Concerto dei Soulfly: il 27 giugno per la prima data in assoluto in terra sarda a Cagliari
Come se la passa il buon “vecchio” Metal?
Lo stato di salute del Metal, genere musicale nato agli albori degli anni 80, dopo aver subito varie evoluzioni sembra essere ancora buono come dimostrano le tantissime attività concertistiche che si svolgeranno durante la stagione estiva.
In tutta la Sardegna si avvicenderanno importanti gruppi, che ne hanno fatto la storia creando dei veri e propri sottogeneri determinandone l’evoluzione e portandolo ai giorni nostri ancora vivo e vegeto; il corrispettivo inglese “Alive and Kicking” rende meglio l’idea.
Ad aprire le danze il giorno 27 giugno all’ Arena Sant’Elia di Cagliari con l’organizzazione della VoxDay, società tra le più attive nell’isola per le attività concertistiche, saranno presenti i Soulfly di Max Cavalera.
Il cantante chitarrista è il leader del gruppo e ne detiene le redini ininterrottamente dal 1997 quando decise di abbandonare il suo gruppo originario, i Sepultura, dopo tantissimi anni di militanza per divergenze personali; Roots sarà l’ultimo album a cui prenderà parte dopo oltre dodici anni trascorsi insieme e sei album pubblicati.
L’esordio avviene con l’album omonimo che vede luce nel 1998 continuando a sviluppare le sonorità e le contaminazioni che lo resero uno dei più importanti artisti di fama internazionale con la precedente band; da quel momento in poi l’artista brasiliano insieme ai suoi nuovi compagni d’avventura, che cambieranno frequentemente nel corso degli anni, darà vita ad una seconda carriera artistica assai prolifica e ricca di collaborazioni con diversi artisti.
Raggiunto il traguardo del nono album intitolato Savages, uscito lo scorso anno, la band si prepara a promuoverlo in Italia con due date tra cui quella in terra sarda, dove suoneranno per la prima volta oltre a quella nella giornata precedente in compagnia di Rob Zombie e Megadeth nel noto festival capitolino Rock in Roma.
Per rendere la serata ancora più appetibile dopo la defezione dei Death SS dal cast della serata per motivi tecnici si è scelto di far suonare come coheadliner gli svedesi Pain Of Salvation.
Il gruppo partendo dal prog metal degli esordi arriva in ambienti hard rock, blues e stoner per dar vita a un sound molto personale.
La band attiva dall’inizio degli anni 90 ha sfornato ben otto album da studio ed è tra le più apprezzate in ambito metal progressive vantando partecipazioni in tour di artisti del calibro di Dream Theater, Symphony X ed Opeth.
A completare il cast ci saranno gli Arhythmia, i TerrorWay e i Lightless Moor; le tre formazioni sarde hanno l’arduo compito di riscaldare gli animi prima dell’esibizione dei big della serata.
Wtitten by Emiliano Cocco
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