“I racconti di Amelia” di Fabrizia Garulli: 35 brevissimi racconti sulle avventure dell’infanzia
Comunemente, quando si pensa ad un racconto, la mente tende a correre verso un lontano passato, verso le favole che raccontava la mamma o le storie d’infanzia dei nonni, che alle orecchie di un bambino suonano anch’esse come magici eventi.
Ne “I Racconti di Amelia” ( MonteGrappa Edizioni) Fabrizia Garulli diventa per una sera madre di tutti noi, dipingendo su una tela ricca di allegria le buffe avventure della sua infanzia e della sua giovinezza.
Servendosi di un registro diaristico e confidenziale, dolce, come una storia sussurrata all’orecchio ad un bimbo prima che si addormenti, l’autrice ci dona 35 piccolissimi racconti, che dal più lontano al più recente presentano una vita vissuta con gioia e spensieratezza in un tempo non molto lontano, ma del tutto diverso da quello odierno.
“Il passaverdura”, “Il treno”, “Il croccante”, “Le sedie da regista”. Già dai titoli scelti si evince una realtà dove a fare da padrone sono i piccoli oggetti del quotidiano, le sottili meraviglie che possono impressionare gli occhi di una bimba.
Una bimba che, una volta cresciuta, non cesserà di osservare il mondo con la stessa felicità e lo stesso interesse che la accompagnavano negli anni più candidi.
Trapela con forza dalle pagine un amore intenso per la famiglia, per gli animali domestici e per la vita in generale, narrato senza superflui arzigogoli, in una disarmante purezza infantile.
“I racconti di Amelia” sono quanto si desidererebbe leggere ai proprio bambini prima che si addormentino, sono quanto tanto giova leggere oggi a se stessi, facendosi dimentichi per poche ore delle proprie turbolente realtà per donarci un po’ di gioia, per potere riascoltare com’era semplice la vita di un tempo e per ricordare a noi stessi l’importanza della semplicità.
Written by Francesca Lettieri