Città abbandonate: Humberstone, dalla ricchezza alla rovina in brevissimo tempo
Proseguendo nel nostro tour delle città fantasma, troviamo Humberstone, situata nel deserto di Atacama nel Cile settentrionale, nei pressi del porto della città di Iquique. Costruita alla fine dell’Ottocento con lo scopo di sfruttare il più grande giacimento di nitrato di potassio al mondo, da impiegare come fertilizzante, Humberstone racconta una storia complessa.
Dalla ricchezza spropositata degli anni Quaranta, dove la città arriva ad ospitare una popolazione di 3700 abitanti, si passa al crollo nell’arco di pochissimo tempo. La città cade in rovina e già nel 1970 si svuota completamente. Dal 2005 è patrimonio dell’Unesco, in quanto monumento nazionale ed aperto al turismo.
Una città fantasma è una città senza più nessun segno di civiltà, ed in totale abbandono a se stessa. Bisogna chiedersi però quale sia stato il motivo di questo abbandono di massa. Fondata alla fine dell’Ottocento dall’inglese James Thomas Humberstone, la città omonima sorse per ospitare i minatori, impegnati nell’estrazione del salnitro e le loro famiglie.
Intorno alla metà del XIX secolo, la rivoluzione industriale, in seguito all’aumento della popolazione, aveva generato nuove esigenze di redditività dei suoli. Nella ricerca di sistemi per ridare nuova vita ai terreni, venne scoperto in un primo momento il guano, sterco d’uccello con alto potere fertilizzante.
Le particolari condizioni climatiche del deserto di Atacama, avevano infatti permesso l’accumularsi nei millenni di ampi strati di guano che parevano essere inesauribili. All’esportazione su larga scala del guano, a partire dal 1840, corrispose la scoperta del salnitro, come ulteriore risorsa fertilizzante, di cui appunto il deserto di Atacama era allora il più grande deposito naturale conosciuto al mondo.
La fortuna dell’industria del salnitro continuerà con la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, in seguito alla grande domanda di esplosivi, ma anche in modo altalenante a causa della scoperta, durante il Primo conflitto mondiale, del salnitro sintetico, e della crisi del 1929. A partire dagli anni Cinquanta la diminuzione della richiesta mette definitivamente in crisi la produzione che, con gli anni Sessanta, cessa definitivamente, trasformando le centinaia di fabbriche del salnitro che caratterizzano il deserto in città fantasma. Tra queste, appunto Humberstone.
L’intera area urbanizzata è stata abbandonata ormai da più di quarant’anni, nessuno passeggia più tra le strade di quella che è stata una delle città più ricche dei primi del Novecento.
Oggi è possibile visitare la parte conservata della zona industriale del villaggio, per farsi una chiara idea di quella che era la vita nel periodo d’oro della raffineria.
Ci sono, ad attendere congelate nelle polvere e nel degrado, le case dei dirigenti, degli impiegati e degli operai, il teatro, la chiesa, i campi da tennis, il mercato, l’hotel con annessa piscina, e un interessante Museo che ricostruisce la storia del Pampino, ovvero il lavoratore del salnitro. Il sistema di retribuzione utilizzato nella raffineria, in particolare, rappresenta uno degli esempi più rappresentativi di quelle che erano le loro condizioni di vita.
I salari dei lavoratori non venivano pagati in denaro corrente, ma attraverso una sorta di moneta emessa e valida solo all’interno delle fabbriche, con cui questi potevano comprare generi di prima necessità venduti dalla fabbrica stessa. Ciò creava malcontento, poiché i lavoratori che molto spesso venivano da fuori, nutrivano la speranza di potere un giorno fare ritorno a casa, ma senza denaro, erano incapaci di pagarsi il viaggio.
Il sistema delle fiches motivò le prime lotte sociali, alle quali il governo cileno rispose con misure fortemente repressive. La più atroce fu la mattanza di Iquiqe, quando il 21 dicembre 1907 l’esercito aprì il fuoco sulla folla, uccidendo circa 2000 persone tra uomini, donne e bambini. Il sistema delle fiches fu bandito ufficialmente nel 1924, ma di fatto continuò ad essere utilizzato per diversi anni ancora.
Questa è, in sostanza, la storia di Humberstone. La città sorta per estrarre fertilizzante e portare vita, che ora giace arida nell’abbandono più completo.
Written by Cristina Biolcati