Intervista di Maila Daniela Tritto a Il Bric per l’album d’esordio “Nuovo Ordine Mondiale”

Nuovo Ordine Mondiale è l’album d’esordio di Il Bric, il gruppo nato dall’unione di tre musicisti baresi: Nick Amoruso, autore e compositore, Fabrizio Panza, cantautore e performer, e Luca Sinesi, cantautore e autore.

Come suggerisce il titolo della band, si tratta di un progetto culturale ispirato dai nuovi equilibri geopolitici mondiali.

«L’Occidente, almeno come lo conosciamo noi, è in crisi, ma crede, come se fosse un’entità eterna, di poter ancora guidare gli stili, le tendenze, i suoni. Crede che ai cinesi e i brasiliani debba piacere l’indie rock. Ma non capisce che la crisi non è solo economica, ma culturale», dichiarano i tre artefici di questa singolare operazione sulla fanpage di Facebook.

Il gruppo ha risposto ad alcune domande per Oubliette Magazine. Così, scopriamo qualcosa di più della loro musica, che trasporta l’ascoltatore in diverse zone socioculturali. Infatti, il genere che ha realizzato è stato definito: ELECRTO@GeoPolitical@POP, una sorta di Electro World Music.

 

M.D.T.: Se poteste scegliere una parola per definire il vostro album d’esordio, Nuovo Ordine Mondiale, quale sarebbe e perché?

Il Bric: Nuovo Ordine Mondiale è un concept album e non vuole essere espressione musicale fine a se stessa. È un disco ma poteva anche essere un libro o un documentario, si parla principalmente di geopolitica ma anche di religione, di storia, di antropologia, di cucina, di geografia, di vicende e di aneddoti che quasi nessuno conosce, ma sono realmente accaduti; usando un linguaggio musicale elettro pop consentiamo a tutti di avvicinarsi a tematiche solitamente estranee al mainstream, anche se riteniamo che il disco sia molto eterogeneo e in alcuni passaggi abbia anche forti tinte rock e psichedeliche, grazie anche all’ecclettico chitarrista Sergio Fish Pesce unitosi al collettivo strada facendo. Il CD contiene all’interno per ogni testo, un glossario che spiega molti dei termini e dei passaggi concettuali che altrimenti sarebbero incomprensibili. Nuovo Ordine Mondiale è un titolo forte, sconvolgente, rivoluzionario. E non è un caso che nel disco sia cantato da un bambino.

 

M.D.T.: Com’è nata l’idea di questo progetto?

Il Bric: Noi siamo un collettivo il cui obiettivo è la creazione artistica. Abbiamo sempre fatto musica insieme, ma non solo, c’è chi ha scritto libri, chi ha girato documentari, chi fa il producer di musica elettronica; allo stesso tempo ci sono le vite professionali che per coincidenze astrali ci hanno portato a interagire con le culture del Bric; c’è chi studia la lingua, la cultura e il diritto cinese chi lavora nelle favelas brasiliane, chi è appassionato di storia e cultura dell’ex unione sovietica. Ci è sembrato naturale portare queste esperienze e le riflessioni che derivano dagli studi anche nella composizione musicale.

 

M.D.T.: Nei testi delle vostre canzoni parlate di temi importanti come la crisi della società, del pensiero e della cultura occidentale. Qual è la vostra opinione in merito?

Il Bric: Il ciclo economico occidentale sembra essere già compiuto, ora tocca all’Asia e al sud dell’America sviluppare le proprie risorse economiche e culturali. Con la differenza che lo spirito colonialista proprio dell’occidente non ha mai caratterizzato lo spirito di questi popoli. Assistiamo allora all’affermazione di nuovi modelli di pensiero, di nuovi modi di categorizzazione del reale. La crisi del pensiero occidentale è tale solo perché rifiuta le altre culture, oppure le tollera senza mai mischiarsi a esse. Esistono più cinesi che parlano l’inglese che americani capaci di comunicare in cinese. Questo esempio può dare a chi ci legge la dimensione del problema.

 

M.D.T.: Qual è il messaggio che volete trasmettere ai vostri ascoltatori?

Il Bric: Siate curiosi, viaggiate, studiate, imparate nuove lingue, studiate come pensano gli altri popoli (specie quelli che in futuro ci governeranno) e diventerete persone migliori. Sì, perché alla fine si tratta solo di questo: diventare persone migliori.

 

M.D.T.: Per il concept dell’album avete selezionato stili diversi fra loro, alcuni dei quali dai nomi strani come: mandopop, tecnobrega, borbannadir e lavani. Pensate che possano avere successo anche fra gli italiani?

Il Bric: Siamo stati in Brasile anni or sono per registrare alcuni brani del nostro precedente progetto con musicisti tecnobrega. Ci siamo mischiati a loro entrando nel loro mood, è stata un’esperienza molto intensa. Quando abbiamo pubblicato il disco in Italia, nessuno ha capito cosa stessimo facendo, quindi la risposta è sicuramente che in Italia non avremo mai successo. In Italia si cercano prodotti musicali riconoscibili, rassicuranti spesso vuoti di contenuto e di forma, e non certamente che ti raccontano che forse tra qualche anno saremo sull’orlo del disastro sociale ed economico.

 

M.D.T.: A tal proposito, che cosa ne pensate del panorama musicale italiano?

Il Bric: Non esiste un panorama vero e proprio. Esiste il mainstream e il sottobosco della produzione alternativa che continuano a essere distanti anni luce.

 

M.D.T.: Sempre più spesso, fra i giovani si sta consolidando l’abitudine di affidarsi ai talent show come X Factor e The Voice. Qual è la vostra opinione in merito?

Il Bric: Dal punto di vista del marketing la troviamo un’idea geniale. X factor crea il prodotto prima di venderlo. Inverte le logiche del mercato, prima crea il fenomeno (il cantante) e poi ne vende il cd. Questi programmi hanno anche trasformato la figura di quegli artisti che, arrivati al punto della propria carriera in cui non si riesce più a produrre dischi eccellenti come in passato, si sono riciclati come personaggi televisivi. «Il media è il messaggio», come sostiene Marshall McLuhan filosofo della comunicazione.

 

M.D.T.: Avete progetti per il futuro, potreste parlarcene?

Il Bric: Stiamo lavorando ai video e al live del disco, ma a noi piace creare e produrre senza soluzione di continuità e stiamo già pensando a nuovi concept.

 

Written by Maila Daniela Tritto

 

 

Info

Facebook Il Bric

 

4 pensieri su “Intervista di Maila Daniela Tritto a Il Bric per l’album d’esordio “Nuovo Ordine Mondiale”

    1. Ottimo, noi siamo in fissa da quando vi abbiamo scoperto :)
      Bravissimi, ed originalissimi.
      La nuova musica italiana inizia da tutto il sottobosco giovane che ha bisogno di comunicare il malessere sociale non solo in Italia, ma come avete fatto voi, in tutto il Mondo.

      1. Lusingati…:-) nei prox giorni vi spediremo una copia del disco.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

OUBLIETTE MAGAZINE
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.