Il flauto d’oro di Kristian Koev – recensione di Rosetta Savelli

Ho avuto modo di incontrare il maestro Kristian Koev, noto al mondo con la definizione di “ Flauto d’ Oro “,” The Golden Flaute” su Facebook e precisamente nella bacheca di Bratt Pitt. Ne ricordo con precisione persino la data, era il 06- 10- 2009. Ricordo con esattezza sia la data che l’ emozione di quell’ incontro perchè sia le note che le immagini mi conquistarono immediatamente.

Aprirono una luce, una speranza dentro. Il video di Kristian Koev pubblicato sulla bacheca di Bratt Pitt era “ The Beginning “. Ritornando all’ incontro con Kristian su Facebook, il video mi rapì all’istante. Il flautista che faceva uscire magiche  note dorate dal flauto era anche di una prestante avvenenza, sembrava quasi a sua volta un attore, che ben poco aveva da invidiare al già avvenentissimo Bratt.

Kristian, elegantissimo, in abiti scuri e raffinati si muoveva all’ interno del video con sicurezza e padronanza. Attorno a lui Universi Cosmici che apparivano e scomparivano. Densi fumi che celavano e trapelavano realtà sia passate che future. Poi il fuoco con tutta la sua bellezza,la sua potenza, la sua energia ed il suo calore. Poi ancora donne, belle donne in fuga ma anche in cerca di lui. Infine Riti e Religiosi, quasi a consacrare a loro volta una nuova fine alla quale inevitabilmente consegue un nuovo inizio. Un video davvero magico.

Ma al centro di tutto: le note vellutate ma anche incisive ed energiche del flauto dorato di Kristian. Quelle note scavavano dentro, indicavano una via, un percorso davanti al quale non si poteva dubitare ed altro non rimaneva che inseguirlo ed addentrarvisi. Fu un bellissimo incontro “ The Beginning” che mi portò ad approfondire meglio la conoscenza di questo eccezionale flautista che appartiene al mondo della classicità ma che al tempo stesso può sembrarne anche distaccato.

Fu conoscendolo meglio, attraverso l’ ascolto dei suoi brani e attraverso la visione dei suoi video che mi fu chiara una delle principali attrattive di questo flauto d’ oro. Kristian Koev è un artista attento e sensibile, preparatissimo e completo nella sua formazione artistica. Dotato al contempo di una prerogativa preziosa per gli artisti, infatti Kristian è versatile, ecclettico, moderno, oserei dire addirittura camaleontico. Sa trasformarsi, sa modificarsi e rigenerarsi su palchi diversi, nel contesto di scenografie musicali e visive veramente differenti fra di loro.

Ma in mezzo a tutte queste diversità, la certezza del valore delle sue note rimane una costante di indiscutibile spessore. Sia che si esibisca in un  Concerto classico all’ interno di una Orchestra Sinfonica oppure che si esibisca su un palco più moderno, attorniato da sensualissime danzatrici che colorano ancora di più le sue già sinuosissime note, così raffinatamente armoniche.

Kristian è veramente bravo! A conferma di ciò, mi piace ricordare le sue esibizioni di fronte a Celebri ed Illustri Autoritàquali Sua Santità Giovanni Paolo secondo, colui che cambiò il rapporto fra la Chiesa ed il Mondo ed  il Principe di Galles Carlo d’Inghilterra, entrambi appassionati e pregiatissimi estimatori dell’ Arte in tutte le sue più valide espressioni. Mi piace anche immaginare ed intuire quanto questi  si siano deliziati ed entusiasmati di fronte all’ ascolto di quelle note tanto dorate quanto morbide e vellutate.

Le note di Kristian coprono e riempiono tutta la gamma di sfumature possibili che l’ ascolto di un flauto possa offrire. Dalla più energica e corposa sfumatura a quella  più eterea e sottile. Sono comunque sempre luminose le note di Kristian, sono note dorate appunto.  “ Il Flauto d’ Oro” – “ The Golden Flaute” sa renderle  approppriate  nei diversi contesti perchè per Kristian non esiste una distinzione in grado di separare i diversi generi musicali.

Per Kristian esiste alta e sovrana la Musica, in tutta la sua bellezza ed in tutto il suo potere. È ovvio poi ,se non addirittura superfluo, ricordare che K. Koev è un flautista classico, nato persino da genitori che vivevano nella e della musica classica, in Bulgaria. Infatti sono anche loro stessi flautisti di fama mondiale: Nikolay Koev e Rositza Ivanova. Suo padre è flautista nel quartetto “ Eolina”, unico nel suo genere. Sua madre ha stabilito un record   di concerto “LeoBrouwer”.

Kristian ha trascorsco la sua infanzia a L’ Avana, a Cuba. Sempre in contatto con i più colti e raffinati ambienti musicali.  In seguito Kristian ha studiato anche a Sofia e a Parigi, frequentando i migliori Istituti e le migliori Accademie, conseguendo ovunque eccellenti risultati. Fino ad approdare a Roma.

E qui nella Città Eterna che è anche “ Caput  Mundi “, Kristian si è laureato presso la famosa Accademia di Musica“ Santa Cecilia “. L’ eccellenza sa eccellere da sola e così questo ragazzo d’ oro, proprio come il suo flauto, si è laureato impiegando solo quattro anni, quando normalmente ne occorrono sette. Poi un lungo elenco in successione di Premi e di Premiazioni, uno più qualificato dell’ altro, dalla Bulgaria all’ Italia, toccando le più prestigiose città nel panorama della musica classica.

Quando io l’ ho incontrato, con il suo video, nella bacheca di Bratt Pitt su Facebook ne ero rimasta folgorata. Infatti inevitabilmente l’ eccellenza cattura, intriga, conquista, ti lega a sé. Il maestro Kristian Koev è una eccellenza completa, carismatica, assoluta, al quale è stato affidato il compito di portare luce nel mondo con le note della sua musica.

A conferma di ciò, il recente Tour musicale in Messico nel febbraio del 2010, si è rivelato un autentico successo. L’ oro richiama l’ oro ed i Maya intendevano riappropriarsi, nelle loro terre, del più prestigioso dei metalli che da sempre a loro appartiene. Kristian Koev ed il suo flauto sono Oro Puro nel mondo.

 

 Written by Rosetta Savelli

 

 

 

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