“Destinati a morire”, poesia di Alda Merini
“Destinati a morire“
I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.
Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.
Alda Merini (Milano, 21 marzo 1931 – Milano, 1º novembre 2009) è stata una poetessa, aforista e scrittrice italiana.
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Che dire di questi versi?… Grazie Alda… ovunque tu sia… per averceli donati!
Se questa è follia, viva l’irrazionale. Produce meno male della politica, della logica quotidiana e del quotidiano della nostra logica. Abbiamo bisogno di bagni e di docce di Merini!
Come non darti ragione Massimo?! :)
W la Follia
W Alda Merini
Da piccolo pensavo che la sofferenza ed il dolore fossero la privazione del piacere e così era nel contesto. Adesso capisco che la maturazione reale è un trapasso ed il piacere risiede nella mutazione. Del resto non esistono solo tre dimensioni ma anche di più!!!!!!!!!
Sì, è vero, anche io lo pensavo. Ci hanno insegnato (e costretto) a pensare che fosse solo esclusivamente spiacevole.