri che preferisco è “La bambinaia francese”, che non solo regala protagoniste indipendenti, ma mostra anche vari aspetti storici e una trama ben organizzata, ricca di suspense, altro lato che adoro. Insomma, da bambina mi dissi “Anch’io vorrò scrivere di protagoniste forti”. Ed è quello che oggi sto facendo, scrivo di donne indipendenti, per mostrare che ognuna di noi può cavarsela e può lottare per quello in cui crede.
B.A.: Parlaci del tuo ultimo libro “Come lacrime nella pioggia“.
Sofia Domino: “Come lacrime nella pioggia” accende i riflettori sulle condizioni di vita delle donne in India, sulla violenza sulle donne, ma anche sulla loro forza e sull’importanza di una vera amicizia. Il libro è uscito il 19 maggio e leggerlo è gratuito. La trama racconta di Sarah, ventiduenne americana, che parte per l’India insieme al fidanzato Abhai, indiano, per scoprire le sue origini. In India Sarah è affascinata da tutto quello che vede; paesaggi mozzafiato, persone cordiali e una cultura completamente diversa dalla sua. Una volta arrivata a Kailashpur, villaggio remoto in cui nacque Abhai, Sarah si rende conto di una realtà dell’India molto più nascosta. Si ritrova davanti a donne passibili e a uomini che si sentono padroni. Un giorno incontra Asha, dolce ragazzina indiana di quindici anni, e nota subito che nei suoi occhi brilla la speranza e una determinazione indistruttibile. Lentamente tra Sarah e Asha nasce una splendida amicizia che le porterà a lottare per un mondo migliore. Sarah, allo scadere dei documenti, il giorno in cui deve tornare negli Stati Uniti con Abhai promette ad Asha, venduta in sposa da suo padre e costretta a smettere di studiare, che la aiuterà a salvarsi e che tornerà presto da lei, per finire insieme la loro battaglia. Al suo ritorno in India, però, Sarah scopre che Asha è scomparsa. Liberarla dalla trappola in cui è caduta, per lei diventerà un’ossessione. Un romanzo che accende i riflettori sulla condizione delle donne in India, definito il Paese peggiore in cui nascere donna. Per chi fosse interessato a leggerlo, basta scrivere all’indirizzo email presente sotto l’articolo e riceverete subito il pdf del romanzo. Ho reso il libro gratuito perché volevo che un numero maggiore di lettori potesse avvicinarsi al tema trattato e perché supporto cause benefiche quali Amnesty International, che da cinquanta anni difende i diritti umani, e Change.org, piattaforma online gratuita di campagne sociali, sul quale ho lanciato una petizione per migliorare le condizioni di vita delle donne in India. Firmare la petizione è veloce e gratuito. L’unione fa la forza. Inoltre vi lascio sia il link per sostenere Amnesty sia quello per firmare la petizione. Grazie a nome mio e a nome di tutte le donne dell’India.
B.A.: Cosa ti ha spinto a parlare della condizione delle donne in India?
Sofia Domino: Ho deciso di scrivere “Come lacrime nella pioggia” e di parlare della condizione delle donne in India in maniera casuale. Ricordo che stavo navigando su internet quando mi sono imbattuta nelle fotografie che ritraevano alcune donne indiane impegnate a manifestare per i loro diritti e contro gli ultimi casi di stupro e violenze. Nei loro occhi non vidi solo molta rabbia, ma anche tanta speranza. Raccolsi maggiori informazioni e lessi altrettante testimonianze e mi ritrovai davanti a un lato dell’India a me sconosciuto. Sfortunatamente la violenza è presente in ogni nazione, anche in Italia, ma ho deciso di scrivere di un romanzo ambientato all’estero, come l’India, anche per accendere i riflettori su altre realtà quali l’infanticidio, gli aborti selettivi, il feticidio femminile, omicidi per dote e mortalità materna. Le fonti parlano chiaro e ci dicono che circa 50 milioni di donne, in tre generazioni, sono state annientate sistematicamente dalla popolazione indiana. Si stima che ogni ventidue minuti una donna sia violentata e che ogni cinque minuti una donna incinta muoia. Non potevo rimanere indifferente davanti a tutto questo. L’India è un Paese dalla mentalità molto complessa, e non basta cambiare delle leggi per vedere dei veri e propri miglioramenti. L’India è il Paese degli uomini e troppe donne si sentono ancora sottomesse. Fortunatamente varie donne, nelle grandi città, sono riuscite a trovare il loro posto nella società e nel lavoro, ma si tratta soltanto di un pugno di persone, di una manciata di speranza. Ogni giorno, moltissime altre donne piangono lacrime silenziose, ed io ho scritto “Come lacrime nella pioggia” per loro. Per raccontare parte delle loro storie, per far conoscere delle verità nascoste, scomode, che però ognuno dovrebbe sapere.
B.A.: Cosa occorre per diventare un bravo scrittore?
Sofia Domino: Sicuramente molta passione e anni di esperienza. Nessuno nasce perfetto e sconsiglio di pubblicare libri appena sfornati, senza averli letti numerose volte. Ci vuole molta pratica e uno scrittore deve anche leggere molto. Inoltre, specialmente per scrittori che trattano temi reali, consiglio numerosi mesi di ricerche, per non rischiare di commettere errori. Ognuno definisce un autore un “bravo scrittore” in base a gusti personali, ma sicuramente un’altra cosa che voglio consigliare agli autori emergenti è quella di non scrivere per cercare la fama, altrimenti i lettori lo sentiranno. Scrivete per emozionarvi e per emozionare, scrivete per raccontare e scrivete con il cuore, cercando uno stile tutto vostro.
B.A.: Hai progetti per il futuro?
Sofia Domino: Ho numerosi progetti per il futuro, e sicuramente non smetterò mai di scrivere. Ho un’idea che mi ronza in testa e dentro di me sento che quell’idea, se riuscirò a trovare numerosi appunti e una trama che mi convince pienamente, potrebbe trasformarsi nel mio terzo romanzo. Ma c’è ancora tempo. Adesso sono sommersa dalla promozione di “Come lacrime nella pioggia”, lato che adoro non solo perché mi permette di essere più vicina ai miei lettori e di conoscere nuovi blogger o responsabili di siti, ma anche perché mi permette di parlare dei messaggi che voglio dare. Inoltre, scrivo regolarmente articoli per vari siti, in cui parlo della condizione delle donne in India, proprio per far conoscere sempre di più queste realtà nascoste. Sto anche lavorando a un “progetto segreto”, di cui non posso accennare ancora niente, ma che mi sta molto a cuore e che mi sta facendo conoscere persone meravigliose. Insomma, sono molto impegnata ma sicuramente terrò sempre aggiornati i miei lettori e tutti i blogger e i siti che mi stanno supportando e, come ho detto, continuerò a scrivere.
B.A.: Per concludere, c’è qualcosa che vorresti dire ai tuoi lettori?
Sofia Domino: Grazie! Grazie per la vostra presenza, per il vostro supporto, per le vostre recensioni, per sostenere le cause benefiche che supporto e per i messaggi che mi mandate. Scrivere per me è come partire per un’avventura, so di avere in mano un libro, ma non so che viaggio farà la storia che ho scritto. Non so da chi arriverà, non so dove si fermerà, non so se si fermerà… Quando ho pubblicato il mio primo romanzo, “Quando dal cielo cadevano le stelle”, non sapevo che cosa aspettarmi da questa avventura. Adesso, invece, giornalmente sento di avere il supporto dei miei lettori. Ed è bellissimo. Grazie, a ognuno di voi.
Written by Bernadette Amante
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