Intervista di Carina Spurio ad Adrien Viglierchio ed al suo “Il Dodicesimo Pianeta”

Si chiama Adriano Viglierchio. Nel mondo artistico musicale, tutti lo chiamano Adrien ed è ormai diventato il nome più significativo della sua esistenza artistica. La sua Voce colora e abbraccia sonorità Baritonali e Tenorili.

 

La “Medicina sonora” di Adrien è un viaggio esperienziale attraverso le magiche vibrazioni dei Mantra.

I Mantra sono poco conosciuti nel Mondo Occidentale.

La loro capacità di cura fisica, mentale e psichica viaggia sul potere magico delle parole, attraverso quelle sillabe segrete che se pronunciate toccano ogni parte dell’essere fisico.

Il Dodicesimo Pianeta” è stato registrato nella sede del Pontremoli Studio & Lunisiana Soul (Ms). Progetto, musica, testi, voci e pianoforte di Adrien Viglierchio; Arrangiamenti e Programmazione Studio di Eddy Mattei (Autore e Collaboratore di Zucchero); basso e chitarre Marco Biasini. Background Vocale Sara Grimaldi (corista di Zucchero).

Adrien Viglierchio nasce a Savona nel 1975 e si affaccia al mondo musicale all’età di 11 anni. Intraprende lo studio del canto Jazz collaborando con Danila Satragno (Vocal Coach) e la Jazz Orchestra di Riccardo Zegna. Diplomato al quinto anno di pianoforte al conservatorio di Torino, nel 1998 partecipa come solista alla prima teatrale del Musical “Gershwin inside me” al Teatro Chiabrera di Savona.

Nello stesso anno collabora come corista in “Stravaganza Mediterranea”,evento sponsorizzato da Radio Montecarlo per conto di EMI Music. Successivamente approfondisce lo studio del canto lirico e del Belting sotto la guida del soprano Maria Giovanna Gabanizza.

Dedicatosi professionalmente alle terapie olistiche, ha messo a frutto le esperienze musicali e professionali per dar vita al suo disco d’esordio utilizzando la voce come strumento vibrazionale di comunicazione.

 

C.S.: “Il Dodicesimo Pianeta” è il tuo disco d’esordio nato dopo anni di ricerca ed un notevole background musicale…

Adrien Viglierchio: Sì, credo che ognuno di noi debba lasciar passare il tempo necessario per maturare le proprie conoscenze di se stessi, senza avere l’ambizione o ancor peggio la fretta di emergere, quando invece è necessario dare spazio a un crescita interiore, mettendo da parte molta Arte per poi rappresentarla in un progetto che come nel mio caso unisce il mondo della Medicina Quantica e Olistica con quello della Musica Pop commerciale.

 

C.S.: Da dove nasce la scelta del titolo?

Adrien Viglierchio: La scelta del Dodicesimo Pianeta non è da ricondurre sostanzialmente al Pianeta Nibiru o a qualche significato scientifico ma piuttosto a un concetto metaforico legato alla voglia di trasportarsi idealmente in un Dodicesimo Pianeta Ideale, proprio durante l’ascolto e l’abbandono dei sensi e della voglia di farsi cullare dai suoni e dalla voce. È un Viaggio dove l’ascoltatore deve sapere che quando ascolta tali sonorità, si trova sul proprio personale Dodicesimo Pianeta. E poi lo trovo anche un Titolo molto Innovativo e Musicale.

 

C.S.: Il disco, scritto e musicato da te, vanta la collaborazione agli arrangiamenti dello Staff Artistico e Tecnico di Pre Produzione di Zucchero Fornaciari, Eddy (Stelevox) Mattei per Programmazione e Arrangiamenti, Marco Biasini per Bassi e Chitarre, Sara Grimaldi per il Background Vocale …

Adrien Viglierchio: Sì, è stata per me un’esperienza molto gratificante, sia dall’aspetto tecnologico e compositivo che da quello umano, Eddy Mattei oltre ad essere da 15 anni collaboratore e autore di Zucchero e Irene Fornaciari è soprattutto un grande conoscitore delle sonorità anglo sassoni ed è riuscito a scovare i suoni perfetti e ideali per rappresentare il mio mondo sonoro. Marco Biasini è un chitarrista dalle idee immediate, uno di quelli che lavora d’istinto e quasi sempre nell’immediato trova il perfetto giro di chitarra adatto a te. Sara Grimaldi invece è una grandissima performer vocale, ha 5 ottave di estensione con un colore vocale Soul e R&B, è insegnante di canto e vocalist di Zucchero da 15 anni e ha partecipato localmente a 3 brani del mio disco. Un grande onore aver collaborato e continuare la mia musica con loro.

 

C.S.: Adrien, come nasce l’idea di usare la tua VOCE come Strumento Vibrazionale di Comunicazione ?

Adrien Viglierchio: La musica di oggi per essere vissuta in modo totale non ha più solo bisogno di una bella canzone ma ha bisogno di “Vibrazione”. Esattamente come quando nacque il primo suono primordiale “OM” come mantra vibrazionale dal quale susseguirono tutti i suoni successivi. L’essere umano è come una cassa armonica, quando viene percossa da una vibrazione esso risuona, e ognuno di noi risuona in modo diverso. Ecco perché è necessario far vibrare certe frequenze di noi stessi, affinché si possa percepire meglio il nostro corpo, la nostra mente e il nostro spirito. La Voce è un immenso strumento curativo e nella mia esperienza fino ad oggi ho avuto il piacere di sperimentarla con molti cultori dell’insegnamento vocale come il Dott. Franco Fussi specialista in Foniatria, il Soprano Maria Giovanna Gabanizza che mi ha aiutato a scoprire le vocalità Lirica e la Jazzista Danila Satragno che col suo innovativo metodo Vocal Care ha dato un tono contemporaneo all’emissione vocale.

 

C.S.: Attraverso l’armonizzazione dei chakra la tua vocalità si estende tra brani Pop ed evocative sonorità a carattere sinfonico. Questo vuol dire che il suono guarisce fisicamente perché ci tocca a livello profondo e ci trasforma sul piano emozionale e spirituale?

Adrien Viglierchio: Il Suono è Vibrazione, la Vibrazione è Sollecitazione di un qualcosa. E questo qualcosa se si trova vicino alla fonte vibratoria avrà un effetto da essa. Se vibriamo una frequenza curativa accanto a un organo utilizzando sapienti meccanismi sonori, toccheremo profondamente le sensazioni umane fino a portare miglioramenti e quindi sblocchi emozionali. La Ricettività di una persona è direttamente proporzionale a quanto essa si affida in un consapevole rilascio emozionale. L’evocatività del disco mira a tutto questo e si prefigge di donare una medicina sonora di 32 minuti da ascoltare ogni giorno lasciando parlare la Musica.

 

C.S.: Il 27 Novembre 2012 – in tutte le Librerie e Web Store on Line è uscito “Accademia di Canto” il nuovo libro della Cantante Jazz e Vocal Coach Danila Satragno dove hai scritto e collaborato al capitolo dedicato all’Olistica del Suono “la Voce che Guarisce”…

Adrien Viglierchio: Sì, con Danila c’è un rapporto speciale di amicizia e stima reciproca e dopo anni di collaborazione sia canora che di preparazione vocale, abbiamo entrambi intrapreso due strade personali di scrittura artistica e compositiva. Lei con la realizzazione del primo libro sul metodo “Vocal Care”, ed io con la lavorazione appunto del mio disco d’esordio. Ora siamo arrivati al compimento e all’uscita quasi in contemporanea delle nostre due opere personali. Il mio Disco “Il Dodicesimo Pianeta” e il suo secondo libro “Accademia di Canto” al quale con grande piacere ho raccontato quella che può essere la visione olistica dell’organo fonatorio, con esercizi mirati alla ricerca della nostra frequenza ideale, dove Danila ha saputo in maniera mirata unire le sue conoscenze alle mie, estrapolando un capitolo molto funzionale per ogni futuro cantante che durante la sua ricerca potrà affiancare anche la sua essenza di corpo mente spirito.

 

C.S.: Hai lavorato per 3 anni presso uno studio professionale di progettazione e gestione grafica ingegneristica. Ma il tuo percorso cresce tra lo studio dell’Ayurveda, della Medicina Olistica, delle Filosofie Orientali e quello della Musica. Nel 2000 apri il tuo primo studio di Massoterapia Olistica e Medicina Alternativa a Savona, affiancato da tua madre, fondando la Scuola di Shanti World per l’insegnamento di Discipline Olistiche Orientali Evolute. In questo caso i tuoi chakra sembrano supericettivi oltre che molto produttivi

Adrien Viglierchio: È sicuramente una questione di allenamento e di pratica, i Chakra sono ruote vitali che ognuno di noi ha più o meno aperte, in base al nostro stato di salute. Essi sono collegati agli organi e ai nostri sistemi interni principali, pertanto vanno alimentati e nutriti con esercizi energetici e musica adeguata alla loro alimentazione. E’ vero, tutte queste esperienze mi sono servite ad arrivare a una conoscenza tecnologica d’insieme, sia in campo tecnico massoterapico che musico terapeutico, ma come ogni persona in evoluzione non si finirà mai di imparare e la pratica è una disciplina che deve far sempre parte di noi. Un Vecchio diventa bambino e un bambino diventa il Saggio, sono le storie tramandata da maestro in discepolo a fare la grande Sapienza. Ne parlo anche nel mio sesto brano del Disco “Medianico” dove spiego in chiave semplice il significato della meditazione, un brano di risveglio appunto legato al nostro Occhio interiore.

 

C.S.: Secondo Adrien chi è Adrien?

Adrien Viglierchio: Adrien è un mezzo di comunicazione che attraverso il proprio percorso cerca di aiutare il prossimo a capire meglio se stesso. Attraverso i mezzi olistici e attraverso quelli Musicali Adrien si dona mostrando il suo lato vocale e sonoro affinchè la sua musica possa essere un regalo da un Angelo Custode.

 

C.S.: Qual è il tuo musicista preferito?

Adrien Viglierchio: Beh, ce ne sono molti che fanno della Musica uno strumento straordinario. E sono divisi per generi. Che si avvicinano alle mie sonorità sicuramente sono David Sylvian e Antony and the Johnsons ma sono anche un grande fan dei Coldplay e dei Radiohead. In Italia invece stimo molto Elisa, Mario Venuti, Franco Battiato e Niccolò Fabi.

 

C.S.: Sei sensibile o esuberante ?

Adrien Viglierchio: Sicuramente una delle mie Chiavi primarie è la Sensibilità, una dote splendida che si acquisisce e si affina anche molto con l’esperienza, nel mio caso, del massaggio. In 18 anni di operatore del massaggio ho trattato oltre 6000 persone, la maggior parte nei primi anni soprattutto in modo totalmente gratuito, perché credo fortemente che l’essere umano attraverso le mani possa conoscere se stesso in maniera profonda. E grazie a questo si attivano molti recettori interni che uniti alla sensibilità musicale fanno si che il prossimo passo divenga appunto la realizzazione di un opera come la mia, in grado di condensare Musica e Olistica in un tutt’uno. L’esuberanza invece spesso ci frega, a volte la manifestazione dell’Ego rappresenta un boicottaggio pericoloso per noi divulgatori di un qualcosa di puro. Per questo non dobbiamo mai smettere di lavorare su noi stessi.

 

C.S.: In questo momento ami o sei amato?

Adrien Viglierchio: Attualmente devo dire che la dose di Amore è sicuramente alta, sono attorniato da molte forme d’Amore, pertanto lo scambio è assolutamente equo e reciproco da parte di tutti. Mi sento molto amato e sento di amare molto e soprattutto vedo che tutto questo funziona. Altrimenti non sarei mai riuscito a realizzare un Disco che parla anche di Amore Universale.

 

C.S.: Hai un sogno ricorrente?

Adrien Viglierchio: Mah veramente di questi tempi non sogno moltissimo, forse sarà la stanchezza dei ritmi un po’ frenetici, ma sicuramente una volta per me, specie quand’ero adolescente, c’erano notti in cui i cataclismi tipo maremoti e trombe d’aria erano molto ricorrenti.

 

C.S.: Il tuo rapporto con la natura?

Adrien Viglierchio: L’Uomo è Natura. Nel disco il testo del “Dodicesimo Pianeta” recita “Sono un Albero, il Cosmo, l’Universo” e anche all’interno del Booklet abbraccio un albero con tutta a sua corteccia, proprio a simboleggiare quanto grato io sia alla Natura stessa per tutto ciò che ci dona ogni giorno, nonostante i maltrattamenti del genere umano. Il Pianeta terra ha una natura che purtroppo non è consapevolizzata nel modo giusto. L’acqua e le sue risorse sono limitate, l’inquinamento non può avere uno sfogo di depurazione se si continuano a costruire case su case disboscando ettari di verde. La Natura chiama Vita e se non la rispettiamo, necessariamente chiamerà la Morte per un suo Ciclo Naturale di Evoluzione. Questa è la vera fine del Mondo, un reset totale dove la colpa è solo del genere umano. Col mio Disco spero di donare un messaggio globale di pace, risveglio e consapevolezza.

 

C.S.: Ti sei mai visto riflesso dentro la tua Voce e afferrare le percezioni Quantiche del Futuro?

Adrien Viglierchio: A dire il vero lo sto sperimentando ascoltando e riascoltando questo mio album, e mi sto rendendo conto che funziona sotto molti aspetti e mi evoca il piacere al Riascolto, come fosse un cerchio sonoro. E tutto questo mi piace molto.

 

C.S.: L’ultimo libro che hai letto?

Adrien Viglierchio: Ultimamente mi sono concentrato sulle Biografie musicali, pertanto, date le collaborazioni del disco, ho letto la storia della vita di Zucchero seguita da Keith Richards dei Rolling Stones e ancora da quella di Steve Jobs di Apple, mi piace conoscere i percorsi delle persone che creano dei capolavori, e loro sicuramente ne hanno fatti molti. Adoro le loro verità e tutto questo mi stimola a creare x me stesso.

 

C.S.: Savona: cosa rappresenta per te?

Adrien Viglierchio: Savona è un punto di riferimento di vita, è una cittadina che ha molte bellezze, la prima di esse è il Mare, non potrei vivere senza. Ha una bellissima fortezza, il Priamar, la seconda più grande d’Europa. Ed è ormai un fulcro di incontri con persone che vengono da ogni parte d’Italia, un po’ per farsi trattare a livello Olistico, un po’ per seguire il loro percorso formativo, ed ora anche per conoscere questo nuovo Pianeta Musicale, il Mio Dodicesimo Pianeta che spero divenga anche il Vostro.

 

Written by Carina Spurio

 

6 pensieri su “Intervista di Carina Spurio ad Adrien Viglierchio ed al suo “Il Dodicesimo Pianeta”

  1. che bella questa intervista…ben scritta e le domande sono ottime come l’intervistato ;-) Complimenti

  2. Carina davvero i miei complimenti, e’ risultato un ottimo lavoro, delle ottime domande davvero, e mi auguro anche le risposte! Sono stato assolutamente me stesso! Grazie infinite ;) un abbraccio Adrien

  3. Ciao Adrien, ho letto con interesse la tua intervista e vorrei chiederti una cosa: potresti spiegarmi cosa significa avere un’estensione vocale di cinque ottave? Quali sono i limiti dell’estensione vocale di unadonna?
    Grazie mille!
    Chiara

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