Coenatio Rotunda: la stanza da pranzo girevole di Nerone

Studiare la Domus Aurea porta a scoprire l’aspetto misterioso, ignoto e sorprendente delle vicende di Roma, una città perennemente in bilico tra culti pagani e cristiani. Ci si chiede chi fosse veramente Nerone, personaggio controverso, quinto ed ultimo imperatore della dinastia giulio-claudia, salito al trono nell’anno 54 d.c, e suicidatosi all’età di circa trent’anni, dopo quasi quattordici di regno.

Peculiarità e stravaganze si sprecano parlando di questo imperatore, tanto che appare legittimo, pur senza avere certezze, quale sia stato il vero motivo della damnatio memoriae di cui egli è stato oggetto.

Tra le incredibili meraviglie della Domus Aurea, l’ultimo “mistero” è rappresentato dalla stanza da pranzo girevole, forse la “Coenatio Rotunda” descritta da Svetonio, che ruotava giorno e notte imitando il movimento della Terra. Caio Svetonio Tranquillo è stato uno scrittore romano d’età imperiale, esponente del genere della biografia.

Gli scavi condotti a Roma nel giugno del 2009 sul colle Palatino, nell’area della Vigna Barberini hanno probabilmente portato alla luce proprio i resti della sala da pranzo della Domus Aurea di Nerone. Costruita fra il 64 e il 68 d.c, la stanza circolare ha un diametro di 16 metri. Il gioiello della tecnica descritta da Svetonio nella sua biografia dell’imperatore romano.

Abbiamo detto che scavi archeologici profondi circa 10 metri, la collocano sul Palatino nell’area della Vigna Barberini, una terrazza di 110 per 150 metri posizionata proprio sopra gli attuali Arco di Costantino e Colosseo, da dove Nerone poteva godere di splendidi panorami a trecentosessanta gradi con il movimento della sala dall’Aventino al Campidoglio, dal Colle Oppio fino ad arrivare ai Colli Albani. Molto probabilmente la rotazione della stanza non era casuale, ma legata alla simbologia del Sole, al cui culto Nerone era devoto. Si tratta di un’interpretazione recente, se si pensa che fino a qualche anno fa gli studiosi erano convinti che la rotonda corrispondesse alla Sala Ottagona del Colle Oppio. In sostanza, si pensava che ruotasse il soffitto.

La scoperta è stata annunciata nel 2009 dalla Sopraintendenza speciale per i Beni Archeologici di Roma. I lavori iniziati nel mese di giugno con fondi ordinari, sono stati finalizzati al consolidamento dell’angolo della terrazza che si affaccia sulla valle del Colosseo, interessata dai fenomeni di dissesto strutturale ed idrogeologico. Lo scavo preliminare effettuato dalla Sopraintendenza ha dato risultati di tale importanza, che si è pensato di prolungare il percorso appena riaperto in modo da permettere ai visitatori di vedere le importanti strutture emerse.

Gli scavi hanno portato alla luce una struttura a pianta circolare che non ha eguali nell’architettura romana, un enorme pilone circolare, una torre di quattro metri di diametro rivestita con mattoni laterizi, alta dieci metri circa. Alla torre sono collegati dei doppi archi a raggiera che probabilmente sostenevano la piattaforma circolare.

Nel piano mobile di appoggio sono state trovate tre cavità semicircolari di 23 cm di diametro che fanno ipotizzare dei meccanismi sferici su cui poggiava il pavimento di legno che poteva muoversi mediante un sistema idraulico, simile ad un mulino ad acqua. Della struttura finora è stato portato alla luce soltanto il piano superiore, resta ancora da scavare il piano inferiore. Gli indizi che la fanno collocare al periodo neroniano sono tanti: la tecnica edilizia, le dimensioni, la disposizione in asse con le altre strutture della Domus, la torre con le arcate.

A fine settembre 2009 la direttrice del Palatino, Mariantonietta Tomei, dichiarava senza riuscire a nascondere una certa emozione:Sappiamo che Nerone aveva due architetti eccezionali che, per citare le fonti, facevano quello che in natura era impossibile, Severo e Celere. Questi hanno fatto architetture di una tale raffinatezza tecnica che ora attendiamo con trepidazione di scoprire il segreto del meccanismo di rotazione. Dovremo scoprire cosa c’è dentro al pilone”.

La stanza corrisponderebbe alla descrizione fatta da Svetonio nella Vita dei Cesari secondo cui la “Coenatio rotunda” era una piattaforma circolare, rotante e col pavimento in legno. Ruotava giorno e notte per imitare i movimenti della Terra. Il panorama mozzafiato sulla Valle del Colosseo, che allora era un lago, era quindi garantito.

I giornali dovrebbero essere più cauti. Nella versione data alle stampe Svetonio sembra il precursore di Copernico”. È quanto fa notare il professor Luciano Albanese, docente all’Università La Sapienza Di Roma, ed infatti siamo perfettamente concordi con lui, come se fino ad ora nessuno avesse visto questa grave incongruenza. “I siti d’informazione”, ha fatto notare il professore, “sono stati azzardati nello scrivere che il meccanismo volesse imitare il moto della Terra. Come tutti sappiamo”, e sembravamo aver dimenticato, vogliamo aggiungere, “questo è un concetto moderno. Nel mondo antico si pensava che la Terra fosse ferma nel centro dell’universo, mentre il cosmo girava attorno. Il testo di Svetonio recita “quae perpectuo diebus ac noctibus vice mundi”. Mundus non è la Terra, ma il Cosmo nel suo complesso, vale a dire i corpi celesti, i cieli che ruotano intorno alla Terra, la quale invece è immobile al centro del cosmo come vuole il sistema geocentrico.

Mentre ci proponiamo di ringraziare il professor Albanese per questa delucidazione, e per aver unito finalmente al puzzle il tassello che non tornava, vogliamo concludere con l’immagine di Nerone, senza dubbio uno degli imperatori romani più capricciosi ma geniali della storia che, dalla sua sala da pranzo può godere del panorama di tutta Roma.

 

Written by Cristina Biolcati

 

Un pensiero su “Coenatio Rotunda: la stanza da pranzo girevole di Nerone

  1. Un articolo davvero interessante! La vita, le abitudini e la dimora di Nerone sono sicuramente uno degli aspetti più interessanti della storia degli imperatori romani: quando penso a questo controverso personaggio, non posso fare a meno di richiamare le pagine del Satyricon di Petronio (forse personaggio delle enturage di Nerone), dedicate al banchetto di Trimalchione, in cui la singolare Coenatio rotunda si inserirebbe alla perfezione! Speriamo davvero che si possa fare luce su questi aspetti affascinanti e che il sito della Domus Aurea possa essere valorizzato e sottratto al degrado. Cristina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *