Gara letteraria gratuita di prosa e poesia “Lo specchio di fronte”
“In questo suo primo romanzo dipinge con vena brillante e divertente un fedele spaccato di vita moderna, raccontato tramite le storie rocambolesche di una famiglia della “Roma bene” intorno alla quale ruota un universo variopinto di altri personaggi, ognuno alle prese con i dilemmi delle proprie vite: le aspirazioni, gli amori, i sogni, le delusioni ma anche le vittorie.”
Regolamento:
1. La Gara Letteraria Gratuita di prosa e poesia “Lo specchio di fronte” è promossa dalla web-magazine Oubliette Magazine e dall’autore Vittorio Giacomelli. La gara letteraria è riservata ai maggiori di 16 anni. La gara è gratuita. Tema libero.
2. Articolata in 2 sezioni:
A. Short Story in 100 parole (un racconto breve od una fiaba avente come limite massimo di partecipazione 100 parole, e come limite minimo 30 parole)
B. Poesia (limite 80 versi)
3. Per la sezione A si partecipa inserendo la propria opera sotto forma di commento sotto questo stesso bando indicando nome, cognome, dichiarazione di accettazione del regolamento. Si può partecipare con poesie edite ed inedite. Per un facile conteggio delle parole consigliamo di scrivere la short story in un documento word e cliccare in alto Revisione, e Conteggio parole in alto a sinistra.
Per la sezione B si partecipa inserendo la propria poesia sotto forma di commento sotto questo stesso bando indicando nome, cognome, dichiarazione di accettazione del regolamento. Si può partecipare con poesie edite ed inedite.
Le opere senza nome, cognome, e dichiarazione di accettazione del regolamento NON saranno pubblicate perché squalificate. Inoltre NON si partecipa via email ma nel modo sopra indicato.
Ogni concorrente può partecipare in entrambe le sezioni.
4. Premio:
N° 1 copia del romanzo “Lo specchio di fronte”, di Vittorio Giacomelli, edita nel 2013 dalla casa editrice Intermedia Edizioni.
Saranno premiati i primi due classificati della sezione A, ed i primi due classificati della sezione B.
5. La scadenza per l’invio delle opere, come commento sotto questo stesso bando, è fissata per il 31 marzo 2014 a mezzanotte.
6. Il giudizio della giuria è insindacabile ed inappellabile. La giuria è composta da:
Alessia Mocci (Dott. in Lettere, redattrice e critico letterario)
Vittorio Giacomelli (Scrittore)
Cristina Biolcati (Scrittrice e Collaboratrice Oubliette)
Rosario Tomarchio (Scrittore e Collaboratore Oubliette)
Fiorella Carcereri (Scrittrice e Collaboratrice Oubliette)
Irene Gianeselli (Collaboratrice Oubliette)
Bernadette Amante (Scrittrice e Collaboratrice Oubliette)
7. Il concorso non si assume alcuna responsabilità su eventuali plagi, dati non veritieri, violazione della privacy.
8. Si esortano i concorrenti per un invio sollecito senza attendere gli ultimi giorni utili, onde facilitare le operazioni di coordinamento. La collaborazione in tal senso sarà sentitamente apprezzata.
9. La segreteria è a disposizione per ogni informazione e delucidazione per email: oubliettemagazine@hotmail.it indicando nell’oggetto “info gara poetica” (NON si partecipa via email ma direttamente sotto il bando), oppure attraverso la pagina fan di Facebook:
https://www.facebook.com/OublietteMagazin
10. È possibile seguire l’andamento del concorso ricevendo via email tutte le notifiche con le nuove poesie e racconti brevi partecipanti alla Gara Letteraria; troverete nella sezione dei commenti la possibilità di farlo facilmente mettendo la spunta in “Avvisami via e-mail”.
11. La partecipazione al Concorso implica l’accettazione incondizionata del presente regolamento e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali ai soli fini istituzionali(legge 675/1996 e D.L. 196/2003). Il mancato rispetto delle norme sopra descritte comporta l’esclusione dal concorso.
12. Partecipate solo se siete sportivi e pensate di poter accettare il verdetto della giuria. Se siete pesanti, pedanti, petulanti e vi ritenete il braccio destro di Leopardi, non partecipate! Il concorso non fa per voi!
(N.B. Si partecipa qui sotto nella dicitura: Lascia un commento)
LA BELLEZZA
Cos’è la bellezza?
E’ forse un bel viso
che splende con riflessi
di luci e colori?
O forse è un bel fiore
che cresce in un giardino
tra sterpi e rocce?
Cos’è allora la bellezza?
La bellezza è …
una tremula e vagante luce
che teniamo nascosta e viva
nel nostro cuore
per poter sempre amare,
per sentire i palpiti di due cuori
che si amano tanto
e la sera, osservando
la luce di un tramonto
pregare il buon Dio
per avere sempre negli occhi
la bellezza del Suo volto.
Franco Maccioni
Dichiaro di accettare il regolamento.
sezione B
Svastir Bhavatu
Il suono
scivola
precipita in un coro
di voci d’ acqua
s’ infrangono
nella gola buia
della notte
gocce
imperlano
la fronte della terra
L’ombra
nella spirale
di un vortice
selvaggio
segue il suo viaggio
curva dopo curva
nel ruggito
di un getto d’ acqua
si espande
dopo un sospiro
in mare
Gabriella Becherelli
Dichiaro di accettare il regolamento sez. B
CARMELA MONTELLA 29/03/2014
IL RITORNO DI FALANTO
Maomaomaooo… Cristina rotolò dal lettino, affacciandosi alla finestrella della mansarda.
Falanto finalmente era ritornato!!
La guardava dal basso, sornione e maestoso, incastonato tra le colonne doriche, più guercio e più zoppo che mai, segno tangibile delle sue scorribande.
Maomaomaooo … Eccomi donna sono tornato! Sembrava volesse dire, prode guerriero che ritorna dopo una lunga battaglia. Cristina afferrò un libro e i croccantini, scese di corsa le scale e lo raggiunse nel loro angolino, la panchina di fronte al Castello Aragonese. Tra il torrione, il tempio e il mare, quel giorno più azzurro che mai, Porta d’Oriente di un glorioso passato.
Carmela Montella
Sez. A
Accetto il regolamento
Ed è sabbia…
Sipari di Sabbie Salmastre
si innalzano in aria
come voli d’airone
che sinuosamente danzano
al calore di infiniti tramonti
perdendosi in fondali cristallini
cosparsi di conchiglie colorate di sogni.
Mani sapienti
incastonano schizzi di luce
in racconti di favole arcane
alla ricerca di mondi lontani.
Scenari incantevoli
lievemente riaffiorano
su canovacci di vite vissute.
Impalpabili essenze
svaniscono
in un piccolo mondo racchiuso
in un granello di sabbia.
Non è…solo sabbia!
Carmela Montella
Sez. B
Accetto il regolamento
LAUTERA CATERINA
PER TROVARTI
Viaggio per luoghi sconosciuti.
Volti e voci inesplorati
come pagine vuote da riempire
e suoni mai uditi prima.
Ti cerco…
Uno sguardo intorno
e fisionomie oscure
attraversano i miei occhi
Desidero trovarti…
La mia anima vigile sentinella
avrà un sussulto.
Ti riconoscerò…
Caterina Lautera
Sez. B
accetto il regolamento
Francesca Longobardo 31/3/2014
Avvoltoi e colombe
Ho visto una lacrima
che dal petto è arrivata al viso
Ho visto crudeli amici
tramutarsi in avvoltoi
avventarsi su un essere
puro e straziargli il cuore
Ho udito bugie gettate
come nera terra
addosso ad una bianca
colomba, non voglio più
udire altro, che Dio scenda
su quest’inferno
che si chiama terra
Accetto il regolamento
Sezione B
Drappi ricamati
di tenero bisso
ondeggiano dallo spiraglio
del cantuccio grigio.
Dal pontile risuonano
voci di sterili commenti,
mentre il gabbiano stride
sull’albero della corvetta.
E’ questo paesaggio
che si riflette nel mare,
mentre inaridisce
il suono di una melodia
sospesa sul ciglio
di un vicolo abbandonato.
Teresa Maggio
Dichiaro di accettare il regolamento
Sezione B
LA MOTOZAPPA
La mia motozappa che in altri giorni non ne voleva sentire di mettere
in moto quel giorno, al primo colpo partì. La lasciai in moto per salu-
tare un amico che, con la sua bici, mi chiamava al di la del cancello.
Intanto la motozappa continuava a farsi sentire, ben disposta. Aspet-
tava solo degli ordini. Bastava azionare la leva “avanti” e sarebbe
partita. Faceva buio. La misi a “Stop” ma non si spegneva. Si rifiuta-
va. Che fare? Gridai “Basta…basta insomma!!”. Come d’incanto la
ferraglia tacque. Forse non era d’accordo. Con le buone maniere a
volte si ottiene tutto… a volte!
FRANCO MACCIONI
Dichiaro di accettare il regolamento.
Sezione A
FUGA!
Schiaccio tasti ed escono parole
fuori dalla porta del senso
che non sapevo fosse lì,
a navigare
sul fiume delle possibilità,
sogghignando verso me,
ignaro autore,
testimone inopportuno di chi vuole e chi non vuole
lottatore involontario di un destino mai finito,
ingabbiato negli schemi della logica e dei fogli.
Vorrei poter immaginare
una volta nella vita
le parole uscire dagli schemi e dagli schermi,
e prender desiderio delle vostre anime bramose,
in matrimonio non voluto
come è per me,
la cui anima ora offesa, stanca e vile,
a cantar di sentimenti
che non sa trattenere,
non sa riconoscere, non sa vincere,
abbattuta dalla monotona cantilena che si deve risentire,
e che io affogherei nel barile delle aringhe di un secolo lontano,
e incurante delle matasse del pensiero,
come quando lei, poetessa di se stessa, si prende gioco di me.
Non la sentite gridare tra le righe di quest’ora “No, la lirica importante,
ben più della brama di possesso!”
E fatico a rinsaldare un’anima men vile,
in questa canzone dalle voluttà non definite,
non mi resta che guardare la finestra di questa cella,
e ascoltare, ascoltare, ascoltare,
nella speranza che la vera poesia
sappia romper le barriere delle anime ingabbiate
e curare i dolori suadenti delle anime fracassate.
ALESSIO BARETTINI
Dichiaro di accettare il regolamento
Sezione B
Francesco Troyli – Dichiaro di accettare i regolamento. Sezione B
DIETRO LO SPECCHIO
Mi hai chiesto
cosa c’e’
dietro lo specchio……
luci e ombre
sole splendente e buio di tenebra
innumerevoli volti
che si trasformano con il tempo
i miei capelli bianchi
e i tuoi
la scoperta delle rughe
le smorfie,gli ammiccamenti
le ombre di tutti coloro che sono stati
e di quelli che saranno dopo di noi….
la scoperta dei brufoli
l’orrore dell’acne giovanile
le cravatte annodate
i rasoi
le pettinature
il rimmel e le ciglia finte……
Gli echi di giorni lontani
la bellezza di un giovane volto
il sorriso di un bimbo
e tante tante altre cose…….
Dietro lo specchio c’e’ tutta la tua vita
e la mia………
E’ il deposito dei nostri ricordi
delle nostre speranze
e dei nostri rimpianti……
NON BUTTARE TUTTO VIA ( Non si teme l’amore)
Non si teme la bontà,
non si teme la lealtà,
e l’amore NON SI TEME !
Non si fugge dalla gioia,
non si scappa per viltà…
e si accetta quell’affetto!
Tutto insieme può stordire,
tanto amore può impaurire..
tuttavia non si allontana
per la semplice paura
di non farcela a goderlo!
Ma perchè ti vuoi far male?
perchè butti tutto via?
non ricordi quanto bene
bevevamo da noi due?
e il sorriso ci abbelliva,
noi sui volti leggevamo
tutto il bello della vita,
che, seppure dura poco,
quel momento ci donava!
Non ti fare tanto male,
non importi di offuscare
quel chiarore che abbagliava,
non scacciare via dal cuore
quell’odore di speranza
che di noi faceva gioco!
dammi ancora una ripresa,
dimmi ancora che ti viaggio
nei meandri della mente.
Fammi credere che posso,
DIMMI SOLO CHE MI VUOI !!!!
Accetto il regolamento. Sez. B
AG-ENTI SGO-MENTI
(Noir)
Li sentivo mormorare:”E’ matto! E’ matto!”
Certamente matto non lo ero davvero, avrei spiegato tutte le mie ragioni: mica ero un criminale?
Andai a salutare la nonna, ero cresciuto con le sue cure amorevoli e dolci. Le volevo molto bene. Ancora una volta lei incrociò i miei occhi con il suo sguardo “cristallizzato”.
Chiusi il congelatore e seguii gli agenti. Ero tranquillo e non riuscivo a spiegarmi la loro aria sgomenta.
sezione A – accetto il regolamento
Carillon
“Malinconicamente la ballerina
gira lentamente su sè stessa
sulle note della dolce melodia.
Gli ultimi tintinnii vibrano nell’aria,
scricchiolano gli ingranaggi
mentre ormai sta per tacere la musica.
Suoni metallici le strappano
il vaporoso vestito di tulle …
un altro sogno si spegne nel buio.
Una mano aspetta di girare ancora la chiave
per farti danzare,
ma tu già non ci sei più.”
Anna Arpinelli
(Dichiaro di accettare il regolamento) Sezione B
Poesie
Arrivano da me;
Non chiedermi come
non chiedermi da dove…
Le raccolgo
linee nere in campo bianco,
le raccolgo perché sono veloci
e non lasciano il tempo…
Arrivano da me
e forse é un altro
che me le manda
ma sono io
che le raccolgo
prima che passino
perché sono veloci..
17/9/2013 h 7,30
Dichiarò di accettare il regolamento sezione B
La porta del paradiso
Scordati mazzetti dei ricordi
nel palcoscenico dell’ inverno
desiderosi orizzonti
volano confusi
in millepiedi
confacenti nella sfera di luna
puntate dei fiocchi di luce
in festino fili di seta,
in un attimo
sole
si apre la porta del paradiso
profumare
il nostro destino
i fiori di cristallo in giro.
Sezione B
Accetto il Regolamento
Andare
Pisciare è più appagante di avere.
Semplice risoluzione concettuale.
Duplice univocità sostanziale.
Marasma liberatorio,
cataclisma del pensiero mentale.
Un respiro che sospira
non sperpera risorse banalmente.
Svuotate mortali concatenazioni
dal bisogno d’assoluzione,
al galleggiare è preferibile nuotare.
Dichiarò di accettare il regolamento sezione B
Giuseppe Carta
Ho il cappello pieno
dei vostri rimproveri;
delle vostre strette di mano
che accertano qualcosa
che non va.
Eppure il vento soffia
e,
anche a me,
a volte,
non sta bene.
Ma,
che ci si vuol fare
se la foglia vuol volare
libera
assieme al vento?
Chi siamo noi,
(se non schiavi di noi stessi)
per impedirglielo?
E,
se un giorno
decidessimo che in cielo vi son troppe stelle
penseremmo forse
(nuovamente)
al genocidio?
Non lo so,
ma vedo che le nubi
passano,
talvolta tristi,
altre volte
disposte a dar spazio
ad un cielo migliore.
E
se le vostre strette di mano,
se i vostri giudizi
e la vostra voglia
di voler certezza,
(in una vita che di certezza non ne ha)
non vorranno
far altro ch’esser nubi
per un buio più sicuro
(perché la buona capra
non deve posseder cultura)
come potremmo mai,
noi,
poveri dipendenti d’amore;
noi,
che ingurgitiamo vetro
senza mai tirar respiro;
avremo mai tempo
per medicarci
con un cielo
migliore
e illacrimato?
Dichiaro di accettare il regolamento sezione B
Le loro anime si erano incontrate subito, in un caffè letterario. Entrambi ventenni, single, alla ricerca disperata dell’amore. Lui stava cercando di attirare la sua attenzione leggendo libri di poesie, che non capiva. Lei stava leggendo romanzi horror, perchè erano di moda tra i giovani. Nessuno dei due era concentrato sulla lettura. Si stavano perdendo in pericolose fantasie sentimentali. S’immaginavano già sposati, con due figli ed una casa con giardino. Immaginarono addirittura un tradimento. Si riappacificarono. Giunse l’orario di chiusura. Non si erano ancora presentati ma già sapevano che si sarebbero incontrati l’indomani, nei rispettivi sogni.
Vittorio Tatti – Accetto il regolamento – Sezione A
ATTIMI OSCURI
Ti aspetto. Non smetto di guardare la finestra. So che dovrei affrontarti, ma il mio coraggio cede, temendo ciò che c’è fuori. Preferisco chiudere gli occhi e nella mente regna il vuoto. Presto la paura cede il passo alla curiosità. Finalmente fisso il tuo sorriso accattivante. Vuoi invitarmi a uscire, ma per un attimo non comprendo le tue parole, persa nel tuo sguardo. Il vento sussurra.
“Vieni” sembri dirmi ancora col tuo sorriso.
Non posso. Sparisci subito, mi ripeto. Non esisti e non posso amare un’illusione nell’oscurità della notte.
Federica Mafrica
(Dichiaro di accettare il regolamento) Sezione A
Notte Profonda
Nel buoi profondo
cielo stellato,
ogni stella brilla
e le scintille son
di grande stupore.
Le nuvole ormai sciolte
si librano di armonie,
di nuove danze.
Nella notte profonda
il pensar non ha peso
della vita fluida, dell’universo.
Si ricompongono in immagini
ancora incompiute
sulle tracce dell’ultimo
abbraccio della notte.
Dichiaro di accettare il regolamento sezione B
MAISTO VALENTINA GELSOMINA
ANGELA BARBIERI 27/2/2014
WEEK END
Venerdì.
Cerco l’uscita evitando di guardarti, nei tuoi occhi leggerei la solita domanda.
Mi vesto al volo e urlo un ciao veloce alla porta del bagno.
Sono fuori.
Niente domanda del venerdì, il quiz rimandato al prossimo messaggio.
Spengo il cellulare, rimando l’amaro e fingo la normalità.
Inopportuna la domenica impone le regole a un tempo una volta condiviso e allora
recito con me stesso la parte di un figlio con alle spalle una famiglia.
Mentre con la mente sogno già il lunedì.
Dichiaro di accettare il regolamento sezione A
ANGELA BARBIERI 27/2/2014
METE
Sete di affinità.
Avventuro la speranza
e percorro strade sconosciute
di vecchi fiumi
dai letti ormai asciutti.
Cerco e non mi arrendo.
Vagheggia il cuore
e da volto alle nuvole
compagne di un viaggio senza meta
dissetando con l’illusione
l’arsura di un cuore
rimasto a metà.
Dichiaro di accettare il regolamento sezione B
Angela Barbieri
Torsoli
Ascolta il buio, voce sciolta nell’ombra!
L’anima respira sbuffi di tenero amore,
schiuma nel deserto di nostalgie malate.
Nell’intarsio ramato della scolpita follia,
la favola lenta del tempo intride la via,
svanisce oltre il sogno dell’ingannevole canto.
Lo spirito audace musica l’eterna passione,
pervade d’estasi la ricerca del silenzio ritroso,
la strada abbandonata in snodi di aride valli.
Ricami di marmo coprono l’altare del pianto,
tra le forme eterne devastate da nuovo dolore
le falene accaldate baciano fronde silvane.
La malinconia s’avvolge nel solitario sudario,
onda di sabbia che sazia la fame del mare,
angoscia piumata nei recessi di oscuri misteri.
Una congiura di maschere deruba i giorni,
nel sonno nubi indolenti opprimono il cuore,
potere nebuloso a schiacciare grappoli d’amore.
Memorie accampate in un’indolenza di miele
soffiano lacrime da occhi svegli senz’ali,
sensi sfioriti e muti nel piacere del nulla.
Una melodia stonata svanisce tra le note dure,
non traccia più segni umidi e lunghi sul vivere,
amica delle nebbie appende i sogni alla gronda,
butta torsoli tra la paglia muffa del destino,
illude i fiori tardivi dell’età sciupata dal gelo.
Sandra Ludovici
Sezione B – Accetto il regolamento
Carla Adamo – 27/02/2014
h poesia, poesia
Ah poesia, poesia,
dolcissimo elisir,
inebriante profumo
dell’anima mia,
in me rimani
come il tempo,
in me rimani
come piccola rosa odorosa,
in me rimani
anima gioiosa.
Ah poesia, poesia,
gustoso calice
da cui bere la vita,
brindiamo insieme
a questo dolcissimo vino.
Ah poesia, poesia,
improvvisa tempesta
rimani con me,
in un oggi bagnato
da gocce di pura passione.
Dichiaro di accettare il regolamento sezione B
Carla Adamo
ROSELLA LUBRANO 27/2/2014
Ho visto…
Io sono un uomo ,
uno come tanti
e per questo fragile ,
pieno di se e di ma .
Ho vagato per il mondo
svuotato dei valori della vita
e ho visto piccoli uomini
sorridere per un chicco di riso .
Ho visto fiumi portare la vita
ma anche seminare la distruzione
Ho visto fuochi scaldare le membra
ma anche togliere il respiro alle creature .
Ho visto scorrere il sangue
di uomini come larve
e ho visto anche teneri corpi maltrattati
e violati nella loro innocenza .
Ho visto volti di creature
devastati dalle piaghe e dagli insetti
Ho visto corpi martoriati dalle mine
Ho visto uomini ,donne
barcollanti su deserti di sale .
Io sono un uomo ,
uno come tanti
uno che cammina
per le strade del mondo
e si chiede : ” Ma Dio ,dov’ è ?”
ROSELLA LUBRANO
Dichiaro di accettare il regolamento .
Sezione B
Bastone
Ascolto, assorto, su di una vecchia poltrona
gli anni ormai avanzati.
Sono le voci di un padre,
di una madre, della giovinezza.
Intorno a me,
i primi grigiori del mal di vivere,
coprono gli occhi.
So che il sussulto dell’ignoto chiama.
Ma c’è ancora un piccolo regalo che voglio donarti:
Il mio saluto.
Sento i tuoi passi frenetici
da una camera all’altra.
Inesorabile sta arrivando.
L’affanno gonfia il tuo giovane petto.
Sei stato il mio bastone e nell’ultimo soffio
hai soccorso questo cumulo di ricordi.
Non c’erano lacrime nel tuo sguardo,
massacrato dal dolore di una storia
che sembra non volerti lasciare.
Questa lettera ti giunga nel sonno
dei tuoi giorni di quotidianità.
Ancora insieme sul viale della vita,
ancora per mano come nonno e nipote.
Umberto Schioppo
Sezione B ( accetto il regolamento del presente concorso)
La Pelle.
La Pelle è
ambrata
Ambra
Attrae
Luccichii
Sferzanti
Di
Fiamme
che
Perforano
il Tramonto
che,
per
non
essere
colpito,
si fa scudo
con l’orizzonte.
Rimane accecato
solo chi
è
distratto
con la
mente vola
verso est,
perchè quel
luccichio che
l’ha accecato
per sempre,
per Lui,
è Vita.
RL
Accetto il regolamento
sez B
Ossessione
In testa aveva solo quello. Era ormai il suo tormento quotidiano. Solamente di notte la sua coscienza poteva godere del momentaneo distacco dalla sua ossessione. Ma poi ciò che aveva fatto qualche giorno prima gli ripiombava nella mente al mattino appena sveglio e lo accompagnava fino a tarda sera. Adesso non riusciva più nemmeno a concentrarsi e a svolgere il suo lavoro. Nessuno avrebbe potuto capire, nessuno. Neanche le voci che solo lui poteva sentire gli volevano accordare il perdono. Non c’era rimedio. Colpevole sotto ogni punto di vista. No, il pentimento era qualcosa di inaccettabile per un killer professionista.
Enrico M. Scano
Sez. A
Dichiaro di accettare il regolamento.
L’illusione
Vorrei essere lì, dove mare e terra si confondono.
Camminare sopra le increspate onde smosse dal vento
Ed offrire il mio corpo nudo alla pioggia.
Vorrei danzare una danza d’amore;
Inseguire l’infinito.
Ricoprirmi del dolce nettare di un candido gelsomino
E rinascere in una nuova primavera
Dando inizio ad una vita senza tempo.
Dichiaro di accettare il regolamento
Sezione B
TI RACCONTERO’ DI ME
(a mio figlio)
Ti racconterò di me
in una fresca e stanca sera di fine estate,
quando le cicale cantano
l’ultima canzone e i grilli attendono
le prime piogge d’agosto,
seduta con te in veranda sul gradino.
Ti parlerò di campi profumati,
di altalene cullate dal vento,
di una bambina che scrive fiabe la sera
per raccontarle ad altre foglie di primavera
e delle corse a perdifiato solo per sentire
il respiro del suo cuore in gola.
Ti confiderò segreti
custoditi dalla neve del cinquantasei,
quando gli occhi erano perle di rugiada
e su tetti sgangherati volavano i miei sogni,
prima che l’ombra della notte
frangesse sugli scogli la burrascosa onda.
Ti confesserò di amori sbocciati
tra sentieri di pietra e biancospini
a rinnovar la luce e cacciar via i fantasmi
di un fiore reciso troppo in fretta,
amori ricuciti e racchiusi nelle ali di velluto
di farfalle tra papaveri e asfodeli.
E poi ti dirò di te,
di un’alba che non ha nebbia né tramonto,
di te, libero volo di gabbiani,
di arcobaleni senza orizzonti e senza fine,
di te, sorriso di giorni in eterno sole,
fresco ruscello, fertile terra, anima senza catene.
Accetto il regolamento
Sez B
I respiri dell’Umanità
Un giorno gli uomini chiesero a Dio:
-Perché siamo tutti diversi? guarda quante discordie hai generato!-
Dio: -Se foste tutti uguali, sareste gelosi del resto del creato, che ha colori, forme, stati diversi.-
-Cosa sono la margherita e il girasole?- domandò
-Fiori-risposero,
-Cosa sono i variopinti colibrì e i neri corvi?-
-Uccelli- risposero in coro;
Infine chiese: -Cosa sei tu?-,
Ognuno rispose: -Un uomo-.
-Imparate dalle altre creature: nessuna domanda sciocca, insieme fanno il mondo forte e bello; ogni diversità vi rende uguali e ciascuno di voi è lo stesso uomo, ma è vivere in armonia che farà di voi un’Umanità-
Accetto il regolamento
Sez A
Ines Zanotti 1 marzo 2014
MELODIE D’ACQUA
Siede al centro della piazza
gorgogliando la fontana!
Dei bimbi
la sete vuol chetare:
son note antiche
il suo donare…
Sa contare
i giorni e le notti,
vede il cambio delle stagioni.
Attende il viandante
rammentandone i passi…
Sorride ai mormorii della gente,
soavità emana a cuore e mente!
INES ZANOTTI – Accetta il Regolamento
Risveglio
Fra dinieghi e asserzioni
mi muovo incerta
su un invisibile filo
che spinge il mio peso verso il basso
e mi afferrano vertigini.
A occhi chiusi
a piedi nudi
calpesto un freddo terreno
e mi colgono sconosciute vibrazioni.
La Madre Terra che mi chiama
per cullarmi sul suo seno
vuole prima che la esplori
e mi risucchia nelle sue interiora.
Silenzi nascosti
veli di luce avvolgono il mio sguardo
profumo di incensi non ancora percepiti
dagli umani olfatti
carezze di velluto mi sfiorano la pelle.
Stordimento dei sensi
ove troppa pace
estasia l’anima
che si dispiega come petalo a primavera.
Allora mi faccio gemma
e partorisco frutti senza fatica
e mi sazio dell’aria pulita che
pezzo dopo pezzo
lentamente mi ricompone.
Scivola dietro di me la viscida placenta
che come pelle di serpente
mi appare inutile involucro
di un’esistenza non vissuta.
Risanata di nuova energia
chiedo di tornare alle mie acrobazie
adesso che un nuovo senno mi accompagna
adesso che Madre Natura mi insegna
che il suolo sul quale cammino
si chiama Vita.
Domizia Moramarco
Sezione B
Dichiaro di accettare il Regolamento
Il giorno in cui sprangarono porte e finestre della città, una farfalla si posò sulla spalla scoperta di Laila. Aveva ali bianche, che al buio brillarono ancora qualche istante prima che la creatura si adagiasse al suolo, esanime. Nello stesso istante gli ultimi colpi secchi e decisi ostruirono ogni spiraglio di luce e la stanza fu invasa dalle ombre. Un improvviso riverbero colpì lo sguardo della ragazza. La luce proveniva dai suoi piedi, dove giaceva il corpo immobile della farfalla. Laila si chinò e raccolse granelli di polvere fluorescente. Stringendoli fra le dita capì che la speranza non l’avrebbe abbandonata.
Domizia Moramarco
Sezione A
Dichiaro di accettare il Regolamento
Soldato
Agli estremi confini del mondo
dove il mondo non è mondo
è un altro mondo
fuori dal mondo
disumano
inospitale
ostile
combatti guerre estranee
per missioni umanitarie e di pace.
Intriso di sangue
di guerre intelligenti
di armi sperimentali
in questa terra rovente
è rimasto inerme quel corpo
tra immobili corpi nemici.
Nemici di chi? Nemici di cosa? Nemici per cosa?
Ideologia odio controllo potere orgoglio interessi economici supremazia militare
armi non convenzionali
armi di distruzione di massa
giustificazioni di crimini
di orrori
di guerra
la Guerra!
Soldato, in questo feretro vuoto
non v’è corpo di uomo
non v’è straccio di eroe
non v’è giustizia
né pace
non v’è umanità
non v’è il dio per cui combatti.
Solo pianti di vedove
e grida di infanti.
Nella tregua apparente
di illusorie speranze accordi riconciliazioni patti
diritti dell‘uomo
difesa dei deboli
alza il suo trofeo il sol vincitore festante
la morte,
la Morte!
Fabiana Petozzi
Sezione B
Dichiaro di accettare il Regolamento
Mancanza
negazione del sentire
vuoto che dilaga
soffoca l’essenza
sentire dolore
non sapergli dare un nome
è solo sofferenza
Mancanza
fisica ed emozionale
appaiono i suoi contorni
ecco l’immagine
della mia malattia
conosco il suo nome
la voce trema
lo sussurra al vento
non voglio che ti riconosca
per me sarai solo
Mancanza
di Emanuela Mancini
Dichiaro di accettare il regolamento/sezione B
NON ERA DETTO
Non era detto, in fondo,
che nascessi.
I tempi allora stretti
non lo consentivano.
C’era aperta una finestra
a tutte le intemperie
e forse il mio libro
non era ancora scritto.
Bastò un cenno di vero
e con il corpo atteso,
scelto l’abito da festa,
incontrai l’autunno.
E le prime domande:
come sarà il mio viso,
le spalle reggeranno,
quando verrà il silenzio?
Ora che ho rughe antiche,
ho anche amato e corso un poco
rincorrendo il vento,
come un campo seminato,
senza boria, attendo
e mi sento, a volte,
simile a una storia.
Gianfranco Isetta 4/3/2014
Sezione B
Dichiaro di accettare il regolamento
Una parola anticipa la quinta, che pur non sentendosi meno importante della prima, non lo è neanche della diciannovesima. È il conteggio il problema del gioco, che delle cento come Massimo, al minimo ne può avere anche una trentanove, magari senza senso. Riflettendoci meglio la testa suggerisce quale sbaglio evitare, ma la stessa avvicina al baratro del cinquantanove, sei in meno della fine che ho scelto.Fine.
Accetto il regolamento. Giuseppe Carta sezione A
Dove sei
Dove sei,
ho girato a piedi scalzi
tra sassi e spine,
su ponti di ferro
lunghi come secoli,
mi sono messa a guardare l’orizzonte
infinito,
al di là delle nuvole,
tra la gente sono passata
ma non mi vedevano
né io vedevo te.
Dove sei,
ti cerco tra i giardini fioriti di maggio
tra le barche ormeggiate
e dondolanti lievi,
tra i boschi di castagni
ombrosi e profondi
come il passato.
Tra le gole e le foibe minacciose,
tra le case allineate
di tinte forti colorate
come sogni lontani,
ma non ci sei.
Dove sei,
ti cerco negli occhi
dei ragazzi,
nel vociare delle piazze
negli abbracci,
nelle corse pazze
tra mille vicoli
della vita.
Ora vacillo
esausta
nel mio tormento,
ma ti sento
oppure
è l’alito del vento.
Emanuela Di Caprio Sezione B
Accetto il regolamento
LA SPOSA
Affondò le sue mani nel tulle bianco dell’abito da sposa, esso era splendente di mille arabeschi ricamati. La sposa si portò al viso il vaporoso abito da fiaba, pensò a come la sua vita d’ora in poi sarebbe cambiata. Sentiva il vociare delle sorelle che preparavano gli addobbi. Di nascosto, in mezzo al quel velo bianco iniziò a piangere, gli ultimi tempi erano stati come un torrente in piena e ora si trovava lì, confusa e triste. Si guardò intorno, no non voleva sposarsi, lentamente si allontanò, nessuno la notò, scese le scale a piedi scalzi e corse via.
Sez. A, accetto il regolamento
Dallo specchio
Chi è questa che mi guarda?
La mia anima ha una custodia estranea.
Traditore il tempo mi deride
e vorrei vagare nascosta in una nuvola grigia
come la nostalgia della giovane me stessa.
Eppure medaglie sul petto sono i miei capelli bianchi
e non li nasconderò sotto colori falsi.
Ecco lì la mia bellezza, si è solo trasferita,
leggera come l’aria salta e ride:
il mio cuore passeggia là libero e sorridente,
ignaro di questo corpo stanco, ecco
si gira e mi saluta “Ciao mamma!”
Il suo abbraccio mi rende, ancora, bella.
Accetto il regolamento. Sezione B. Antonella Albano
parvenue
Con la circospezione d’un parvenu
studio esitante la situazione
l’approccio più conveniente:
non m’abituerò mai, lo so,
ai quotidiani agguati della vita
perché all’inganno e senza morale
ci si nasce adusi, non s’impara.
Con quel pesante fardello
di paure ed inibizioni frustranti
che nessun deposito accetta:
dobbiamo trascinarle con noi
sino in fondo e senza sconti.
Pino Chisari
Dichiaro di accettare il regolamento del concorso
sez B
Basta una mano
Basta una mano
per accogliere un bimbo
che si affaccia alla vita.
Basta una mano
per farlo addormentare
sereno alla sera
dopo una giornata
piena di scoperte,
di nuove emozioni.
Basta una mano
per sostenere
e dare motivazione nuova
al passo di bimbo
che si inoltra verso mete
per lui sempre interessanti,
alte,
importanti,
attraenti.
Basta una mano,
per tutti,
a qualsiasi età,
per non sentirsi soli
lungo il cammino
che ogni giorno si manifesta
sorprendentemente imprevisto,
inedito,
affascinante.
Accetto il regolamento – sezione B
Come mai il mio commento precedente non è stato pubblicato?
Arturo, ti stai sbagliando, vengono approvati TUTTI i commenti.
Un Volto tra la gente ( Adelina )
Adelina il tuo riflesso alle vetrine mostra il tempo che è passato
ma se chiudi gli occhi sembra ieri il volo che c’è stato.
Quando il sole di marzo arrivò improvvisamente
e la rosa nel vaso fiorì, sembrò quasi amore quel battito del cuore.
Un rumore, una tempesta, una poesia.
Quando il sole di marzo arrivò improvvisamente
e l’inverno d’incanto svanì, furono giorni senza fine.
Un tempo da ricordare, una vita, un momento, una follia. …
Adelina, una qualunque, un volto tra la gente.
Adelina non ha fretta, torna a casa lentamente.
Sezione A
Sandro Pellerito
Accetto il regolamento in ogni sua parte
L’amore inquieto
In fondo cosa volete che sia l’amore.
Il primo pensiero
e l’ultimo
di un’anima
verso un’altra.
In fondo cosa volete che sia,
anime inquiete nei loro cuscini.
Urania Scarpa
sezione B
Accetto il regolamento
Un’Epica Apocalisse
Si comincia, forse dovrei incominciare da dove sono ora? O dall’inizio?
Forse vi dovrei dire perché sono qui.
Sono qui non per mio volere, ma molti di noi ci arrivano non sapendo di poterci arrivare.
Quando ero bambina mia madre diceva sempre “non guardarti mai indietro vai sempre avanti! Dritta per la tua strada a testa alta”.
Io pensavo che se mi fossi guardata
indietro sarei diventata davvero una statua di pietra come quel racconto che ora non ricordo e io veramente non mi voltavo.
A quell’età non ne capivo il senso, ma il solo timore di disobbedire ad un consiglio dato dalla persona che più conta nella tua vita era impensabile, e io avevo cieca fiducia di mia madre, perché non diceva le cose così tanto per dire.
La fiducia che parola entusiasmante,che racchiude in sé tutto e niente, quando la perdi, tante volte la conquistiamo e ci viene data e quante volte riposta male,
ma una parola che entusiasma piena di vita come respirare come amare, una delle cose che sono impalpabili ma abbiamo dentro di noi.
Sono qui perché ho avuto fiducia?
Urania Scarpa
Sezione A
Accetto il regolamento
… Ti ricorderai …
Ti ricorderai
un giorno
di quelle parole
che vorresti giungessero
al cuore
di chi vorresti vicino,
urlandole al vento
come pioggia incessante,
nelle onde del mare
agitato
da quei momenti
di piacevole monotonia,
tenendo per mano
qualcuno,
come note di musica
variopinta
da assoli di chitarra,
suonata nella notte,
abbracciata
a una tempesta di stelle,
nel ricordo di
quel miracolo di vita.
Daniela, 03. Aprile. 2013
Daniela Schirru
Sezione B.
Accetto il regolamento del concorso.
LA COLLANA DI CONCHIGLIE
Sto china
a riva
ad infilar conchiglie
e ti aspetto.
Lungo il cammino
mi è stato amico
il sole,
mentre il vento
ha rallegrato le gote,
e ristorato il cuore,
caldo d’amore.
Volteggio
insieme ai gabbiani,
e, respirando
avida
il mare,
con le conchiglie
al collo,
ti aspetto.
Ho impresso
orme
per ogni passo
perché tu possa
raggiungermi,
e liberato la voce
perché ne riconosca
il canto.
Ho seminato
ovunque,
per allettarti,
sguardi e sorrisi,
e ho sparso petali
profumati di noi.
E ti ho aspettato.
Danzando al ritmo
dei miei ricordi con te
fin quando il sole è svanito,
ho aspettato.
Poi ho ricamato
di luccicanti lacrime
la sabbia intorno
perché potessi scorgermi
al buio.
E nella notte,
con la collana
tra le dita,
invocando il cielo,
ho aspettato.
Dichiaro di accettare il regolamento.
Marina Pieranunzi de Marinis
sez B
UNA VECCHIA FOTOGRAFIA
Il grano da poco mietuto… Calpestai con raro rispetto quel giallo letto di morte.
Avevo appuntamento con gli amici nella casa di campagna. Ero in ritardo, ma avrebbero sorriso delle mie buffe scuse, soprattutto lui.
La tramontana ravvivava colori e nostalgie imprimendomeli nel cuore. Ripensai a noi: l’ineguagliabile mescolanza di odori e desiderio ancora mi turbava.
D’improvviso — ricordo —, mi fermai e, piangendo, tornai indietro allontanandomi per sempre dal mio passato.
Il vento mi accarezzava confortandomi.
Camminai lentamente per ore, disseminando le mie emozioni sulla terra desolata.
Infine, cominciai a correre verso la libertà.
Avrei colto fiori più profumati.
Avrei cercato sogni in altre mani.
SEZIONE A
Dichiaro di accettare il regolamento.
Marina Pieranunzi de Marinis
Tra le pieghe del tramonto
Solo ora comprendo
di quelle rughe lo sguardo
appeso su anziani volti,
di lacrime languido.
E vorrei trattenere
gli attimi di gioia
nelle vele del mio vento,
ma anche il mare invecchia
tra le pieghe del tramonto.
Dalle dita come sabbia
perfino i ricordi sfuggono
e scovarli quasi è rabbia.
Dov’è quel giovane viso,
il candore dipinto
sul futuro e sul mondo?
Dove si sono arenate
le attese, le ambizioni,
le mete, le speranze?
La verità amara avanza,
rode l’ansia nella mente,
di distorte visioni colma.
Osservo l’orizzonte:
un’ala s’è spezzata
a quel gabbiano laggiù.
Tania Scavolini – accetto il regolamento
sez B
Invidia
Galleggia
l’invidia
nelle acque
del disprezzo.
Ambigua
sovrasta
sui colli dell’inganno
e il suo sguardo
l’anima mi ghiaccia.
Ti sento invidia
ricolma di perfidia,
nefanda compagna
dei tuoi segreti orditi.
Nulla è per te
un fiore lucente,
nota stonata
ai colori della vita.
Potesse il mio sorriso
guarir la tua ferita
ma la mia mano tesa
respingi con superbia.
Solinga ti compiaci
nel buio della notte
e al mio amato omaggio
mi doni indifferenza .
Alessandra Corsano – accetto il regolamento sez B
Al parco
(fuori da un periodo depressivo)
vade retro male di vivere
nuova luce
di orizzonti leggo nello sguardo
dell’anziano sottobraccio nella
macchia di sole a farci isola
ora che nuovi
m’appaiono i semplici gesti
un sorriso una parola
forse questo
il senso mi dico
Lui ben sa
“utilizzarmi” al meglio
va-de re-tro mal du vivre
ti riconosco dal tuo odore
acre ti ricaccio nel buio
fondo
Felice Serino
Accetto il regolamento sez. B
SORRIDI
Hai delle fosse quando sorridi.
Come quelle che saltavo paurosamente da ragazzino.
Sembrano delle parentesi che lo racchiudono quel sorriso.
Come se la felicità
fosse un misero dettaglio scontato in una frase.
Mi piace quel dettaglio. Tutto più chiaro.
Strane belle sensazioni in un privé.
Adesso è il resto della frase un misero dettaglio.
Nicola Matteucci
Accetto il regolamento
NON TORNERAI
Di colpo é già sera,
riprende la pioggia,
vorrei riabbracciarti,
ma tu te ne vai.
Rivedo i tuoi gesti ,
gli occhi tuoi neri
se solo ci fossi,
ma tu non ci sei.
Rivivo quei giorni ,
emozioni leggere,
vorrei che tornassi,
ma non tornerai.
(Mauro Bompadre)
Sez. B
*Accetto il regolamento
UN GRANDE AMORE
Non avere paura
di queste foglie morte.
Il loro sangue trasuda
nelle vene della terra.
Rivoli che si disperdono
nella quiete dei laghi,
nella voce del vento,
nei luoghi resi ignoti
ai tuoi occhi.
Un grande amore
si nutre di queste dolcezze.
Un grande amore
vive la grande sofferenza
d’un condannato a morte.
Un grande amore
si può solo raccontare
baciando il respiro del peccato.
sezione B / accetto il regolamento
IL RAGNO
Aspettare.
Aspettare.
Aspettare.
Percepire una vibrazione, correre veloce, fermarsi, fiutare il pericolo.
Scappare.
Aspettare.
Poi ricucire: ricominciare a tessere la tela, aggiustare, allineare perfettamente guidato dall’istinto, camminare come un funambolo a otto gambe che trascina una matassa di seta.
Tornare nell’angolino nascosto, aspettare.
Aspettare.
Aspettare.
Aspettare.
Percepire una vibrazione, correre veloce, fermarsi, guardare la mosca che si dibatte.
Aspettare.
Vedere la mosca che si ferma, agire velocemente: aggredire, mordere, avvelenare, aspettare.
Aspettare.
La mosca non si muove più: avvolgere, avvolgere, avvolgere nella seta.
Poi ricucire: ricominciare a tessere la tela, aggiustare, allineare.
E tornare ad aspettare.
Aspettare.
Aspettare.
Aspettare.
Paolo Pajer
Accetto il regolamento
Sez. A
Giovinezza
Nell’intento di seguirti
fu la ragione ad interrompere quell’istinto
che ha arretrato il suo passo e voltandosi indietro
ha soffocato la sua leggerezza
Nell’intento di restare
è ancora la ragione a decidere…
Continuo a guardarmi indietro
e riesco a vedere, anche se lontana
la tua mano che non si rassegna, ma si protende
verso la mia consueta realtà
accetto il regolamento
sez B
MACIGNI
Ci sono macigni grigi
che pesano tanto
e vorrei spezzarli,
fontane vive
che non hanno fiorito
in un oceano scuro.
Apri le mani
e non dirmi nulla:
versa solo acqua pura
nel mio tortuoso ruscello
di sassi e fango.
C’è un affanno tremendo
che blocca il respiro,
un singhiozzo rotto
che tronca il mio corpo
e divento pietra.
Ho avuto tanti istinti
e il passato mi annega,
il presente mi sfiora.
Ma se appoggi almeno
un dito sul futuro,
conducimi nel limbo dorato.
Non assolvermi,
non perdonarmi,
ma non legarmi
a un albero senza frutti
con mille fruste e code,
denti di serpente.
Voglio schiarire
le mie ali di catrame
con bianca cera.
Ascoltami un’ultima volta
o come Icaro
riuscirò a volare,
ma morirò per sempre.
Andrea Pergolini
accetto il regolamento sez. B ·
Vita Nostra
Il contadino si preparava per il peggio, la morte del suo piccolo e fedele asinello,
che lo aveva accompagnato per undici anni nella campagna, tra pioggia, sole, vento e altre intemperie… Lo portò in un grande bosco, cosi da lasciarlo libero e farli passare quegli ultimi giorni libero… Pianse mentre lo salutava, accarezzandoli il muso e quella spalla che lo aveva portato su per anni ed anni. L’asino come intristito anche lui ma lusingato da questo gesto porse il suo capo dietro la schiena del padrone e lo spinse via, come dicendo ‘ Vai, vai pure… padre mio, grazie non ti dimenticherò… ‘ .
Il vecchio, qualche settimana dopo ritorno in quelle vecchie strade di campagna consumate, vissute negli anni ormai trascorsi… D’un tratto, mentre lui camminava in un prato nei paragi del bosco ebbe un malore, che lo colpi forte al petto. Cosi cadde, senza poter urlare, ma facendo molto rumore cadendo per terra.
Passavano i giorni la famiglia lo cercava, ma non si aveva notizia, quando avvicinatosi al bosco videro quest’asino, poggiato su se stesso, come assopito da mille pensieri…
Il figlio del vecchio ricordò quello era l’asinello di suo padre, il figlio che aveva amato e cresciuto, lo chiamò, l’asino si avvicinò tocco col muso la mano del giovane, spingendolo più in la di qualche chilometro… lo portò li dove era il suo padrone fidato… si sedette al suo fianco come esultando per il suo ritrovamento, e si addormentò con lui, è cosi che l’asino ridiede il suo padrone alla propria famiglia, da allora sulla foto ricordo sono li insieme come ancora a passeggiare e volare tra i mali del mondo esterno…
Dichiaro di aver letto il regolamento e di accettarlo
Perrucci Francesco
Sez B
Sezione B
Poesia di Sina Mazzei
accetto il regolamento
Silenzio chiedo ora al mio rumore
Silenzio chiedo ora al mio rumore
mentre dispiego tra i capelli un caos.
Mi stringo grata al cuore
che vuole confessarsi davanti
a un’insaziabile inquietudine.
Un tempo robusto
sta per chinarsi su un’anima scoperta
dalle membra stanche.
Ho già il timore di scoprire
il mio ritardo verso il cielo.
Mentre ritorno, come ogni sera,
negli abissi del mio esitare,
si va snodando, demandata a pochi istanti ,
una calma proibitiva
fino confini della mia esistenza.
Come sempre non m’inganno:
mi viene da sentire il caldo buono
di un amore sovrumano
che trascende da ogni solitudine
e un altro silenzio viene
a chiamare i miei sospiri.
Da qui non voglio risalire,
qui non c’è che niente,
solo una povertà che mi sazia,
e che diventa la ricchezza
del mio andare di domani.
Sezione A
Accetto il regolamento
Un giorno l’Amore mi ha spiegato un sacco di cose e da allora per me è stata una vera tragedia; nulla più sono riuscita ad amare di ciò che amavo, nulla più ho creduto fosse possibile di ciò che credevo possibile. Ho iniziato a subire l’umiliazione del male, nelle sue più piccole cose, che prima ritenevo vere, ed ero felice. L’amore mi ha reso infelice rendendo l’invisibile vero.. Adesso sono soltanto un’ essenza senza verità, in balia della sua desensibilizzazione verso un Io che, allo sbando, si liberi in volo in cerca di altre verità felici.
Sezione B
Accetto il regolamento
Pluit
Piove sulle strade in salita,
rotolano sassi giù nella scarpata.
L’acqua non conosce ostacoli,
sulla terra bruna scorre
a rivoli arrabbiati;
ma nel fango brillano di più i colori
se li guardo da lontano.
E dopo la pioggia
i sogni sono più puliti.
Seablue
Seablue non sapeva leggere il grande libro della natura. Emetteva suoni disarticolati: invece di “banco di sarde”, diceva “pongo di sarte” e nessuno capiva niente.
I piccoli delfini lo canzonavano; i grandi non cessavano di chiamarlo distratto, discolo, dispettoso.
Iniziò a nuotare da solo, lontano dal gruppo.
Venne catturato e trasportato in una vasca orribilmente stretta. Sporse fuori il musetto gridando il suo dolore.
La mano di un cucciolo d’uomo, guidata da un’altra più grande gli accarezzò il muso.
Gli occhi spenti del bambino scintillarono di gioia.
Seablue spruzzò allegre goccioline, poi si lasciò sfiorare di nuovo.
Sezione A Accetto il regolamento
Claudia Ruscitti
Aspettandoti
Abbraccio il futuro
che fa capriole.
Senti la mano
che cerca i tuoi confini?
Chissà, chissà se ridi di me,
senz’ali volando.
Vago e incerto vivere
non ferma il viaggio
del mio piccolo acrobata.
Amore ho donato senza rimpianti,
profondo come la rinuncia
di chi fugge. Amore ho scelto,
varcando il non più verde
manto degli anni.
Azzurra vortica la speranza
In attesa dei tuoi occhi,
stendardi di mille battaglie
vinte e ancora da venire.
Accetto il regolamento sezione B.
Claudia Ruscitti
PETER PAN
La luna cresce e, da sottile dolce
a scudo argenteo, illumina il gentile
silenzio della notte.
I vivaci colori del giorno
sono stati inghiottiti dalla notte,
usurpatrice del suo tributo.
Aurora è una meteora,
una stella filante: è una bambina autistica
che cammina
mettendo un piede dietro l’altro
dentro ogni piastrella colorata del pavimento.
Non sente le mie parole: mi ignora…
poi la notte si schiude
per lasciar passare il sole.
Aurora vola sopra un tappeto
di nuvole bianche e grigie,
mentre il vento la tiene su.
Balla nell’aria, senza ricadere a terra;
balla sopra le scorie del suo mondo ignorato,
sopra la tristezza, appiccicata al suo cuore
che un sorriso non riesce a dissimulare.
Ha bisogno di essere aiutata per sempre,
senza possibilità di crescere.
E’ un Peter Pan involontaria, condannata
a non uscire dall’infanzia,
ad avere sempre bisogno dell’ “altro”,
in questo mondo che è la sua isola :
“l’isola che non c’è”
ignorata o rimossa con la fantasia
come un incubo o un dispiacere.
Dichiaro di accettare il regolamento del concorso.
Sezione B
SUO PADRE
Sapeva che il tempo non è una cosa che puoi fermare, accorciare o dilatare però avrebbe tanto voluto estendere quell’ istante verso l’infinito, nonostante l’odore pungente del disinfettante e il suono sordo e monotono emesso dalle macchine.
Mille rimorsi salirono a galla per quelle telefonate mai fatte e per le festività saltate. Solo odio verso quel padre rifiutato con rabbia e ora inerme dinanzi a lei.
Estrasse un libro dalla sua borsa e iniziò a leggere per lui, a voce alta.
Era l’unica cosa che sapeva e che poteva fare ora per lui, tanto solo il tempo sa spegnere e finire.
Chiara Ruggiero
Dichiaro di accettare il regolamento del concorso.
Sezione A
Lombardo Patrizia 08 / 03 / 2014
Mamma…..papa’ !!!!!!
Volevo dirvi che…
Se potessi vi regalerei
il cielo per dimostrarvi
l’ immensita’ del mio
Amore,
so di essere un
ragazzo speciale,
e come tale
sono accudito ,
so che vi rubo tutte
le vostre energie,
so che la sera siete
a pezzi…..vi vedo
e mi dispiace ma
non so aiutarvi….
la mia mente vorrebbe
il mio corpo reagisce,
a modo suo…non riesco
a gestirmi….
vi prego non litigate per
me.
Vorrei non essere mai
oggetto di discussioni
frivole ma esserlo per
situazioni in cui ne
valga la pena discuterne ,
sono io l’ Autistico…
non voi….non fatevi rubare
la vostra vita,
io ne saro’ felice,
non voglio essere compatito
voglio essere accettato
per come sono.
Lassu’ in alto Dio vi
osserva e vi restituira’
tutto cio’ che la vita
vi ha tolto.
Accetto il regolamento
sez. B
Di là, da Giulia
Sono di là
da
Giulia
le calendule in fiore.
Le bianche malinconie
di borotalco
da sublimare
nell’incedere
dell’ora
cedua
ed
esiziale.
Giulia è nelle sale d’attesa.
Negli occhi delle case.
Nell’ugola
pendula
che cola
la sillaba tonale
a consolare
una vita tremula.
Giulia
s’accoccola
nel suo bozzolo
di lanugine,
crisalide in divenire,
con un ricordo
che freme
e tutto spiana
nel ventre della notte
che s’addipana.
Di là, da Giulia
si staglia
lattescente
l’infiorescenza del primo albore.
Sono di là
le terrazze
del bel vedere,
dov’è quasi festa,
ma non c’è posto.
Cambia la visuale
di un punto di vista
che si sposta
nell’asserzione
ch’era
Giulia
prima
quand’era
Vale.
Autore: Motolese Ciro
accetto il regolamento
sez.B
Scarpette rosse
Alex osservava soddisfatto le sue scarpette chiodate rosse fiammanti. Alex 15 anni, un futuro da bomber. Corre, si smarca, fa goal. D’un tratto però si sente male e sviene sul campo di gioco. Dritti all’ospedale. Alex ha un soffio al cuore, nulla di particolarmente grave ma dovrà appendere le scarpette al chiodo
Patrizia Benetti. Sezione A Racconti
Accetto il regolamento
SPECCHIO, SPECCHIO DELLE MIE BRAME
Specchio, specchio delle mie brame,
chi è la più bella del reame?!
“Tu, mia regina!”
Regina a me distante,
occhi di raggi dorati.
Ti tocco e mi sfuggi.
“Tu”. Io.
Non sono io.
Immagine bugiarda.
Specchio infame.
Dolce mela caramellata:
nascondi il verme.
Non sono bella,
non son regina.
Specchio, specchio delle mie brame,
chi è la più bella del reame?!
“Non la rifletto, mia regina”.
Dove la trovo?
“In fondo al Cuore”.
Autore: VERONIKA DELLANTONIO
Sezione: B poesia
Accetto il regolamento.
MAI PIU’ UMIDI
Intanto che i suoni picchiano e le mani
stridono,
vedo cuori sollevarsi sulle teste
altrui
mentre, ormai affaticata, inseguo un
Amore errante.
Scivolo, cado, crollo;
cerco un peso, un’influenza, una funzione.
E pensando lontano il ricordo degli
occhi asciutti,
io avanzo qui i miei residui e perdo,
ogni giorno.
Autore: Angela Petriccione
Sezione: B
Accetto il regolamento.
DOVE TU SAI
Come le foglie d’autunno
appese al ramo,
come le nuvole diradate
dal vento,
come le mani vuote e
penzolanti,
come i piedi scalzi e
vagabondi.
Conoscendo in profondità il suo abisso
imparò ad abitarlo
inseguendo le tracce
dei suoi
affannosi respiri,
tutti riuniti e confusi con soffi altrui.
Autore: Angela Petriccione
Sezione: B
Accetto il regolamento
NUDI
Nudi,
come le foglie al vento,
come l’acqua trasparente dei fiume,
come i cieli senza nuvole.
Nudi,
come i letti degli amanti,
come le matite senza punta,
come le pareti bianche.
Nudi,
come gli occhi senza veli,
come i grembi senza vita,
come le mani sanguinanti.
Eternamente spogliati,
eternamente spogli.
Nudi.
Autore: Angela Petriccione
Sezione: B
Accetto il regolamento
L’ANTI-SCRITTORE
Rimasi lì, in piedi di fronte a lui. Forse avrei dovuto difendermi in qualche modo, forse toccava a me il compito di fargli vedere l’altra faccia delle parole, ma fu con gli occhi stupidamente lucidi che tornai di là, presi un foglio bianco che ripiegato lasciai sul suo portatile e andai via, dopo aver salutato tutti senza spiegazioni. Gianluca tornò a sedersi sul divano, non si accorse della mia assenza. Aprì il biglietto e lesse la risposta che nessuno gli aveva mai dato: “Sensibilitá, ecco cos’é la scrittura. Ecco cosa sono, ma tu non hai capito.”
Autore: Angela Petriccione
Sezione: A
Accetto il regolamento
Viaggio di notte
Un fischio acuto.
Il treno si avvia lentamente, lasciando che tutto scorra all’indietro, come in certe sere d’inverno, quando ci prende la nostalgia.
Sto ritornando da te, dopo un tempo interminabile, dilatato dall’assenza e dal desiderio di riaverti.
Come sarà domani l’incontro?
Avrai ancora lo sguardo di un tempo nello scorgermi tra la folla e la stessa fretta di stringermi, quasi a soffocarmi?
Non lo so ed ho paura.
Dal finestrino buio e luci si alternano e sfrecciano via.
Chiudo gli occhi e mi lascio cullare da questo viaggio, sospeso nella notte tra passato e futuro.
Sezione: A
Accetto il regolamento
GIUSEPPE LAURORA
Persi è ritrovati
Davanti ad uno sguardo non capito
Ad un abbraccio ancora non dato
Io ci sono
Sempre lì puoi trovarmi
Rivolto al mare
A mischiare e nascondere
Anima e lacrime
Per una poesia
Ancora da vivere
Liberami da questo silenzio
Che mi tiene legato al buio
Senza poter amare
Solo una tua parola
Solo un tuo sguardo
Soli in un abbraccio…
autotre: Giuseppe Laurora
sez.B
ACCETTO IL REGOLAMENTO
Giovanni Mirra 18/03/2014
Thead
Tra le fronde increspate
di pensieri silvestri
l’arcigno fato esala
e teco, o madre,
ritrovo l’antica pace
dei distesi prati
che, nei dì di festa,
di fragranze e colori,
s’adornano.
Desto è l’animo,
colmo delle sue gioie.
L’aere in carne si trasmuta
rendendo il vero al falso
e il falso al vero.
Che la bandiera s’impenni
tra squilli di fricorni
nell’apogeo della terra:
teste di rabbie obliate
e vittorie giunte.
Morda il grifagno
l’ultimo rintocco:
più non gli si adatta.
Pronto lo sposo
alla sua dolce novella.
Su destrieri di fuoco
dagli smaniosi zoccoli
ho sciolto la mia cera,
tra attimi vissuti
ed altri recisi.
Mille e mille,
e ancor,
furon le grida
che l’eco rifuse,
all’ingiusta porta
d’un’anima reclusa.
Che l’ara lumeggi
e vibrino le canne
Nulla ad alcun
altro richiedo
e immuni vi lascio
dall’ultimo tratto
di sì ormai vacua piuma.
Rotto l’incesto
altro non m’accomuna
che un amor futuro
o la perduta illusione.
Scocchi l’arciere
il dardo bramato.
Sotto l’arco ti miro
leggiadra mia sposa
Vestita di bianco
è la mia sposa,
al suo passo leggero
la terra non osa.
Muta la gente,
fresco il tuo profumo.
Quasi ti tocco
ma ancor più ti bramo;
sorridi al mio timore
in guisa che dolcemente
m’abbandoni
Scende una lacrima
che giunger non odo.
Sezione B
Accetto il regolamento
PERLE D’ AMORE
Vorrei trovare il tempo per parlarti
e i colori per colorare
le parole di questo amore raccontato, cercare i fiori più belli
per decorare il giardino
in cui nascono tutti i tuoi sogni e
annaffiare la speranza perché regali
loro vita ogni giorno,
vivere di te per non dimenticarmi
della vita e disegnare nel cielo
un ‘arcobaleno dove possano
giocare tutti i desideri, che nascono
nel tuo cuore e crescono nella tua
anima, là dove l’ infinito smarrisce
la sua forma e il tempo non ha più
attimi da contare. Strappare dal
petto il cuore, rifugio del tuo
amore, che ancora si nutre di follia, porgerlo nelle tue candide e delicate mani, ascoltando in silenzio il suo battito che racconta di te e vedere
scorrere le immagini da cui prendono
vita i tuoi pensieri, attimi perduti nel tempo senza mai svanire, come
ricordi che si nutrono di presente
per non cancellare il passato e raccogliere in un calice di cristallo le sue gocce di sangue, perle d’ amore vestito di rosso, colore della
passione e della follia, che, sulle note di una dolce melodia suonata dal Destino, autore della nostra vita scritta tra le pagine del tempo, iniziato col nostro incontro, ballano l’ inizio e la fine di questo amore ancora da amare…….
Spadera Giuseppe
Sezione B
Accetto il regolamento
IL CANTO DELL’ ANIMA
Assordante silenzio che mi
circonda e sovrasta il vuoto
del vuoto in cui sono
immerso, traccia segnata
dalla tua assenza,
che non si può fingere
di non vedere, vortice che ruba
l’ anima portandola chissà dove
e ritrovarsi più smarriti di prima,
con la speranza che cercarti,
rivederti, anche per un attimo solo,
possa valere tutta una vita.
Vuoto che si muta in dolore,
bramoso di una carezza,
sofferenza che al solo pensiero
arde in un fuoco ansimante di un sospiro che possa allievare
l’ arsura arida della tua assenza
e cercare intorno il vento del tuo
profumo, segno della tua vicinanza
e il canto dell’anima inizia
a riempire di te il vuoto che svanisce,
a spegnere il silenzio che opprimeva l’ immenso che si spande intorno, lasciando spazio al canto degli uccelli e al loro volo libero di libertà,
ai raggi di sole che riempiono di gioia il buio che mi imprigiona in sè
e a colorare la primavera di
primavera, luce che non si perde più
nella notte di un giorno qualunque,
ma illumina l’ eternità che scorre
lentamente, per perdersi in un attimo
d’ amore che non vuole smettere di amare e come il canto dell’ anima
suonato sul tempo battuto dal cuore,
ritmo di quest’ amore che
segna il tempo passato con te,
anche quando a farmi compagnia è la tua mancanza, la presenza della tua stessa assenza…..
Spadera Giuseppe
Sezione B
Accetto i lregolamento
Oltre il perlaceo
Ma io conosco
quel regale
fuoco che
ama l’orizzonte
e lacera lo strascico
di ogni nube,
appena giunta.
E ogni pietra
giace nella
somma di un mistico
silenzio, quasi temesse
l’onda di un pacato
riso, un sortilegio
antico che adora
solo la bellezza
oltre il perlaceo testamento
della sorte.
Accetto il regolamento
Sez B
Sez A
Accetto il regolamento
Marika
Don Gabriele la seguiva con attenzione, poco propenso a credere a una vocazione religiosa, ma occupato a farle sviluppare una più gioiosa fiducia in Dio e nel prossimo.
Ci riuscì in una maniera imprevista. Arrivò in convento con Luciano, il seminarista più limpido che conosceva. Incrociarono Marika e bastò uno sguardo fra i due. La loro concezione dell’amore, partita da esperienze completamente diverse e quasi opposte, era identica. Un fidanzamento vissuto quasi senza contatti fisici e un matrimonio felicissimo o, almeno, riuscitissimo, dal quale nacque una bambina.
FELICITA’ e INFELICITA’
Esistevano, una volta, due sorelle gemelle, uguali in tutto e per tutto. Stesso viso, stessi occhi, stessi capelli, stessi pensieri, stessi desideri.
Non avevano un nome, perché era impossibile distinguerle.
Avvenne però che in un autunno incantato, nella luce dorata del tramonto, le due sorelle, sempre uguali in tutto e per tutto – stessi pensieri, stessi desideri – si innamorarono perdutamente di un giovane.
Anch’egli s’innamorò: della prima che vide.
Da quel momento qualcosa cambiò.
Le due sorelle non ebbero più gli stessi pensieri, lo stesso viso, gli stessi occhi e nessuno le confuse più.
Le chiamarono … Felicità e Infelicità.
Mary Grace Ovedi
Dichiaro di accettare il regolamento
Sez. A
IL QUADRO
Non si stancava di accarezzarmi il viso e i capelli e le sue dita mi sfioravano le labbra.
Alla fine s’innamorò di me e io di lui. Certe volte piangeva. Non potevo più sopportare quel suo sguardo triste. Scesi dal quadro per stare qualche ora tra le sue braccia.
Quando ritornai tutto era scomparso.
Sulla tela bianca, solo una piccola figura umana caricaturale.
Sezione A
Accetto il regolamento
IL RIFLESSO DELLA REALTA’
Mi vedo allo specchio
intravedo Dio
o forse Dio sono io?
Come disse dante siamo noi i fautori di noi stessi
almeno finchè non sorvoleremo l’oblio.
dichiaro di accettare il regolamento
michele.f
Mirko Torelli – 21/03/2014
Non piange
Un Angelo non piange:
non ne ha motivo
non conosce il sapore, salato
delle gocce bagnate
che solcano il viso, malinconico.
Un Angelo non piange:
non vede che sorrisi di farfalle
e luci di pensieri, iridescenti
immagini di cerchi perfetti
e profumi di sabbia, speziata.
Un Angelo non piange:
Esso vibra le ali d’Amore
sul collo marmoreo, soffice
come l’impercettibile fremito
di ardite parole.
Sezione “B”
Accetto il regolamento
Ti ho mai detto
come il suono
che io sento
si intona
alla melodia
del tuo essere donna
quando,
con pose d’aria
di passi ribelli,
si esalta
in una sensuale danza
lungo gli anelli
della mia schiena?
Aspetto ogni notte
di sentire
quel brivido intenso
per liberare lo spirito
e creare dai colori
magiche parole
che le mie mani
come ogni notte
dipingono di te.
sezione B – Accetto il regolamento
Facilmente
Facilmente si volta pagina.
Facilmente si accumulano cose,
persino persone,
esperienze,
incontri,
pensieri.
Facilmente si prende e si lascia,
si conosce e si dimentica,
si incontra e si abbandona,
si comincia e si riprende altrove,
si cerca e si perde,
si accumula e di disperde,
si trova e si dimentica,
facilmente…
sezione b
accetto il regolamento
DNA
L’acqua
origine vitale
ribolle nel fuoco iniziale
e lenta una spirale di vita
si forma nella notte dei tempi
e animali
e piante
si formano primordiali
per abitare la Terra
casa del nostro passato
e del nostro futuro.
sezione b
dichiaro di accettare il regolamento
2003. Termini. Carabinieri con cani passeggiavano sui marciapiedi lungo i binari tra i manovali sporchi di calce che fumavano aspettando la partenza dei treni regionali.
I clandestini nascondevano il viso al passare della legge.
Vicino ad un gruppo uno dei cani s’inervosisce. Tira il guinzaglio, il carabiniero lo scioglie, il cane azzanna lo zaino in spalla ad uno dei manovali. La gente s’avvicina per vedere lo spacciatore svelato.
Il gendarme rovescia il contenuto della borsa per mostrare la cattura: una salcicia morsichiata che il cane addenta al volo. E dei tovaglioli sporchi.
-Ma fallo magna, er povero cane…
Sezione A
Accetto il regolamento e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali
Giuseppina Petrelli 24/03/2014
Solo un bacio
Desidero ancora
lasciarmi soggiogare
da un sogno
alta la posta in gioco
Si disintegra il pensiero
annientando la ragione
L’anima oltrepassa
ogni naturale frontiera
non riesce a saziare i sensi
si confonde, si disperde
squilibra certezze.
Non è l’Amore che voglio
ma una scintilla cosmica
Tremo al solo pensiero
una vertigine recondita mi assale.
Solo un bacio
seppur bugiardo
sigillerà il nuovo patto
togliendomi il respiro.
Sezione B
Accetto il regolamento e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali
In morte di Caravaggio
La spiaggia
brucia di sangue
accarezza il viso
la brezza
lontano
lo dice la leggenda
ed
ecco
a pena
portosantercole
il bianco edificio
il clamore
tu
lì
terra bruciata
che imbianca
Dichiaro di accettare il regolamento
Sez.B
ESSENZA DI LIBERTA’
Fa effetto svegliarsi la mattina presto. Presto nel senso di prima. Prima dell’orario che ho fissato sulla sveglia.
Ho fissato un orario ieri sera, prima di mettermi a letto, con l’idea che quello fosse l’orario giusto da cui partire, dal quale iniziare a fare tutte quelle cose sapevo di dover fare domani.
Ho fatto un calcolo rapido e ho deciso che era quello l’orario giusto.
Poi è successo che stamattina mi sono svegliato un pò prima di quell’orario e allora, in quell’intervallo, mi sono sentito davvero leggero. Avrei dovuto avere gli occhi chiusi e invece ero sveglio. Invece ero libero.
Mario Menditto
Sezione A
Dichiaro di accettare il regolamento della gara
Mi chiami bambino ed io
rompo lo specchio
su cui col rossetto
disegni i tuoi giorni
ma il corpo è pesante
è un corpo da vecchio
e schegge arrossate
mi penetrano gli occhi
Mi chiami ragazzo
ed io corro infelice
inseguo sul campo
una rosa d’amore
veloci gli scatti
le regole indietro
e pare si spezzi
ogni palla di vetro
Mi chiami da padre
fra assegni di dubbi
e poche certezze
di piedi innocenti
E scie di nottate
coi sogni fra i denti
che battono istanti
di vite confuse
Mi chiami nel buio
tendendo la mano
al guado feroce
che porta lontano
fra luci abbaglianti
ed aghi di vespe
e sponde d’abisso
su cui grido piano
mi chiami alla fine
sognando una fiaba
a leggere le carte
di un altro futuro.
Poi mischi i tarocchi
non scorgo più nulla
ritorno a nascondermi
nella mia culla…
e questo orologio
che tu chiami vita
abbassa le palpebre
incrocia le dita,
in lucidi incontri
massaggia i pensieri
li tiene aquiloni
con un filo di vetro
e li lancia nel vento
con il volto all’indietro…
Niko Mucci
Sezione B
dichiaro di accettare il regolamento
Aveva una voce sgradevole, quasi nasale e l’aspetto di una donna sciupata dagli anni.
Forse era stata bella, ma ora i segni della maturità e delle frustrazioni erano ben visibili intorno agli occhi, ai lati della bocca, nel viso spento e malinconico.
Insoddisfatta dei risultati sia a casa che al lavoro, collezionava anche una sventura dietro l’altra, perché quando non si è appagati interiormente il destino riserva una beffa ulteriore: incappare in incidenti di vario tipo.
Chi s’imbatteva in lei, percepiva una donna sconfitta dalla vita, nonostante le scarpe e le borse firmate, i foulard di seta, le collane preziose.
Tania Scavolini
sezione A
accetto il regolamento
Fiumi
di lava incandescente
perforano
l’Anima di
chi non e’
di QUESTO MONDO.
La velocità
dei fiumi
di lava
non permette
di erigere barriere.
Brucia anche
gli Specchi.
Dove l’ Uomo
non può fuggire.
Le poche resistenze
sono sciolte
facilmente
dal calore.
Solo un elemento,
puro
innocente
impavido
trasparente
impetuoso
delicato,
piano piano
raffredda il fuoco,
Ma ne esce sconfitta
diventa vapore
diventa nuvola
diventa meraviglia
che ci fa
alzare gli occhi al cielo.
Il cielo,
trasparente
innocente
impetuoso
Come l’ acqua,
ma anche come
il fuoco, a volte.
Troppo diversi
per coesistere,
si direbbe,
eppure succede.
Che MERAVIGLIA,
QUESTO MONDO :
accade ogni
giorno
che si realizzi
qualcosa che
crederemmo
impossibile.
Non capiamo
che il mondo
esisterebbe anche
senza di noi,
piccole
arroganti
altezzose
MERAVIGLIE.
Roberto Lirussi
Accetto regolamen
21 marzo primavera
in questo giorno di cambiamento di stagione
ti ritrovi che non metti più il maglione
è sera l’aria è fresca e si sta bene
la notte porterà via le mie pene
la luna su nel cielo è più splendente
domani sarà un giorno sorridente
i giorni si prospettano migliori
dal grigio inverno ormai ne siamo fuori
sai quell’anima gentile che ho incontrata
mica questa notte l’ho sognata ?
cantavamo, ballavamo, e piano piano
ci innamoravamo..
accetto il regolamento
Mario Redo
sez. B
IL BOMBAROLO
Come che mestiere faccio? Faccio il bombarolo. Faccio bombe. Costruisco bombe. Cerco la materia prima per fare bombe. Metto le bombe. Lancio le bombe. Piazzo le bombe. Regolo il timer e aspetto il botto. Aziono il telecomando. Faccio lanci lunghi e precisi. Qualche volta una bomba mi esplode in mano. Qualche volta perdo un dito. Qualche volta perdo la mano. Ma me ne rimangono ancora molte. Quanto guadagno? Niente. Perchè lo faccio? Disegno su un foglio bianco una croce rossa ogni volta che una bomba scoppia bene. Riempio fogli bianchi di croci rosse. Il mio guadagno è questo.
Accetto il regolamento
Luca Craia
sez. A.
APRILE
Quando la primavera ci sorprese
stavamo guardando la piena salire
lenta tra gli argini
sfiorando le foglie basse.
Il sole caldo di aprile
asciugò le ultime pozze
e le nuvole basse e rade
non ebbero più di che specchiarsi.
Poi il vento mutò
sollevando la polvere
rimestando le nuvole
e aprile precipitò.
In tutto questo rimanemmo immobili
a contemplare la piena
che si alzava di nuovo
a lambire le foglie basse.
Accetto il regolamento
Luca Craia
Sez. B
Sorridi – Mattia Zadra – sez. B
(dalla raccolta di racconti e poesie “Souvenir – unaltrobukowskiwannabe”)
Il tempo passa
e sorridere è più facile
quando ti ci abitui.
E sorridi sempre, quando c’è gente,
e sorridi sempre, quando sei da solo.
Sorridi fino a che ti si strappa la faccia,
e anche dopo sorridi, perché se sorridi è più semplice.
E il tempo passa,
le bottiglie passano,
le sigarette bruciano,
e il tuo petto brucia,
ma tu continua a sorridere.
I cattivi pensieri lasciali uscire solo qualche volta,
di notte,
al buio,
così da non vederli,
così da non vedere le braccia di un altro,
la bocca di un altro,
e lei che ride con lui
come prima rideva con te.
Anche se sei triste, sorridi.
Il postino è triste,
la cassiera del supermercato è triste
il medico,
il muratore,
la casalinga,
tutti sono tristi,
e incazzati col mondo,
che li ha traditi,
ma tutti sorridono,
perché se sorridi è più semplice.
Le lacrime le lasciano uscire solo qualche volta,
di notte,
al buio,
così che nessuno possa vederle,
se non la Luna,
che per fortuna
è muta.
Un caffè
Ti ho preparato un caffè forte.
Ora siediti e parliamo.
Non mi hai avvisato.
Non ho la valigia pronta.
Prendi il caffè,
è zuccherato.
Ti sei seduto un po’ distante.
Le mie mani non ti toccano.
È possibile.
Probabile.
Non sono d’accordo.
È giusto per te, stretto per me.
Io usata.
Per il tuo bene usata.
Come sempre usata.
Le mie parole non ti toccano.
Mi dici “vado”.
Non so più pensare ma,
mentre aspetto che ti muovi,
vedo chiaramente
sulla tua camicia bianca
una macchia di caffè.
sez. A
accetto il regolamento
Davanti allo specchio
Ho specchiato il mio volto nella notte
e nel fragile autunno del profilo
ho visto riflessi
i dirupi e le vette della vita.
Ho percorso le valli della storia
che la pioggia ha corroso lentamente
senza lavare
i sentieri fioriti dei ricordi.
Ho seguito le nuvole cangianti
dove luoghi e persone s’affollano:
immagini care
che il vento trasforma dolcemente.
Ho viaggiato nei miei lineamenti
e dall’odissea degli spazi amati
sono tornata qui.
E so di certo che ogni giorno muore.
sez. B
accetto il regolamento
-Nonna Tilde e il gatto Furbone-
Nonna Tilde era una vecchietta che viveva con un gatto grigio dagli occhi verdi, molto bello, che si chiamava Furbone.
Il gatto Furbone, quando nonna Tilde stava per fare colazione, si nascondeva sotto il tavolo.
Quando la nonna metteva sulla tavola il latte e i biscotti, gatto Furbone lanciava con la zampetta un sassolino contro la porta.
Nonna Tilde si voltava verso la porta, per capire da dove provenisse quel rumore.
Allora gatto Furbone spiccava un gran salto e… Ahm! Addentava dei biscotti, poi scappava a nascondersi sotto il divano, mentre la nonna correva a prendere la scopa per cacciarlo via.
Ma, dato che la scopa non entrava sotto il divano, gatto Furbone, tutto soddisfatto, sgranocchiava beatamente i biscotti di nonna Tilde.
Annalisa Soddu
Accetto il regolamento
sezione A
Ars Amatoria ovvero Nessuno Nasce Imparato
Sviluppo immagini mentali di ciò che non c’è stato.
La verginità non esiste.
Come tutto, è un’invenzione umana.
“Sai cosa faccio io la sera? Resto a casa e… MEDITO”.
Le storie senza sesso si chiamano rimpianti.
Non F. V. C.L. M. V. ed F..
A volte penso che avrei dovuto farlo a 12 anni.
Ma Antonio è una rockstar, a me rimane solo la voglia.
Sezione B Accetto il regolamento
Elogio
Sui declivi del cuore
scorrono veloci le emozioni…
sei tu
l’aria che respiro
il fuoco che ardente scalda
l’acqua di fonte che disseta.
Illumini l’anima mia,
dipani l’angoscia
dei giorni tristi e solitari.
A te
che doni serenità
per ogni verso che scrivo
per tutti i pensieri positivi, a te che
risvegli in me la primavera
e sono
virgulto ramo che fiorisce
nel baluginio della sera
in un volo di rondine
di un solitario canto.
sezione B accetto il regolamento
-Campi d’erba e tatuaggi-
Non sono più campi d’erba
Ma parcheggi e centri commerciali
A far da sfondo ad amori e sogni.
Guardateli, questi ragazzi
Col piercing e i tatuaggi,
Gli anfibi e l’orecchino.
Ora come ieri
Scintillano di sorrisi
E i loro occhi ridono
Al sole dell’ amore
Che sempre uguale attraversa
Le stagioni della vita
E come un tiepido vento accarezza
Megalopoli e villaggi
Cantine e terrazzi
Giardini e granai
Deserti e roseti
Insinuandosi tra i palpiti dei cuori,
Quelli di sempre, eterni.
Annalisa Soddu – Accetto il regolamento – Sezione B
scrosci di pioggia violenti rompono il silenzio del mattino, dalla finestra ammiro il danzare dell’acqua che si infrange al suolo del balcone. l’alba della domenica è diversa dalle altre della settimana sembra più umana, non urla, non suona, non fischia, è muta. un senso di pace mi invade, solo il borbottare del caffe ‘ mi desta ad una promessa svanita, il suo aroma mi invita con gioia e dolore nel cuore a riprender la vita
redo mario
accetto regolamento
sez.a
E se un giorno andassero via?
Silvia rimembri ancor…
ma Silvia non risponde
ha un cuore di farfalla
perduto tra le onde
Sèsamo apri la porta
rispondi al tuo padrone
ma Sèsamo è partito
è chiuso il suo portone
Carlotta dove sei
Speranza è qui, ti aspetta,
Carlotta è andata via
scordando la borsetta
Bianca come la neve
rossa come la vita
ritorna nello specchio
e facciamola finita!
Alice dove vai
ti taglierà la testa!
Pazienza, disse lei,
è il senso della festa.
Ma dove andate tutti
ingrati personaggi
con me dovete stare!
Vi blocco gli ingranaggi!
Almeno tu mio Vate
mi guidi nel passaggio?
mi spiace sono assente…
…lasciatemi un messaggio…
Anna Montella – accetto il regolamento – sez B
Specchio mio “riflesso”
E’ l’alba …
Si spengono le luci,
le ombre della notte svaniscono nel nulla,
la luna e le stelle vanno a dormire.
Sbadigliando e con il passo incerto
di chi sta ancora dormendo in piedi,
raggiungo il bagno e accendo la luce.
Lentamente chino la testa
per rinfrescare il mio viso, la mia pelle.
Le mie mani scivolano dolcemente sul sapone
e l’acqua leva via tutta la stanchezza della notte,
mentre i miei occhi pian piano si aprono
a salutare il nuovo giorno.
Alzo il mio viso e davanti a me,
vedo un’immagine riflessa.
Sorride …
Chi sei, perché mi guardi così?
Io non ti conosco
… Cosa vuoi da me?
Io guardo Lei,
Lei guarda me, senza proferir parola.
Ci fissiamo …
All’improvviso i miei occhi si muovono caoticamente
e il mio cuore batte velocemente,
mentre Lei, continua a guardarmi sorridendo.
Volano i miei pensieri,
in cerca di un perché …
Chi sarà mai costei?
Chino la testa e poi la risollevo
nella speranza che sia solo una mia visione.
Ma Lei è ancora lì
e continua a mostrarmi quel suo ghigno serafico.
Che fa,
… Mi prende in giro?
Una strana sensazione pervade il mio corpo.
Più la guardo sorridere e più percepisco in me
dei brividi …
Come se quel volto incapace di proferir parola,
volesse dar voce al mio cuore,
scrutare la mia anima.
“Che fai” le urlo
“Ti prendi gioco di me!”
“Ti diverti a giocare con i miei sentimenti?”
“Così mi fai paura!”
Sì, tu sorridi
… Ma io ho paura!
D’istinto, Spengo la luce e poi la riaccendo …
Che sollievo nel veder che non ci sei più.
Specchio “mio riflesso”.
Tempo mio vissuto.
Sei l’immagine di quel che ero …
Caterina Russotti
accetto il regolamento sez B
UN BRUTTO PRESENTIMENTO
Adolfo si aggirava per il grande giardino con fare incerto, indeciso sulla direzione da
prendere. Quindi si avviò lungo il prato a passo lento con un po’ di batticuore, attento
a dove poggiava le zampine. Gli facevano paura gli animali della casa, come pure non lo lascia
va tranquillo il progresso tecnologico sotto forma di cancello automatico, di motori, di
acquazzoni programmati. Intanto si era rifugiato sotto un folto ciuffo d’erba poiché a
veva percepito un ronzio metallico che si avvicinava. Poi avvenne l’inevitabile.
Il bambino che osservava la scena rientrò di corsa in casa, piangendo.
Accetto il regolamento
sez A
Pantalemme
File
Non so voi, ma io non sopporto le persone che mi passano avanti nelle file. Provo un desiderio incoercibile di strozzarle con le mani.
Gli occhi mi fissano senza vedermi. La lingua sporge tra due labbra di corallo. «Ho parcheggiato in terza fila!» mi aveva sorriso prevaricatrice, spingendomi di lato allo sportello delle Poste. Adesso la multa è l’ultimo dei suoi problemi. “Una di meno!” rifletto mentre mi allontano fischiettando.
«Con questa, sono dieci vittime nell’ultimo mese» brontolò il vicequestore, scuotendo la testa. «Tutte strangolate. Diverse per età, sesso, professione e senza legami tra loro… Eppure qualcosa le deve accomunare!».
Marco Bertoli
Sezione A
Accetto il Regolamento.
Mary Gerundini 28/3/2014
Serenità
Nel silenzio d’argento
il mio cuore giocoso
corre e salta
scatenato
come bimbo spensierato.
Finalmente
sereno
senza più mostri neri
a tenerlo bloccato.
Luce dolce di pace
tutto illumina
a festa
gioia dolce soffusa
come musica arcana
e la felicità
dorata
sua compagna
di giochi.
Sezione B
accetto il regolamento
TO DAD
Il City è campione per la prima volta dopo quarantaquattro anni, gracchia la radio, ma io non l’ascolto più: sollevo la birra verso la tua lapide e il cielo di Manchester inizia a piangere con me.
Davide Schito
Accetto il regolamento – Sezione A
IO so …
Ho saputo di te
attraverso voci discordanti
di anime vaganti
Attraverso sguardi
viaggiatori senza meta
Attraverso silenzi di parole
pagine di vita.
Attraverso arcobaleni di colori
analisi d’espressioni
Attraverso proiezione
apparenza della vita
Attraverso occhi
stipati di cristalli
Ho Saputo di te
attraverso zampilli
e pioggia di emozioni
in una giornata fredda e cupa
senza nessun canto e trepidazione
Oggi so di te
attraverso l’ inquietudine
agitazione del mio cuore.
Adriana Giulia Vertucci – Accetto il regolamento Sez B –
Filastrocca dell’ultimo giorno
Tre nessuno
attraversarono la vegetazione di cemento
sparirono oltre uno dei muri visibili all’uomo
voci e versi sconosciuti
agghiacciano le pelli
tutto è così familiare ma tutto è così straniero
qualche nero animale
sorveglia l’incedere della nebbia
qualche altro sta nascosto
guardiano del tempo che scorre
tre nessuno
tornarono sui loro passi
incrociarono le loro vite con centinaia d’altre
piccoli secondi o infiniti minuti
le foglie cadono e ricrescono
tre nessuno
avanti e indietro fino alla fine
seguendo la danza dei giorni
osservati da piccoli occhi curiosi tra i rami.
Riccardo Dosso – Accetto il regolamento Sez B –
Giuramenti
Far parte della confraternita mi aveva aperto un mondo. I miei nuovi amici erano strafichi e le donne mi cadevano ai piedi. Ero entusiasta delle feste clandestine, i tiri di coca, il sesso sfrenato e i giochi perversi. Quando successe il fatto io ero lì! Non potrò mai dimenticare le urla di quella giovane e nemmeno le risate del ragazzo. Neppure se mi lavassi con del solvente riuscirei a togliere quella scena dalla mia anima. Ma lui è un mio confratello e lei ormai riposa in pace.
Maura Moscatelli
Accetto il regolamento Sez. A
Pioggia
Gli occhi grigi divorati dalla paura, la bella bocca distorta in una smorfia di dolore, Maddalena guardava il cielo incupirsi all’orizzonte, sempre più buio. Minaccioso. Batteva con furia il vecchio catino di smalto sulle sbarre dell’alto cancello che chiudeva il cortile. Al di là il paese sconosciuto. Si lasciò condurre via da Adelina, l’assistente del padiglione cinque, mentre la pioggia si posava sulle cose.
Patrizia Bartoli Accetto il regolamento, Sezione A
Martyria
È il cammino
di uomini e donne
per scoprire da che parte
sta Dio
Sono gli agnelli
che alzatisi
vanno in mezzo ai lupi
e scelgono di restare
in terre ostili di uomini padroni
con la forza di un coraggio
che non manca di paura
ma più forte è l’amore
di spendersi per gli altri
E’ il paziente fervore
di rendere Cristo presente
sulle strade del mondo
pagando col sangue
la fede alla verità
ma pronte sono le belve
e calpestate sono le perle
Su altari bagnati di sangue
storie silenziose
poco conosciute
nomi sdegnati
dai clamori delle cronache
Ma le signorie di questo mondo
non hanno potere di uccidere l’anima
Per i giusti
che riconosceranno davanti agli uomini
risplenderà la speranza
per i carnefici
sarà l’oblio
Maria Pompea Carrabba
Dichiaro di accettare il regolamento.
sezione B
LUIGI COLLESANO 29/03/2014
L’infinito
Guardare l’orizzonte assaporando il
profumo del mare
perdersi nella tersa carezza del cielo
e sognare.
Luigi Collesano-accetto il regolamento, Sezione B
LAVANDARE
Nelle ore solari d’ autunno, ci baciavamo raggomitolati sul nostro gradino, riparati dal vento, mentre gli altri scendevano fin giù, al lavatoio.
Ci cullava lo sciabordio garrulo delle giovani lavandare, con le fossette
sulle guance e gli zinali di tela.
Sulla pietra scrivevamo il futuro, immaginando candide lenzuola dal sapore di liscivia.
Ci accontentavamo di poco.
Le donne, coi gomiti, scansavano ciocche dalla fronte, maliziosamente occhieggiando.
C’ era sempre qualcuno disposto a portare il pesante mastello in cambio di un bacio sul portone di casa.
Noi aspettavamo il discendere dell’ ombra e ci prendevamo per mano, dileguando nel limpido sogno.
Lorena Turri (Dolce Glicine)
Dichiaro di accetatre il regolamento.
Sezione A
Armonia
Scriverò al vento
perle di seta
tra poesia e sogno
il mio arcobaleno
suonera’ l’arpa
dei raggi del sole
accompagnando la luna
e le amiche stelle
ad unirsi al canto
Glauco Senesi. Accetto regolamento sezione B
PER UN COMPLEANNO
È un tempo strano e fermo questo giorno
poi, da domani, sarà di nuovo in moto
sulle onde dei perché.
Adesso sei sul punto del ritorno
al grido muto di memoria vuoto.
Nell’acque antiche oggi è un bagno ancora,
che ribattezza il cuore
in sincronia con l’ora,
in cui il sole distende ogni suo raggio
come sui campi a maggio.
Svanisce dalla mente
il volto consueto e la sua ruga;
il tempo che è passato più non pesa
alle spalle. E’ il Niente:
un cullare di madre, questa fuga,
simile all’alba sul mare sospesa
in pace col suo cielo.
Domani girerà a nuovo la ruota.
La vita che ti è nota
riprenderà il suo corso intorno a un sogno.
Lorena Turri (Dolce Glicine)
Dichiaro di accettare il regolamento.
Sezione A
MECCANICA ONIRICA
Piovono fuoco e meteoriti taciturne
sugli arboreti colmi di frutti,
dai crateri esalano ferite e petali,
fiori di lutti,
là, dove il tempo diventa cieco.
Incubatrice dei miei incubi,
ora che la mia schiena è un ponte
e che i castelli non mi scivolano più tra le dita
come sabbia fine,
la schiavitù è finita.
Ora questa voce è la corona dell’ingranaggio,
la distanza e la strada sono dita
che sfiorano abilmente
l’ultima corda del viaggio.
(Stefano Fortini)
Sez. B. Dichiaro di accettare il regolamento.
ONDE SULL’ABISSO
Ci ascolta, questo mare: nei lenti respiri
della risacca inesorabile inviluppa
e assorbe al più profondo suo sentire
gli ansimi dei nostri affanni, i brontolii
delle volontà inespresse, i logoramenti
per le intricate scelte.
Rimesta e agglomera, immerge a vortice
nel pieno del suo abisso, in apparente oblio,
poi insuffla di potere immane
e restituisce, al pelo sferzante di un orizzonte
rasato dai venti e bruciato, tra lame di sole
brulicante di vivide energie.
Ci parla, questo mare, schiumati ai più remoti lidi
i dubbi rombanti e rifluite energetiche correnti,
a parole di sale parla all’anime scoperte,
con enfasi di scirocco, di semplici verità,
cosparse d’alghe, macerate tra conchiglie:
riofferte stille ora chiare e conosciute.
Luigi Gatti
Dichiaro di accettare il regolamento.
Sezione B
“Un lago rosso incendiato
bolle fuori dalla finestra
la sua acqua sembra avere un sapore dolce
al gusto di un tramonto.
E non c’è agonia, nè frenesia
solo stasi in movimento
piccoli pezzi che si ricompongono
e sembrano dare vita al silenzio”
Lila Ria (Ilaria Pamio) – 14 Gennaio 2014
SEZ B: ACCETTO IL REGOLAMENTO
IL CORPO UMANO
Ci muoviamo in questo imperfetto modello,
che è delizia e fardello.
E’ fiamma
che arde in vene sanguigne,
alimentata dal soffio del cuore.
E’ una veste che il nostro profondo più intimo cela,
e che spesso non ci assomiglia affatto.
Accetto il regolamento
Sezione B
Inno alla vita
Il suo sguardo rivolto
verso l’adamantino
e opulente mare.
Lo fissava,
osservandone ogni piccolo dettaglio.
In quegli attimi il suo volto
assunse l’espressione
di una bimba stupefatta
da cotanta bellezza.
La sua mente era affollata da ricordi
intrisi di nostalgia, dolore e allegria.
Tu, straniero callido
avresti visto solo il riflesso
delle stelle e della luna,
nell’adamantino mare,
lei no.
Quella donna assaporava
il gusto dell’infinito
e inspirava aria di libertà
e innalzava al cielo
il suo inno alla vita.
Accetto il regolamento
sez: B
LIBERTA’
Allo specchio sono io
ci sei tu ed ogni essere umano
tutti così diversi tra di noi
diversamente, dannatamente, uguali eroi
se guardiamo pensando al poi.
(ahahaha risata grassa)Poi quando?
Quando il sorriso riga
quella faccia da culo
che ognuno sa di avere,
ed è lì che lo specchio ti fotte
perché riflette solo ciò che vuoi vedere.
(ahahaha risata grassa)Che specchio usi?
Voi tutti, io stesso, cosa cambia?
Indistinta è l’umanità d’oggi
Biancaneve e si sette nani
nel fango del mondo imbrigliati
dalla strega cattiva chiamata crisi.
(silenzio)
Non ridi più? Non hai più domande?
Disoccupati eroici sfidano e sfilano
piazze e piazzaffari, avvolti tra i loro sudari
fatti d’asfalto, fame e conti in rosso
e chi lavora? E’ ormai schiavo del posto fisso.
(silenzio)
La libertà è lontana
come le gambe di una bellissima puttana
la guardi, la pensi e pure te la sogni
ma non hai mai il coraggio
di chieder quanto costa il biglietto per il viaggio?
Matteo Crosera
FRAMMENTI
Il mio maestro elementare era alto, robusto e amante dell’attività sportiva. Non ho ricordo delle sue lezioni perché in classe era solito allestire un vero e proprio palcoscenico: riproponevamo giorno dopo giorno tutti i racconti del libro Cuore fino allo sfinimento. Sicuramente un nostalgico dei vecchi tempi che è riuscito a traumatizzare diverse generazioni. In compenso, però, mi piace molto andare in teatro ma quando capita di incontrare l’uomo che da bambino diventava la piccola vedetta lombarda mi vengono i brividi e i nostri sguardi si sfiorano attoniti.
Accetto il regolamento
Sezione A
Ci sarà tempo
Ci sarà tempo
per i tramonti di rosa
di passeggiate sulla spiaggia
e cogliervi sorprese
con le braccia colme
di desiderate carezze
Ci sarà tempo
nei giardini del pensiero
ci fermeremo a bere
voci eteree
non saranno perdute
Ci sarà tempo
per incontrare i tuoi occhi
nel compimento dell’estasi.
Accetto il regolamento
sez: B
Raffaele Di Palma
Suvvia..
Vivi poco, quando pensi, sogni e preghi
e nulla… quando, esteriormente, brilli
di sorrisi.. che nell’intimo rinneghi
tra i silenzi, assordanti come strilli.
Soffri nell’animo, entro allegre vesti,
ampie.. in cui ferite Tu nascondi,
temendo che s’avvedan che son mesti
i Tuoi momenti e che di lacrime Tu grondi.
Vano, se non godi o almeno tenti,
è il viver Tuo, a prescindere negando
l’accesso al cuor.. ricco di stenti,
che vorresti offrir.. ma non sai quando.
Accetto il regolamento
Sez. B
Ignazio Pinna
La mia mente
Svuoterò la mia soffitta
dal vecchio ciarpame accumulato
Frammenti di specchi
che non possiedono più la mia immagine
Cassetti polverosi
che hanno dimenticato le mie cose
Rimpianti invischiati
in ragnatele tessute dal tempo
Ma le vecchie foto
sbiadite e ingiallite dagli anni
le porterò con me
assieme ai miei ricordi
Accetto il regolamento
sez. B
Anna Piccinich
TI STRAPPO IL CUORE
Pulsa nella stanza
un solo cuore,
l’altro, eterno ghiaccio l’avvolse.
Lo strappo dal tuo corpo
per farne un ciondolo,
ornamento del mio collo
che le tue mani sfiorano.
Sarà mio il calore
che vestirà quel freddo,
mio il bacio
che scioglierà i tuoi sensi.
Li porterà a me
come miele che scivola lento,
che avvolge dolcemente.
I nostri sensi salgono
sempre più in alto,
si avvolgono come turbinante tempesta
che solo il sole
ricondurrà a terra.
Il tuo cuore sarà mio,
oltre la notte,
oltre la tempesta,
oltre il buio,
oltre la follia.
Accetto il regolamento sez. B
Anna Minicucci