Resoconto della conferenza “Trieste: Cultura Giovanile e Dialogo Interculturale”, Roma

Caro Diario della “Felicità” ti scrivo dopo solo sette giorni dalla conferenza “Trieste: Cultura Giovanile e Dialogo Interculturale” promosso dall’associazione “Poesia e Solidarietà” di Gabriella Gruber. Sono state tante le emozioni vissute quel giorno, molte sono ancora vive nei miei occhi, altre rimarranno indelebili nel mio cuore.

Molte sono state le personalità che hanno partecipato alla giornata della gioia e della vita, tra queste molte associazioni, collaboratori di ambasciate e tanti altri.

Lo scorso 31 maggio presso piazza Colonna a Roma si è svolta la giornata del dialogo, che molti di noi ritengono una sana e pura condizione di pace e di serenità.

L’associazione di Gabriella non è solo dialogo, ma anche una forma di linguaggio tra i popoli e tra quei giovani soppressi dal capitalismo occidentale.

Le iniziative presentate dalla stessa fondatrice dell’associazione condividevano un comune obiettivo quello di diffondere in gran parte del mondo, un messaggio comune: La cultura come chiave di vita.

Nessuna paura che mi calpestino. L’erba calpestata diventa sentiero” la frase di Blaga Dimitrova è il simbolo del lavoro che l’associazione compie da diversi anni.

Un lavoro solido ed equilibrato che ha un solo e unico appoggio: la Poesia.

Durante la conferenza ma anche nel pomeriggio con il reading, Gabriella ha dichiarato a noi attenti ascoltatori del suo pensiero, la sua idea di poesia, la quale secondo la fondatrice dell’associazione esprimerebbe valori profondi e tradizionali, uno strumento per affrontare il dialogo tra i popoli.

Nel pomeriggio si è svolto il reading di poesie, ancora sento sulla mia pelle il brivido dell’emozione.

Hanno partecipato ragazzi provenienti da ogni parte del mondo, i quali con semplicità e con quell’ottimismo insegnato da Gabriella, hanno letto le loro poesie in italiano, e in inglese.

La giornata della “Felicità” è terminata con una sola raccomandazione da parte di Gabriella, quella di diffondere il suo messaggio e di rendere la poesia, un messaggio definitivo di pace e di dialogo, una raccomandazione non semplice ma che noi popolo del sogno e dell’associazione porteremo a compimento.

Buona notte Caro Diario.

 

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