“Pensieri Minimi e Massime” di Emanuele Marcuccio – recensione di Marzia Carocci

Pensieri minimi e massime“. L’aforisma è l’immediatezza di un pensiero, di uno stato d’animo, di una constatazione che porta alla riflessione immediata  portando il lettore al senso compiuto di un’osservazione ricca di essenza.

Emanuele Marcuccio, nella sua introduzione alla poesia , sottolinea proprio quanto sia importante questa forma letteraria che è la creazione di un’anima attenta, e da quanto tempo  la forma lirica abbia attirato l’uomo per bisogno di esternare e di celebrare le proprie interiorità .

Egli farà riferimento anche alle varie epoche e ai tanti poeti che ci hanno preceduto , al loro modo di esprimersi con quel desiderio di comunicare attraverso questa forma letteraria.

Gli aforismi di questo poeta ci portano in un caleidoscopio di riflessi, per lo più rivolti all’importanza della poesia, attraverso  le considerazioni che questa forma letteraria impone con musicalità, sentimento e stile, ma ci saranno annotazioni sul dolore, sull’amore, sulla felicità, sulla morte:

Solo al momento della morte, questo nostro orologio sconnesso della vita darà l’ora esatta

Il poeta, in questo contenitore di emozioni, sembra a volte meditare nella ricerca continua di quesiti  a volte  senza risposte, altre con ferma certezza.

L’autore si sofferma su cosa sia il poeta, la poesia, l’espressione lirica , il valore dell’amore, la negazione dell’offesa, l’importanza dell’incipit come padrone dell’apertura poetica che si chiude con l’explicit nella chiusa del verso emozionando il lettore.

“Il poeta modella le parole, le forma e le trasforma, le trasla nel significato e le trasfonde nel significante”

Marcuccio appunta come in un diario tutte quelle constatazioni , annotazioni che lui concretizza  in massime per sottolineare quei pensieri che egli sente di esprimere.

“La felicità dura il tempo di un istante e, attimi di felicità si perdono nella nebbia del tempo.”

Il protagonista principale di questo viaggio , resta comunque la poesia, regina indiscussa di emozione e sentimento e il senso di questa, che Emanuele Marcuccio, esalta  attraverso la parola.

Un itinerario dove l’autore contrassegna con un numero i vari aforismi come per catalogare in “regole” quelle osservazioni ben delineate e portate in superficie per esaltare ed elogiare una delle forme letterarie più eccelse; attimi di riflessioni che allargano il campo  ad ampi ragionamenti su un argomento interessante: perché la poesia è presente fino a circa un millennio prima di Cristo?, come giustamente annota nell’introduzione Marcuccio? Perché il bisogno di celebrare le proprie emozioni? Come si interpreta la poesia? In questo libro di “Pensieri minimi e massime”, troverete vari spunti interessanti.

 

 Written by Marzia Carocci

apollinaire.mc@libero.it

 

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