“Visioni imperfette” di Raffaello Corti, menzione d’onore nel Secondo Concorso Oubliette
A sorpresa, e non previsto dal bando di concorso, si è deciso di assegnare qualche menzione d’onore a diversi concorrenti del Concorso, sia per ringraziare per la grande partecipazione sia per far conoscere altri scrittori meritevoli di stima.
“Visioni imperfette” di Raffello Corti si aggiudica una menzione d’onore della giuria della Seconda Edizione del Concorso Nazionale Letterario “Oubliette 02” promosso dal web-magazine OublietteMagazine e dalla Faster Keaton Produzioni.
“Visioni imperfette” è una raccolta poetica edita nel 2010 dalla casa editrice Aletti Editore. Abbiamo deciso di scegliere una poesia della raccolta per descriverne la poetica.
“Foglio”
“Rotola accartocciato
lungo la via
un foglio sospinto da vento scuro,
tracce di memoria
si intravedono
tra le sue pieghe bianche.
Lo inseguo con le mani tese
ed è come se la vita
mi sfuggisse tra le mani
Non leggerò mai quelle parole
scritte dalla storia
nascoste dalla memoria.”
“Foglio” è una lirica presente nella raccolta “Visioni imperfette”. Divisa in tre stanze, si presenta con un andamento melanconico riverso al passato ed alla passione per il pensiero umano.
“Rotola accartocciato/ lungo la via/ un foglio sospinto da vento scuro,/ tracce di memoria/ si intravedono/ tra le sue pieghe bianche.”
Soggetto della lirica è un semplice foglio, un foglio che distante dal suo essere tale si muove appallottolato in se stesso. È sulla strada senza alcuna direzione volontaria da intraprendere, è il vento che lo sospinge avanti. Tra le pieghe si notano parole scritte da qualcuno, un ricordo gettato di netto per poi esser accartocciato e gettato via.
“Lo inseguo con le mani tese/ ed è come se la vita/ mi sfuggisse tra le mani”
L’Io Poetico di accorge del foglio, incuriosisce ciò che potrebbe esserci scritto, una curiosità portata dall’interesse verso l’essere umano e le sue creazioni. L’Io cerca di seguire il foglio, ha le mani tese in accoglimento così come la sua mente. Nello stesso tempo, la tentata presa dell’oggetto porta al pensiero della vita, così per metonimia la vita diviene il foglio e l’Io sente che la sua vita sta fuggendo appallottolata.
“Non leggerò mai quelle parole/ scritte dalla storia/ nascoste dalla memoria.”
Ma la ricerca di ferma, il foglio come la vita è troppo veloce per il raziocinio umano, quelle parole nascoste tra le pieghe non verranno lette da alcuno: è il destino, il fato ed il caos che insieme navigano nel tempo.
Congratulazioni a Raffello Corti per l’ottimo risultato.
Link diretto finalisti del Secondo Concorso Letterario Nazionale “Oubliette 02”:
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