È morto a Roma l’attore di cinema e teatro Arnoldo Foà: aveva 98 anni

È morto oggi a Roma Arnoldo Foà. Grande protagonista della cultura del ‘900, attore di teatro, di cinema, tv, regista, ma anche scultore, pittore e poeta. Era nato a Ferrara, il 24 gennaio 1916.

Una figura poliedrica che intraprende studi di economia che dovrà presto abbondare, e con essi anche la città natia per recarsi a Roma, dove inizia a interessarsi di cinema e di teatro, iniziando a frequentare il Centro Sperimentale di Cinematografia.

Tuttavia, nel 1943 è costretto a fuggire da Roma e a rifugiarsi a Napoli a causa delle sue origini ebraiche.

A Napoli ha la possibilità di dedicarsi alla radio, dove diventa capoannunciatore e scrittore della Radio Alleata radio PWB: spetta a lui la comunicazione dell’armistizio con gli Alleati, l’8 settembre 1943. È dalla sua voce che giunge la notizia della fine della guerra.

Con la conclusione della seconda guerra mondiale Foà torna alla sua grande passione: il teatro. Collabora con i più grandi maestri del genere: Luchino Visconti, Luigi Squarzina, Luca Ronconi e Giorgio Strehler.

Va in scena con le più grandi opere teatrali come “La pace” di Aristofane e “Diana e la Tuda” di Luigi Pirandello, senza trascurare l’opera lirica interpretando l’”Otello” di Giuseppe Verdi, e l’ “Histoire du soldat” di Igor Stravinski.

Al 1957 risale il suo debutto come autore teatrale con “Signori buonasera”. I grandi successi nel teatro lo accompagneranno per tutta la vita.

Indimenticato uno dei suoi ultimi lavori per il teatro: il monologo di Alessandro Baricco “Novecento” con la regia di Gabriele Vacis. La carriera di Arnoldo Foà è grande, irraggiungibile ed è quindi difficile concentrarla in un unico articolo.

Il mondo dell’arte non aveva segreti per lui perché ne ha attraversato tutti i campi. E per affermare questo basta ricordare qualche dato: più di 100 pellicole cinematografiche girate e la collaborazione con le più grandi firme del cinema tra cui possiamo ricordare: Alessandro Blasetti, Orson Welles, Vittorio Cottafavi, Jacques Deray, Marcello Fondato, Damiano Damiani, Giuliano Montaldo, Giuseppe Ferrara, Giovanni Soldati, Luca Barbareschi e tanti altri. L’elenco è davvero molto lungo. In ogni opera teatrale o cinematografica ha impresso qualcosa di unico che resterà come un sigillo nella storia della cultura italiana.

Con la sua scomparsa se ne va di certo un pezzo di storia, mentre i suoi insegnamenti resteranno sempre vivi per gli artisti del futuro.

 

Written by Rosario Tomarchio

 

 

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