Vincitori e finalisti della gara poetica “Nomen Nescio”
Si è conclusa il 26 novembre 2012 la gara poetica “Nomen Nescio” promossa dalla web-magazine “OublietteMagazine” e dell’autore Raffaello Corti. Una partecipazione altissima come per ogni nostro concorso e cogliamo l’occasione per ringraziare i nostri lettori per l’importante presenza.
I numeri di “Nomen Nescio”: 161 poesie partecipanti, 12 finalisti, 3 vincitori.
La giuria della gara “Nomen Nescio” (Alessia Mocci, Raffaello Corti, Rebecca Mais, Nino Fazio, Fiorella Carcereri, Barbara Filippone) ha decretato i 3 vincitori delle copie del libro messo in palio.
Tutte le poesie ed i racconti partecipanti possono essere lette QUI.
Finalisti
Lara Tocalli con “Goccia”
Gianni Moi con “Foglie”
Emanuela Di Caprio con “Tremulano le angosce”
Manuela Fragale con “Chiedi permesso agli angeli!”
Edvige Sordillo con “Sfinge”
Ciro Motolese con “Margini esili”
Marino Monti con “Avevo questo pensiero”
Italo Zingoni con “È tempo”
Franco Pasquale con “Da troppo tempo siedo sulla sponda”
Cosmo Oliva con “Il pianista nella foresta”
Carmen Diletta con “Oltre la vita”
Daniela Giorgini con “…che Amore”
Vincitori
Carmen Diletta
“Oltre la vita”
Poi, quando
Il vento soffierà
Inquieto
E io sarò dispersa
Tra le pieghe
Della terra
Poggia leggeri
I tuoi piedi
E capirò
Che sei passato
Su quelle rughe
Che un tempo
Carezzavi
E non sciupare
Gli occhi con le lacrime
Ma parlami
Dei tuoi giorni
A me ignoti
E nell’oscurità
Le tue parole
Per me saranno
Luce
Edvige Sordillo
“Sfinge”
Mi hanno insegnato a guardare la vita
a braccia conserte.
Ma io mordo nei sogni il suo gusto
e ne dondolo i fili
dosando il respiro.
Mi hanno obbligato a chinare lo sguardo
davanti a orizzonti lontani
e a due occhi virili.
Ma io vedo oltre i confini consunti
di una grigia sottana.
Mi hanno indotta a obbedire in silenzio
agli istinti di altri.
E a nascondere i miei.
Ma più inerte vi sembro al di fuori
più in profondo la vita mi scava.
Mi hanno tolto parole e opinioni.
Ma il dissenso che mi porto dentro
impedisce a chiunque di entrare.
Ho buttato la chiave tra ortiche e pensieri.
Non frugar tra i miei cenci, straniero,
che puoi farti male.
Ciro Motolese
“Margini esili”
Cedi
all’attimo
con un pianto
per averne
poi
mille in cambio
di meraviglie anellanti
anelate
tra i risvolti
delle noie
consuete.
Nell’incanto
guance stanche
come scogliere
bianche
frangono
il mare caduco
di occhi insonni
nella stasi
di uno sguardo
in attesa
teso
all’intorno
in cui riluce
una vaga acquiescenza
nell’istante in cui
il buio si scuce
per darne
parvenza.
E’ la tua felicità,
polline puro
d’altri mondi,
sostanza diafana
dai bordi molli
margini esili
tenui
come morsi
di farfalla.
La tua
possibilità
reale
di cadere nel vuoto
restando a galla.
Meccanica di un’introversione
che si piega e dispiega
agile
come il riavvolgersi
di un’avvolgibile
e tentando di carpire
ti sciogli
piano
fino a sparire.
Si cede
all’attimo
con un pianto
per scoprire
nell’attimo accanto
che era un’impressione.
La felicità esiste
ma solo
come specchio
di un’illusione.
I vincitori saranno contattati via email per l’invio del premio.
Ottimo lavoro della giuria…!
Grazie Giovanni!!!
Hai visto il nostro nuovo gioco letterario???
http://oubliettemagazine.com/2012/12/19/prima-edizione-del-gioco-letterario-oubliette-game-un-racconto-nei-commenti/
BRAVA Carmen Dilettissima ! ….
Ma lo sapevamo!
Saperlo che lo sanno anche altri … siamo contenti per te !
:)
Complimenti Carmela sono molto felice per te complimenti cara ciao la tua poesia é bellissima ciao!!!