Intervista di Cristina Biolcati a Simona Giorgino ed al suo libro “Quel ridicolo pensiero”
“Sono cresciuta con la certezza che gli ostacoli non vadano mai aggirati, ma superati, e con la certezza che quando hai un dubbio, per piccolo che sia, devi andare fino in fondo, perché mettendolo da parte si rischia di farlo ritornare più grande di prima. Sarebbe peggio. Quindi, se c’è una fiamma da spegnere è meglio farlo subito, prima che diventi un grosso incendio”. (“Quel ridicolo pensiero” – Simona Giorgino)
Una giovane scrittrice si presenta oggi su “Oubliette Magazine” e giunge a portarci una ventata di aria fresca. Simona Giorgino, autrice leccese appassionata di libri e di scrittura, che nel 2012 ha realizzato il sogno di pubblicare il suo primo romanzo “Jeans e cioccolato”. A questa pubblicazione ne sono seguite altre due, il romanzo “Quel ridicolo pensiero” ed il racconto breve “Shaila”.
Tutte e tre le opere sono state pubblicate dalla 0111 Edizioni. Quando parlavo di “innovazione” legata alla figura di questa scrittrice, è perché si avverte una grande energia in tutte le cose che la Giorgino fa. Laureata in Mediazione Linguistica ed in procinto di concludere il corso magistrale in Traduzione e Interpretariato, di inglese e arabo, è appassionata anche di animali, di arte, di fotografia e di moda.
Gestisce un blog letterario che, fra le altre cose, sostiene gli autori emergenti e le loro opere. Simona, attraverso i suoi scritti, trasmette una piacevole sensazione di positività. Come se una soluzione ai problemi, alla fine, possa sempre essere trovata. Parla di giovani e dei disagi ad essi legati, così importanti nella nostra società, ma spesso poco affrontati o non considerati degni di nota. Oggi vogliamo parlare proprio di “Quel ridicolo pensiero”, ultimo romanzo di Simona Giorgino.
L’opera narra, con molta ironia, le vicende di Carina, giovane universitaria che, come Simona, è riuscita a realizzare il sogno di pubblicare un libro. Carina ha un ragazzo che la ama, Dario, e la loro storia potrebbe essere perfetta, se non fosse che ultimamente Dario ha preso a trascurarla.
Un evento insolito si abbatte sulla vita della protagonista che sembra farle dimenticare l’uomo che ama e le cose importanti, per farla avvicinare ad un’altra persona. Carina avverte quindi la necessità di fare chiarezza dentro di sé. Il romanzo pone l’attenzione sull’importanza di saper scegliere, di sapere dir di no a quei “ridicoli pensieri” appunto, che spesso si insinuano nella mente senza chiedere il permesso, scombussolando l’equilibrio di una vita intera. Quello di Carina sarà un viaggio alla ricerca della verità, che le fornirà le risposte a tutti i suoi dubbi.
C.B.: Ciao Simona e grazie di essere qui con noi. È legittimo nella vita avere di quei “ridicoli pensieri”! Vuoi parlarci dell’idea di questo libro? Come nasce?
Simona Giorgino: Ciao Cristina, grazie per lo spazio su questa magnifica rivista! L’idea di questo libro nasce in maniera spontanea e senza costrizioni. Quando scrivo non mi impongo mai regole né tantomeno trame. Parto a scrivere da una mia emozione del momento, o da qualcosa che mi è capitato o a cui ho assistito, per poi lasciare alla fantasia il lavoro di proseguire con la storia. Anche per “Quel ridicolo pensiero” è stato così: quando l’ho scritto, stava per uscire ufficialmente il mio primo romanzo, e così, immaginando come sarebbe stata la fantastica avventura della pubblicazione, ho creato questo personaggio che, proprio come me, ha pubblicato un libro. La fantasia poi ha fatto tutto il resto ed è arrivata a metter su la storia di Carina!
C.B.: Bea, la protagonista del tuo primo romanzo, “Jeans e cioccolato”, viene descritta come un po’ “sfigata”. Shaila, nel tuo racconto breve, incarna l’immagine della donna ideale, da ricercare. Carina, in questo ultimo libro, realizza il sogno di scrivere, ha un amore, sembra felice. E Simona invece? Che dire di te? C’è qualcosa di autobiografico nelle protagoniste delle tue storie?
Simona Giorgino: Di “autobiografico” no, non c’è niente, nel senso che le storie sono tutte di pura fantasia e non mi appartengono nella vita reale; preferisco inventare storie anziché parlare di me! Però penso che quando si scrive inevitabilmente qualcosa di noi venga fuori, che sia nel carattere di un personaggio o nella morale che emerge dalla storia. Quindi sì, certamente qualcosa di mio c’è nei miei scritti, ma è implicito, sottostante, velato, non romanzato. Fra gli scritti pubblicati finora, quello che mi appartiene di più è senz’altro “Quel ridicolo pensiero”, perché come dicevo prima sono partita a scriverlo da una mia emozione. Inoltre, mi ritrovo molto nella sua morale, in quel rendersi conto di come il destino sia, più che qualcosa di passivo che ci succede, qualcosa che noi stessi ci creiamo, attraverso le direzioni che scegliamo di prendere di volta in volta nella vita.
C.B.: I tuoi libri hanno trame diverse con protagonisti diversi. Quale pensi sia però il filo conduttore, o meglio, il messaggio di base che li accomuna e che tu vorresti dare ai lettori?
Simona Giorgino: Ora che mi ci fai pensare, effettivamente un filo conduttore c’è: il messaggio di base che i miei scritti comunicano ha a che vedere con il non perdere mai la speranza, specialmente in ambito sentimentale, con il fatto che l’amore può fare dei giri immensi prima di approdare nella nostra vita. Però alla fine arriva, le cose si sistemano, ed è tutto ok. Insomma, senz’altro i miei scritti vogliono comunicare qualcosa di positivo, vogliono far credere che le storie possono (e devono) finire bene.
C.B.: Dario e Filippo sono i personaggi maschili dominanti nel tuo romanzo “Quel ridicolo pensiero”. Vuoi parlarci brevemente di queste due figure fondamentali per il “viaggio” che Carina andrà a compiere dentro di sé, per trovare le risposte a tutti i suoi dubbi?
Simona Giorgino: Dario rappresenta una vita quasi perfetta, una di quelle vite in cui, anche se non sempre è tutto rose e fiori, hai spesso la possibilità di essere felice. Filippo rappresenta una piccola curva su una strada abbastanza dritta, un “segno del destino” in grado di portare incertezza e interrogativi, un “ridicolo pensiero” che devia l’attenzione dalle cose veramente importanti. Credo che entrambi siano di vitale importanza per Carina, affinché possa capire qual è il posto veramente giusto in cui collocare le persone della sua vita.
C.B.: Questa domanda te la faccio da scrittrice. A quale delle tue opere sei più legata? E puoi spiegarci il perché ?
Simona Giorgino: Ti risponderei: all’ultimo romanzo che ho scritto, quello ancora inedito! Ma è chiaro che mi stai parlando delle opere pubblicate! In qualche modo ho già risposto a questa domanda. Mi sento più legata a “Quel ridicolo pensiero”. A “Jeans e cioccolato” voglio molto bene, essendo stato il mio romanzo d’esordio e avendo, inoltre, una certa carica emotiva e ironica che ha conquistato parecchi lettori. Ma io resto sempre più legata a “Quel ridicolo pensiero”, perché sono fondamentalmente legata alla sua morale, al significato che vuole comunicare.
C.B.: Parlaci del tuo blog. Penso sia molto importante dare spazio agli scrittori emergenti, e immagino che ti darà tante soddisfazioni!
Simona Giorgino: Sì, è bello ospitare gli autori emergenti e contribuire nel proprio piccolo alla loro promozione. Mi piace vedere il mio blog come una grande casa virtuale, in cui ognuno è libero di entrare, sedersi e fare due chiacchiere con me. Da quando ho pubblicato, ho capito l’importanza del passaparola, della promozione. Il mio è un piccolo blog, ma sono convinta che le grandi cose si facciano a piccoli passi: il mio blog è, per gli autori, una piccola “vetrina” in più, che, unita ad altre “vetrine”, contribuisce al passaparola.
C.B.: Che progetti hai per il futuro?
Simona Giorgino: Nel futuro più prossimo, ovvero grossomodo fra un mese, otterrò la Laurea Magistrale, quindi per il momento sono concentrata su quello. Come accennavo prima, ho anche finito di scrivere un nuovo romanzo, e… che dire? Ho voglia di pubblicare ancora, quindi mi auguro di potervene parlare al più presto!
C.B.: A chi dedichi i tuoi successi, Simona?
Simona Giorgino: Li dedico alle persone che mi seguono da sempre, a quelle realmente interessate a me e ai miei scritti, a quelle che sento più vicine, anche se magari le conosco solo virtualmente. Si contano su palmi di mano, non siamo autori famosi! Ma la cosa bella è proprio questa: quelli che mi seguono davvero non mi seguono perché ho pubblicato con un editore famoso o perché i miei romanzi sono diventati dei bestseller in vendita nei più famosi circuiti commerciali, mi seguono perché nutrono sincero interesse per me e per quello che scrivo!
C.B.: Dopo questa interessata chiacchierata con Simona Giorgino, la ringraziamo per la sua disponibilità e le facciamo un immenso in bocca al lupo per la sua laurea imminente e per la sua attività di scrittrice. Ci auguriamo di ritrovarla presto qui, a parlarci di un nuovo libro.
Written by Cristina Biolcati