“Resilienze 2.0” mostra curata da Luciana Littizzetto e Caterina Fossati, dal 4 luglio al 19 settembre, Torino
Nell’Appartamento Patronale di Palazzo Saluzzo Paesana a Torino continuano l’eventi culturali con la mostra collettiva di arte contemporanea dal titolo “Resilienze 2.0” curatori della mostra sono Luciana Littizzetto e Caterina Fossati.
La mostra con il patrocinata della Città di Torino, sarà visitabile dal 4 luglio al 19 settembre 2014 negli spazzi concessi del Palazzo Patronale Saluzzo Paesana.
La mostra si ispira al termine “resilienza”. In psicologia il termine indica la possibilità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita di fronte alle difficoltà. In ingegneria resilienze indica la capacità dei materiali di resistere agli urti senza spezzarsi.
Il Palazzo Saluzzo Paesana farà da cornice ideale alla mostra collettiva composta da dieci artisti italiani e internazionali. Ecco i nomi degli artisti che parteciperanno alla mostra dal 4 luglio al 19 settembre: Cornelia Badelita, Valerio Berruti, David Bowes, Alessandro Gioiello, Mizokami Kazumasa, Sarah Ledda, Nicus Lucà, The Bounty Killart, Nadir Valente, Zhang Zhe.
Luciana Littizzetto e Caterina Fossati, nel presentare l’evento culturale prendono spunto dalla situazione attuale che sta vivendo l’Italia e del generale di non futuro e della profonda convinzione che nulla può cambiare. Da questa presa di coscienza nasce l’idea della mostra e il titolo che prende resilienza vuole proprio indicare il domani è possibile, nonostante che il presente ci fa paura.
“La nostra intenzione è proprio questa. Stimolare i giovani artisti a ripartire. A Trovare il senso. A indagare la possibilità, a declinare di nuovo qualche forma di futuro. Il domani c’è. C’è per forza. Tocca solo esercitare di nuovo gli occhi a vederlo”.
Qualche parola merita il bellissimo Palazzo Saluzzo Paesana situato in via Consolata 1 bis di Torino.
Il Palazzo si presenta come il più grande capolavoro del Barocco piemontese. Il palazzo è stato realizzato nell’arco di tempo che va dal 1715 e il 1722 per la famiglia dei marchesi Saluzzo di Paesana su progetto di Gian Giacomo Plantery e proprio per volontà di Baldassarre Saluzzo è il palazzo Nobiliare più grande della città.
Le arie messe a disposizione dalla Proprietà grazie alla sua maestosa eleganza con arredo del settecento, perfettamente conservato, si presenta come cornice ideale per dar spazio a disposizione per eventi privati, aziendali e culturali, in linea con lo stesso spirito della famiglia dei Saluzzo di Paesana, che già all’epoca esplorava le avanguardie al di fuori dei rigidi codici morali della nobiltà settecentesca.
Written by Rosario Tomarchio