I Sakee Sed ed il loro “A piedi nubi” – intervista
Di nuova uscita l’album “A piedi Nubi” dei Sakee Sed, presentato dal vivo per la prima volta venerdì 18 maggio nell’Agorà del Polaresco a Bergamo, una serata tra note ed alcool che ha divertito il pubblico ed il duo formato da Marco e Gianluca.
Poche domande per presentarli e definire un po’ il loro modo di essere. “A piedi nubi” raccoglie dieci brani di rock venato di soul e blues e come aggiunge Marco nell’intervista anche un po’ di psichedelia. Buona lettura!
A.M.: “Alle basi della roncola” e “Bacco Ep”. Quanto siete cambiati?
Gianfu: Perchè? Siamo cambiati? Noo. Noi siamo rimasti gli stessi, chi con più peli, chi con qualche ciuffo bianco, ma siamo sempre noi. Le canzoni cambiano, per fortuna, come è normale che sia, seguono un percorso naturale e si evolvono. Il primo disco “Alle Basi Della Roncola” è nato in studio, cosi come per quasi tutte le canzoni di “Bacco Ep”, mentre la grossa differenza di “A Piedi Nubi” è che abbiamo inserito tutta la carica e l’energia che sprigioniamo dal vivo ed in saletta.
Marco: Siamo sempre stati così, è la nostra imprevedibilità musicale che è un bel casino!
A.M.: Come nasce la denominazione “A Piedi Nubi”?
Gianfu: Perché a piedi nudi abbiamo girato tutta l’Italia per tutta l’estate. E se sono nudi, i piedi si sporcano e si fanno nubi. questa è la spiegazione “freak”.
Marco: È una figura retorica che spiega benissimo il disco e quello che contiene.
A.M.: Delle dieci tracce del vostro nuovo album, quale potrebbe essere la più amata dal pubblico?
Gianfu: A noi lo chiedi?? Chiedilo al pubblico! A me piacciono tutte. Quella che mi stupisce di più è “Colpo Al Materasso”, per il groove che ha ed inoltre sono anche influenzato dal fatto che è l’ultima che abbiamo creato e registrato, quindi “nuova” anche per me.
Marco: Sai che non saprei rispondere! Ogni giorno cambio idea!
A.M.: “Rock venato di soul e di blues infarcito di svisate elettriche, trame quasi grunge e testi a volte lenti e pacati ed altre nervosi ed acidi”. Vi definireste in questo modo?
Gianfu: Aggiungerei anche ballerini in tutti i sensi che vuoi trovarci.
Marco: Mi fido di te! Ed aggiungerei della psichedelia!
A.M.: Venerdì 18 maggio nell’Agorà del Polaresco a Bergamo avete presentato “A Piedi Nubi”, com’è andata?
Gianfu: Un buon quantitativo di marmaglia carica, felice ed alticcia che se la cantava le nostre canzoni in una serata di festa. nNi eravamo altrettanto carichi, felici ed alticci.
Marco: Sold Out direi ed un ottimo concerto sia come suoni che come drink !
A.M.: C’è qualche aneddoto divertente della serata che volete condividere con noi?
Gianfu: Non ho ricordi così nitidi per raccontare aneddoti di quella serata.
Marco: Ho visto per la mia prima volta un vero bernoccolo alla giapponese in fronte ad un ragazzo che pensava di uscire all’aperto ma si è schiantato contro il vetro. Era enorme!
A.M.: Dove potremo vedervi prossimamente? Avete già qualche data definita?
Marco: Tra poco annunciamo le date !
A.M.: Salutateci con una citazione…
Gianfu: “Parlare di musica è come ballare l’architettura.” Frank Zappa.
Marco: “Degutibus non discutibilus.” Pier
Photo by Emanuele Bertola
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Tracklist “A piedi nubi”:
1. A Piedi Nubi
2. A.S.M.A. Los Angeles
3. Molecola
4. Sta Piovendo
5. Colpo Al Materasso
6. Tritolo
7. Diavolo
8. L’Ultimo Ricordo Di Siel
9. Megattera
10. Presto Parto