Intervista di Federica Ferretti al musicista Lorenzo Pescini ed al suo “Sulla strada di Venere”

L’aspettavamo con ansia ed è arrivato: il 7 Maggio è infatti uscito,  in formato di Cd extra,  “Sulla Strada di Venere“, frutto dell’inusuale collaborazione di intenti e di idee del M° Fiorentino Lorenzo Pescini e Friends.

Poeta musicale,  alchimista celeste,  ci racconta la sua visione del mondo, rendendoci  al contempo  partecipi del “suo” mondo, del suo percorso emozionale che è fieramente approdato ad musica “pop”contemporanea quale “ricerca della bellezza assoluta, aiutato da molti talentuosi artisti che con il fascino delle loro straordinarie opere hanno “materializzato” in parole e colori,  il mio dialogare in musica”.

 

F.F. Il pianista fiorentino Lorenzo Pescini che abbiamo già avuto modo di presentare al nostro amato pubblico qualche tempo fa, ed ora  in uscita con il suo secondo album “Sulla Strada di Venere”, ha una sorpresa in esclusiva per i lettori di Oubliette Magazine…

Lorenzo Pescini: Sì, verissimo! Ecco in vera assoluta anteprima per i lettori di Oubliette (per un’intera settimana potrà essere visionato solo attraverso questa intervista!)  il video realizzato sul brano “Il richiamo di Afrodite”, primo estratto dall’album “Sulla strada di Venere” dove il mio pianoforte accompagna dipinti e sculture del maestro Alain Bonnefoit e l’intesa poetica di Liliana Arena.


F.F. Davvero una notizia meravigliosa, questa! Ma secondo te, è più importante emozionare o emozionarsi?

Lorenzo Pescini: È difficile dirlo. Se mi emoziono e riesco a trasferire quello che provo nelle mie opere, riesco ad emozionare a sua volta chi le ascolta. Tuttavia, il vedere che le persone si emozionano durante l’esecuzione dei miei brani, percependo l’essenza più profonda contenuta, mi rende davvero felice e quindi, di conseguenza, mi emoziona. E’ un processo circolare che si autoalimenta. Tutto questo produce una sensazione bellissima: emozionare emozionandosi.

 

F.F. Un progetto che vede la luce come frutto di un’unione di intenti e di emozioni: raccontaci la storia della tua “Strada”…

Lorenzo Pescini: Galeotto fu un ottimo Vermentino Toscano! A cena, durante una bollente sera dell’estate scorsa. A tavola con l’amico pittore Francesco Nesi, si fantasticava su straordinari progetti artistici futuri. Anche sulla scia del primo album (Dietro la luna n.d.r.) in cui la mia musica “raccontava” i colori dei quadri di Francesco, ci venne improvvisamente l’idea di qualcosa di ancora più innovativo, più in grande: integrare alla pittura anche la poesia allargando contestualmente il numero di artisti coinvolti. Il risultato è stato l’album appena uscito dal titolo “Sulla strada di Venere” dove 14 nuovi brani originali prevalentemente per pianoforte, sono accompagnati da altrettante opere visive (pittura, scultura e fotografia) e opere poetiche realizzate da una ventina di artisti nazionali ed internazionali.

 

F.F.Quali sono i tuoi riferimenti musicali?

Lorenzo Pescini: Sicuramente i grandi classici: amo la perfezione compositiva di Bach, la leggerezza stilistica di Mozart, l’intensità espressiva di Beethoven, la romantica bellezza di Chopin, la profondità assoluta di Brahms. Ma la musica che ascolto con un particolare coinvolgimento emotivo sono i concerti per pianoforte ed orchestra sia di Rachmaninov che di Prokofiev.

 

F.F.…ma non ascolti mai qualcosa di più moderno?

Lorenzo Pescini: Certo! Mi piace molto la musica contemporanea pop, dance e qualche volta (in piccole dosi!) anche rock ed heavy metal. Tra i musicisti strumentali preferiti sicuramente ci sono Allevi, Tiersen. Yiruma ed Einaudi senza però dimenticare i nostrani Cacciapaglia e Stàlteri. Un capitolo a parte meritano poi i grandi compositori per musiche da film come Ennio Morricone, Hans Zimmer, Alan Silvestri e John Williams.

 

F.F. Come hai avuto già modo di enunciare, la sinestesia si rincorre nei tuoi lavori: casualità o scelta di vita?

Lorenzo Pescini: Se per sinestesia si intende “contaminazione” dei sensi della percezione, allora ti posso dire che nel mio “scrivere”. non solo non è casuale ma è “fortissimamente” voluta. Nel campo artistico trovo che la contaminazione, a differenza di quanto avviene nel mondo sanitario, abbia una valenza del tutto positiva. E’ attraverso il magico incrocio di stili, emozioni, esperienze, modelli e culture, che nascono le più belle ed inaspettate opere. La sinestesia è di sicuro uno degli strumenti che, se usato bene, aiuta “meglio” l’artista ad esprimersi.

 

F.F.: Come è la gestazione di un tuo brano?

Lorenzo Pescini: I miei brani nascono quasi sempre sulla tastiera del pianoforte e tale gestazione influenza notevolmente sia le linee melodiche che le sequenze armoniche adottate. Poi, talvolta, arricchisco la partitura pianistica ormai finita con altri strumenti con particolare preferenza per gli archi (sia legati che pizzicati). In qualche occasione ho utilizzato anche il flauto, il basso, l’oboe ed il sax. La mia comunque è da considerarsi una “musica popolare”. Non ho alcuna ambizione a far sì che le mie composizioni siano considerate più di semplici brani pop strumentali. Il mio vero obiettivo è piuttosto riuscire ad arrivare diritto al cuore di chi ascolta attraverso la continua ricerca di un equilibrio tra originalità, piacevolezza nell’ascolto e soprattutto intensità emozionale.

 

F.F.: Possiamo affermare che la tua musica si possa considerare un vero e proprio contenitore cinematografico?

Lorenzo Pescini: In genere chi ascolta la mia musica dice di trovarla molto “filmica”, adatta cioè ad essere commento sonoro di immagini in movimento. In effetti nel passato ho realizzato numerose colonne sonore per cortometraggi e film veri e propri. In particolare nell’album “Sulla strada di Venere” sono contenuti tre brani già utilizzati in opere visive. Si tratta di “Se non ci sei” e “Silvia” che sono stati utilizzati nel film “Le tue parole” e di “Riflessi” contenuto nella colonna sonora di “Dolce evasione”. Entrambe le opere sono state dirette da Stefano Terraglia, talentuoso regista fiorentino.

 

F.F.: Musica e social network che ne pensi?

Lorenzo Pescini: Nel mio sviluppo artistico devo molto sia a Myspace (prima) che a Facebook (poi). Sono risultati infatti potentissimi strumenti di promozione “costruttiva”. Attraverso questi social network, nel corso degli ultimi anni ho avuto infatti il piacere ed onore di incontrare sia molti degli artisti con cui attualmente collaboro sia e soprattutto di realizzare una bellissima ed affezionata platea “virtuale” che aumenta di giorno in giorno e con la quale condivido non solo le mie composizioni ma più in generale l’amore per la musica e l’entusiasmo per l’arte in tutte le sue forme.


F.F.: Un tuo giudizio sul mondo di oggi?

Lorenzo Pescini: L’entropia è galoppante. Credo che ci siano molte probabilità che si stia andando verso una rapida estinzione della specie umana. Il motivo è semplice: abbiamo imparato a sopravvivere dimenticandosi cosa significa vivere. Abbiamo sostituito l’amore per gli altri, per la bellezza e la conoscenza, per l’ambiente che ci circonda e l’attenzione per le generazioni future con altre finalità e modelli di pensiero come il bieco profitto, l’egoismo sfrenato, l’ignorante violenza, l’assoluta miopia e mancanza di buon senso. I primi timidi segnali di cambio di direzione si cominciano a percepire. Speriamo di essere ancora in tempo e di non aver già superato il c.d. “point of not return” per evitare le “buche più dure”. Dobbiamo cominciare dalle generazioni più giovani, ancora pronte ad assimilare la cultura e la sensibilità necessaria per rendere migliore il mondo che verrà. L’arte e la musica possono essere dei validi strumenti a supporto di tutto ciò.

 

F.F.: La scelta degli artisti coinvolti: motivazioni.

Lorenzo Pescini: Il nutrito gruppo di artisti coinvolti nel mio ultimo progetto si sviluppa attorno ad un originale terzetto formato dal pittore Nesi, dall’illustratrice grafica Elisabetta Talone (che ha realizzato oltre alla copertina anche la brochure di 32 pagine interamente a colori allegata all’album) e dal sottoscritto. A questi poi si sono aggiunti, anche alla luce di positive precedenti esperienze artistiche comuni, i pittori Maranghi, Calvetti, Bonnefoit e Paladini, lo scultore Staccioli ed il fotografo Bastianoni. Nel frattempo abbiamo ricercato e selezionato via web, prevalentemente attraverso la community di Facebook, poetesse le cui opere erano vicine alla mia sensibilità e pensiero. Sono state così individuate Arena, Piras, Amoruso,  Bumbi, Izzo, Calce e Bassi oltre che una esilarante scrittrice erotica (Giacomazzo Mugler). Ho chiesto poi la collaborazione del compositore Puliafito e del DJ Brado per  realizzare due brani musicali “speciali”… A loro si è poi aggiunto Enrico Candido, già ottimo sassofonista, che ha seguito tutto lo sviluppo promozionale dell’album.  E’ per me fondamentale sottolineare che ci sentiamo una grande famiglia, anche perché la partecipazione di ogni artista coinvolto nel progetto è stata esclusivamente su base gratuita, finalizzata quindi solo a diffondere e far conoscere la propria arte attraverso opere, modalità e percorsi condivisi con gli altri autori.

 

F.F.: Dimostri di essere a tua volta un abile pittore musicale che ci regala immagini lunari ed universali: perché?

Lorenzo Pescini: I frequentatori del mio studio musicale virtuale (www.pescini.com) lo sanno bene. L’immaginario che ho proposto nel mio primo album è quello di “dietro la luna” che ben rappresenta il lato nascosto di tutti noi e che forse poi non è per forza così diverso da quello illuminato dal sole. E comunque sia, quello oscuro è il lato del pianeta a me più consono visto che non amo apparire e che piuttosto preferisco rimanere dietro le quinte. Il mio sogno nel cassetto infatti non è quello di salire su un palco a prendere gli applausi del pubblico alla fine di una mia performance ma quello di stare in platea ad ascoltare una brava pianista, magari con l’orchestra dietro, mentre esegue i miei brani.

 

F.F.: Perché i tuoi CD sono “extra”?

Lorenzo Pescini: Il CD comincia ad essere un supporto un po’ “old fashion”…e così ci siamo orientati su una sua versione aggiornata, il c.d. “CD extra” che non è altro che un CD che se inserito nel lettore di uno stereo permette di ascoltare i brani musicali, se inserito in un lettore CD ROM, oltre a poter ascoltare le tracce audio, permette di leggere e scaricare altro materiale contenuto all’interno. Entrambi i miei album contengono anche gli spartiti per pianoforte di alcuni dei brani musicali e le immagini dei dipinti facenti parte il relativo progetto artistico. In “Sulla strada di Venere” è inoltre possibile leggere e stampare la raccolta delle poesie abbinate alle musiche.

 

F.F.: Un percorso musicale classico, poi leggero ed infine la svolta cinemografica…lo rifaresti?

Lorenzo Pescini: “We are what we do” è il mio motto preferito. Certo che lo rifarei! Gli studi classici servono per realizzare la “tavolozza dei colori” con cui scrivere le proprie emozioni in note: la musica dei grandi maestri del passato è straordinariamente ricca di spunti, melodie, armonie, effetti e timbriche. Le esperienze di piano bar ed in gruppi rock aiutano invece nel sapersi relazionare con le platee, nell’imparare gli elementi fondanti di un efficace interscambio relazionale tra chi suona e chi ascolta, senza l’obbligo di dover seguire percorsi interpretativi in gran parte prestabiliti come avviene per i classici. Scrivere musica per film in qualche modo diventa la sintesi dell’intero processo attraverso un percorso fortemente sfidante: la musica deve essere apprezzata sia per quello che trasmette in quanto tale che per la sua capacità di amplificare le tensioni emotive contenute della trama del film. Dopo di che ho proseguito alla ricerca di nuove suggestioni, fino a trasformare in musica i colori di molti amici pittori…

 

F.F. Ci puoi anticipare gli sviluppi del progetto “Sulla strada di Venere”?

Lorenzo Pescini: Dopo aver realizzato l’omonimo album, disponibile sia in virtual download che su supporto CD, l’idea che stiamo portando avanti, con la sapiente guida del curatore Filippo Lotti, è quello di organizzare eventi artistici dove l’esposizione dei dipinti, sculture e fotografie facenti parte del progetto sarà accompagnata dalla mia musica mediante diverse modalità: con speciali installazioni audio-video, con balletti su originali coreografie e con performance dal vivo di grandi esecutori. Il primo di questi appuntamenti sarà venerdì sera, 22 giugno 2012 a San Donato in Poggio (Tavarnelle Val di Pesa – FI). Special guests saranno la straordinaria ballerina Maria Brissonskaya, i professori della Scuola di Musica locale e l’attrice Mery Nacci che reciterà le poesie del progetto.

 

F.F. Cosa risponderesti a chi ti chiede perché dovrebbe ascoltare la tua musica?

Lorenzo Pescini: La vita è fatta di pochi eventi importanti e di tante piccole cose. Molto raramente una cosa piccola può diventare un importante evento. Ecco…io vorrei sfidare le teorie probabilistiche! ;)

 

 

 

7 pensieri su “Intervista di Federica Ferretti al musicista Lorenzo Pescini ed al suo “Sulla strada di Venere”

  1. ciao Lorenzo! Bella intervista, sto suonando i primi spartiti “Dietro la luna”, poi passerò agli altri…belli! Tina Volpe
    Un abbraccio!

  2. Ringrazio tutti coloro che hanno apprezzato quest’intervista vera, sincera, e l’esclusivo omaggio al mondo muliebre di un pianista così talentuoso come il M° Pescini.

  3. Meravigliosa sensibilità traspare in questa intervista al compositore L.Pescini, sia umana che musicale.

  4. Bella intervista in cui traspare la formazione culturale, ma anche il modo di “sentire” la musica di Lorenzo, che ha attraversato un lungo percorso, per approdare a questo nuovo album che ai brani musicali associa splendide opere d’arte e testi poetici… Abbiamo visto crescere questo album a partire dal primo brano composto, poi battezzato: “Il richiamo di Afrodite”, su cui con l’amica prima ballerina Maria Brissonskaya abbiamo creato la coreografia di un balletto. Lo presenteremo in prima assoluta a S. Donato in Poggio, nella splendida cornice rinascimentale di Palazzo Malaspina, il 22 giugno prossimo… sarà una grande festa con riuniti tutti gli amici del caro Lorenzo!! Un abbraccione Maria Francesca la Fatina

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