Intervista di Pietro De Bonis a Michela Zanarella ed al suo “Meditazioni al femminile”

“Il mare silenziosamente vede /il passo senza patria apparente /di pelli scure, /frotte di straniere ossa /che attraversano il seme dell’estate /in un tardo settembre. /Si sente un fiato all’affanno, /un rimprovero che avanza, /un’eredità di stoffe e collane /che non ha meta.”  Senza patria apparente             

 

Michela Zanarella è nata a Cittadella, Padova, il 01-07-1980. Inizia a scrivere poesie nel 2004.

Ottiene già da subito buoni risultati nel campo della poesia convalidati da premi nazionali ed internazionali. Ottiene pubblicazioni in antologie di poesia a tiratura nazionale. La sua poesia è tradotta in inglese, francese, spagnolo, arabo. Pubblica una sua prima raccolta di Poesie dal titolo “Credo” con l’associazione culturale MeEdusa ed ottiene subito successo di critica e di lettori che le fanno raggiungere una tiratura nazionale di oltre mille copie.

È tra i vincitori del premio “Donne…sulle tracce di Eva” e del Premio Giovanna Dalla Torre. Nella trasmissione radiofonica di Maurizio Costanzo viene letta “Quotidiano rifiorire”, ed ottiene un’alta audience.

Sta scrivendo il suo primo romanzo. Nel gennaio 2012 ha presentato la sua nuova silloge “Meditazioni al femminile“, Sangel Edizioni.

 

P.D.B.: Ciao Michela! “Meditazioni al femminile” (Sangel Edizioni) la tua raccolta poetica, perché hai voluto specificare “al femminile”?

Michela Zanarella: Al femminile perché sono io, l’autrice, donna,  ma sono da considerarsi meditazioni poetiche, che chiunque, maschile o femminile, può avere. La raccolta contiene 88 poesie, tra dediche alle persone care, ai poeti che amo, alla mia terra e riflessioni costanti sul senso dell’esistere. Considero questa silloge una maturazione dell’espressione poetica. E’ in questo libro che si delinea quello stile che ho affinato pubblicando le precedenti raccolte.

 

P.D.B.: Ti hanno paragonato ad Alda Merini, dandoti però della meno aggressiva, più dolce e più coinvolgente, ami i paragoni con i santi? (sorrido)

Michela Zanarella: Alda Merini fin dalle sue prime apparizioni in tv, ed ero molto giovane, è sempre stata uno dei modelli di poetessa che ho maggiormente apprezzato e stimato, come coraggio nella ricerca della libertà di espressione. Non amo i paragoni comunque con i santi,  penso che ognuno di noi abbia la sua unicità, non pretendo certo di competere con una Grande della Poesia, mi limito solo ad amarla e a rispettare il suo ricordo.

 

P.D.B.: Vi è una poesia dedicata a Giovanni Paolo II molto bella, “ […] So ritrovarti /segreto nel mio sangue /ad ogni pausa di silenzio, /come sull’alba che docile /fruga tra i miracoli. Credere in Dio, in te stessa, nella vita, nella poesia, è un credere unico che non può prescindere in nulla?

Michela Zanarella: Il mio primo libro edito nel 2006 dalle Edizioni MeEdusa ha come titolo “Credo”, proprio per dare voce a quella fede che mi accompagna fin dal battesimo. Si sta parlando di un credo altamente religioso e la poesia rientra nella mia religione, è nella poesia che io credo.

 

P.D.B.: Come scegli il titolo di una poesia? Ci pensi o viene da se?

Michela Zanarella: Normalmente il titolo di una mia poesia è insito nella concezione poetica ed è quello che dà il titolo ai versi che scrivo. Di solito è il primo verso che dà il titolo alla poesia, alcune volte è proprio nel cuore del testo. Non è avulso dai versi scritti. Non trovo giusto che un titolo sia estraneo a ciò che si compone.

 

P.D.B.: Si scrive d’amore perché non lo si vive, Michela?

Michela Zanarella: Si scrive d’amore perché l’amore contempla anche la sofferenza oltre alla gioia dell’aver trovato la persona della propria vita.

 

P.D.B.: Che sensazione dovrebbe lasciare secondo te un bel libro di poesia? I tuoi lettori che hanno detto del tuo?

Michela Zanarella: La sensazione di dover riflettere sulle parole che si leggono, perché è attraverso la riflessione che ci si riconosce nei sentimenti, nelle emozioni, nelle sensazioni. I miei lettori, che non sono solo i miei amici più cari, si fanno coinvolgere dalle parole e dalle immagini di ciò che scrivo, riconoscono in quelle parole emozioni vissute e condivise.

 

P.D.B.: “Meditazioni al femminile” dove lo possiamo acquistare? Hai in vista presentazioni?

Michela Zanarella: Chi desidera acquistare “Meditazioni al femminile” può rivolgersi direttamente a me, sto organizzando delle presentazioni nei prossimi mesi, vi terrò informati appena sarà definito il programma.

 

“Quando un’intervista vista l’ora è appena finita, una nuova intervista è appena iniziata. Un’intervista per amare, per sognare, per vivere…”

Written by Pietro De Bonis, in Marzullo

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http://youtu.be/rOHAa9V26Hk

 

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2 pensieri su “Intervista di Pietro De Bonis a Michela Zanarella ed al suo “Meditazioni al femminile”

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