Festival di Cannes 2012: la palma d’oro ad Haneke e tutti i vincitori
“L’amore vince su tutto”, in questo caso “su tutti”. È infatti “Amour” di Michael Haneke, il vincitore della Palma d’oro della 65esima edizione del Festival di Cannes . Ma anche l’Italia porta a casa un premio, vince Matteo Garrone, con il suo “Reality”, il Grand Prix, il Gran Premio Giuria.
Il Premio della Giuria è andato a “The Angel’s Share” di Ken Loach, mentre quello per la miglior sceneggiatura è stato assegnato a “Dupa Dealuri” di Cristian Mungiu. Il premio come miglior regista è andato invece a Carlos Reygadas per “Post Tenebras Lux”. Si è aggiudicato il premio come miglior attore Mads Mikkelsen, protagonista di “Jagten” di Thomas Vinterberg. Il riconoscimento come miglior attrice è stato assegnato ex aequo a Cosmina Stratan e Cristina Flutur, interpreti di “Dupa Dealuri” di Mungiu.
Ma ripercorriamo insieme alcune tappe del più importante festival cinematografico.
Il Festival di Cannes rende omaggio a Marilyn Monroe: è infatti dedicata a lei, in occasione del cinquantesimo anniversario della morte della diva americana, la 65esima edizione del Festival di Cannes, che ha come madrina l’attrice francese di origini argentine Bérénice Béjo.
La giuria, caratterizzata da una forte presenza italiana, è infatti presieduta dal regista e attore italiano Nanni Moretti: “La mia Palma d’Oro – ha spiegato Moretti – è un film che mi sorprenda e che rifletta sia sulla realtà che sul cinema”. Tra i giurati, invece, ci sono lo stilista francese Jean Paul Gaultier, l’attrice tedesca Diane Kruger, l’attore britannico Ewan McGregor, il regista americano Alexander Payne, la regista e scrittrice britannica Andrea Arnold, il regista haitiano Raoul Peck, l’attrice e regista palestinese Hiam Abbass ed infine l’attrice francese Emmanuelle Devos.
Apre ufficialmente il festival “Moonrise Kingdom” di Wes Anderson, film che vanta un cast stellare tra cui Edward Norton, Bruce Willis, Bill Murray, Tilda Swinton. Il regista mette in scena la storia di due adolescenti degli anni ‘60 (i due esordienti Jared Gilman e Kara Hayward) che per coronare il loro amore fuggono di casa mettendo in subbuglio la comunità isolana del New England che si mette all’opera per cercarli.
La cerimonia d’apertura si conclude con Beth Ditto la quale si è esibita cantando Candle in the Wind, canzone che Elton John compose nel 1973 in tributo a Marilyn Monroe.
Day by day abbiamo assistito alle proiezioni degli altri film in concorso da “Lawless” di John Hillcoat, a “Post Tenebras Lux” di Carlos Reygadas, dal fantascientifico “Holy Mothors” di Leos Carax a “Cosmopolis” di David Cronenberg che porta sullo schermo nei panni del protagonista il tanto acclamato Robert Pattinson.
Tra i film in gara troviamo “Baad el Mawkeea” del regista egiziano Yousry Nasrallah che racconta l’Egitto post-Moubarack e il fenomeno delle primavere arabe; “On the Road” di Walter Salles tratto dal libro di Jack Kerouac, con Viggo Mortensen, Kristen Stewart, Kirsten Dunst e Amy Adams; “Paradies: Liebe” di Ulrich Seidl; “V Tumane” di Sergey Loznitsa; “Vous n’avez encore rien vu” di Alain Resnais adattamento libero di due pièces di Jean Anouilh: Eurydice e Cher Antoine; “The Angel’s Share” di Ken Loach; “Da-reun na-ra-e-suh” di Hong Sansoo; “Do-nui mat” di Sang-soo Im; “Killing them Softly” di Andrew Dominik, con il tanto atteso Brad Pitt che è sbarcato a Cannes senza la sua compagna Angelina Jolie che sposerà quest’estate, non sono mancati infatti festeggiamenti in occasione del suo addio al celibato.
Rappresentante italiano al festival francese è stato Matteo Garrone in concorso con il post Gomorra “Reality”, che ha raccolto grandi applausi: “Non abbiamo voluto fare un film di denuncia – ha dichiarato Garrone – né scagliarci contro un certo tipo di televisione: siamo partiti da un fatto accaduto e nelle premesse volevamo realizzare un piccolo film che mi aiutasse a superare l’ansia da prestazione dopo il successo ottenuto con ‘Gomorra’. Per ritrovare il piacere di fare cinema, di divertirmi”. Si parla di Grande Fratello, dell’illusione di un uomo che, in cerca di fama, passato il primo provino, pensa di avere la porta spalancata della “casa” più famosa d’Italia e che per questo comincia a modificare la propria vita, convinto che ovunque ci siano autori televisivi e psicologi che lo stanno osservando per studiarlo. Ecco quindi che il Reality diventa realtà e arriverà il momento in cui il protagonista dovrà fare i conti con gli effetti collaterali di tutta questa situazione.
Altri titoli: “Amour” di Michael Haneke, commovente storia di cui sono protagonisti la straordinaria coppia Trintignant/Riva.
Tra i film più chiacchierati anche “Jagten” del danese Thomas Vinterberg, che già con “Festen”, nel 1998, vinse il Premio della Giuria proprio qui a Cannes. Protagonista della storia un insegnante di asilo mandato in rovina perché accusato di aver abusato di una bambina della scuola.
Ma sulla Croisette hanno scommesso ancora su “Dupa Dealuri” di Cristian Mungiu, “Like Someone in Love” di Abbas Kiarostami, “The Paperboy” di Lee Daniels e con una ‘scandalosa’ Nicole Kidman e “De Rouille et d’Os” di Jacques Audiard che vede protagonista la favolosa interpretazione di Marion Cotillard, la quale era tra le favorite per il premio per l’interpretazione femminile.
Chiude il festival il film in concorso “Mud” di Jeff Nichols, che pone al centro il tema dell’amore, con un’efficace interpretazione di Matthew McConaughey.
Tra i film fuori concorso “Io e Te” del regista italiano Bernardo Bertolucci e la presentazione del nuovo cartoon Dreamworks “Madagascar 3”.
Tra gli eventi che meritano attenzione troviamo la proiezione della versione restaurata, con l’aggiunta di venti minuti di scene inedite, di “C’era una volta in America” che ha provocato la commozione del grande attore Robert De Niro.
Non sono mancati, a ornare il festival, meravigliosi red carpets dove abbiamo visto brillare con abiti da favola straordinari divi e dive che si contendono come sempre i migliori stilisti sulla piazza.
Il verdetto della giuria, è stato annunciato dal Presidente Nanni Moretti nel corso della cerimonia di chiusura. La Palma d’Oro è stata assegnata, come già detto in apertura, ad “Amour” di Michael Haneke. Ci piace immaginare Marilyn Monroe che intona la celebre “Happy birthday” al vincitore in segno di augurio non di compleanno ma di successo e di congratulazioni e quindi.. “Happy birthday.. Mr. Haneke!
“Amor vincit omnia”
Written by Damiana Fiammenghi