Il concerto di Capodanno trasmesso in 92 Paesi: Vienna e Venezia tra passato e futuro

Come da tradizione anche quest’anno il concerto del 1 gennaio sarà un must per gli appassionati di musica classica. Due tra i maggiori eventi che salutano l’arrivo del nuovo anno vengono offerti dalla Vienna Philharmonic e dall’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice di Venezia.

Due città con un passato musicale glorioso e un’eredità da portare avanti per un’evoluzione continua, in due concerti seguiti ogni anno da appassionati ma non solo.

Nella Musikverein Golden Hall, la celebre Sala Dorata di Vienna, si terrà quest’anno il 74esimo Concerto di Capodanno. Nella Conferenza Stampa del 27 dicembre, è stato annunciato che quest’anno il Concerto verrà trasmesso in 92 Paesi, grazie al supporto di 16 camere che riprenderanno la maestosità della sala e l’eleganza dello spettacolo a cui potremo assistere.

Nel 2014 verrà commemorato il centenario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, e per questo motivo la Vienna Philharmonic ha visto nell’attivista per la Pace Daniel Barenboim un Maestro d’eccezione. Da sempre, infatti, obiettivo della Vienna Philharmonic è non solo quello di far conoscere al vasto pubblico la cultura musicale austriaca, con il romanticismo e l’energia della musica della famiglia Strauss e dei suoi contemporanei, ma anche quello di infondere un messaggio di ottimismo e pace per l’anno che ci apprestiamo ad affrontare.

Questa musica ha permesso sempre di presentare un evento allegro e disteso; non a caso si tratta di composizioni nate con l’obiettivo di allietare la popolazione austriaca in un momento buio della sua storia. Il concerto propone ogni anno opere dei componenti della famiglia Strauss: del figlio e del padre, in una sorta di “sfida” che li ha sempre divisi, sulle scene come nella vita, e dei due fratelli Josef e Eduard Strauss.

Con gli anni questo appuntamento è diventato sempre più gioioso e rituale in alcune delle sue formule: nelle ripetizioni del valzer Sul bel Danubio blu di Johann Strauss II e negli “scherzi” tra Maestro e pubblico nella Marcia Radetzky di Johann Strauss I. Altra curiosità che si ripete fedele negli anni è quella degli addobbi floreali, che dal 1980 arrivano dalla città di Sanremo.

Il Concerto che si terrà presso il Teatro La Fenice di Venezia, invece, giunge quest’anno alla sua undicesima edizione e sarà affidato al 28enne Maestro venezuelano Diego Matheuz. Matheuz dirigerà le 4 date del concerto, da domenica 29 fino al 1 gennaio, quando sarà possibile seguirlo in  diretta su Rai Uno dalle 11.15.

Come da prassi, la prima parte del Concerto sarà esclusivamente orchestrale, con la sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92 di Beethoven. La seconda parte, invece, vedrà anche la partecipazione dei solisti, del Coro nonché del soprano Carmen Giannattasio e del tenore Lawrence Brownlee. Tutta italiana (o quasi) la seconda parte: dal Guglielmo Tell di Rossini al Valzer Brillante di Giuseppe Verdi nella trascrizione orchestrale di Nino Rota per la colonna sonora de Il Gattoparto di Luchino Visconti.

Si proseguirà con Bellini e Donizetti, per arrivare alla “Canzone napoletana” op. 63 di Nikolaj Rimskij-Korsakov, tratta da Funiculì funiculà di Luigi Denza. Gran finale di Puccini, Leonavallo, Mascagni e ancora Giuseppe Verdi che chiuderà l’evento con Libiam ne’ lieti calici dalla traviata.

 

Written by Irma Silletti

 

 

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