Resoconto della presentazione romana di “Brezze Moderne” dell’autore Pietro De Bonis

Venerdì scorso, 7 dicembre, sono andato alla presentazione del libro “Brezze Moderne” di Pietro De Bonis, al Gp2 (Centro Giovanile Giovanni Paolo II), a pochi metri da Piazza di Spagna a Roma, un posto bellissimo, in un nanosecondo ha battuto il freddo, il mal tempo e la mia storica pigrizia.

Alle 18.30, minuto più minuto meno, ha inizio il tutto. La sala è piena di persone che cercano sedie per posare il giubbotto, si respira molta attesa per questo scrittore di soli 28 anni, i tavolinetti poi sono pieni di stuzzichini e bevande, una situation migliore non si può.

Si sta facendo conoscere così Pietro De Bonis: immediato, schietto, attento. Proprio come il suo libro “Brezze Moderne”, edito dalla casa editrice Lupo nell’ottobre di quest’anno.

Si nota subito che questo ragazzo ha fame, una fame comunicativa, azzanna ogni argomento che la giornalista gli pone, ci tiene a fare bella figura: “Più che col mondo, in primis con i miei familiari”, sottolinea nel corso del dibattito. Alla domanda se prova paura o comunque timidezza a rendere pubblico ciò che scrive, lui risponde: “Non esiste chi non ha paura, esiste con quanto coraggio vuoi vivere la tua vita…”.

Pietro si sente fortunato, perché ha ricevuto il dono della voglia di dare, del donare se stessi, un dono quello della scrittura che sente di dover rispettare: “Sarebbe sprecato se lo tenessi solo per me…”. E considera l’arte il giusto tramite: “Le cose belle tue le fa diventare di tutti… ti rende dolci anche i lutti, l’arte.”

“Ma in confronto a loro mi sento  un gran vigliacco”, completa così una risposta, quando torna sul concetto del donarsi, quando tiene a precisare che le persone che si danno veramente al prossimo, sono quelle che partono volontarie per i paesi disgraziati, i medici: “Quelli che ti salvano con un bisturi più che con una penna…”.

Pietro De Bonis sta combattendo contro il pregiudizio comune, che porta le persone a scansare la poesia, come fosse ancora quella cosa “pallosa” delle scuole: “Invece no”, precisa lui, “…o meglio esisterà sempre anche quella, ma ce ne è anche una giovane, moderna, che non ha regole, come la mia… le farfalle vanno lasciate libere di volare, mai imprigionarle… Una poesia dove ogni parola è quella che deve essere…”, dove grazie a Dio non ci sono rime banali o termini strani, aggiungo io.

L’autore ritiene, e mi trova di nuovo d’accordo, che la scrittura è scrittura, che poesia o narrativa non debba far differenza: “La poesia è piana di narrativa, come la narrativa è piena di poesia…”. Sembra tenere in modo particolare a questo argomento, il microfono non lo molla più.

Curioso questo Pietro De Bonis, un poeta che afferma di non esserlo, ma tutti gli ripetono che lo è! Leggerà in fine, a meeting concluso, alcune sue poesie (meravigliose, e sotto a fine articolo ve ne riporto una), con sullo sfondo la delicatissima musica al piano (improvvisata e davvero azzeccata) del maestro Francesco Frisco Paniccia, che terrà anche lui a ribadire spontaneamente: “Pietro è un poeta nato, ho il suo libro tra le mani da pochi minuti e alcuni versi mi hanno colpito subito in modo diretto, comunica con semplicità, ma nessuna sua parola è banale, tutt’altro… mi ha impressionato… conosco pochi scrittori come lui. Complimenti Pietro, sei un poeta nato.”

Pietro ride, si gratta la testa, si guarda attorno, cerca vie di fuga, sembra voglia lasciare il palco.

Questa una delle poesie che ha recitato, tratta dal suo “Brezze Moderne”:

“Mattino”

Ho voglia di baciarti e lasciarti/ baciarti e lasciarti più volte/ per vedere la bocca rincorrere/ la carezza di una rosa/ i tuoi occhi fuggire/ come prede smarrite/ ebbre di felicità./ Il tuo vento è il mio tempo/ il tuo seno il mio tempio/ il tuo nome il mio fardello./ Baciami come non hai mai fatto con nessuno/ con i soffi più intimi della notte/ che privi a te stessa e al mondo./ Baciami alle sei del mattino/ capirai che t’amo dall’odore dei cuscini/ dai miei occhi chiusi/ sempre pronti a fissarti.”

 

http://youtu.be/ufggiCdH5YA

 

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