“Impetuoso” di Pietro De Bonis, menzione d’onore del Secondo Concorso Oubliette
A sorpresa e non previsto dal bando di concorso si è deciso di assegnare qualche menzione d’onore a diversi concorrenti del Concorso, sia per ringraziare per la grande partecipazione sia per far conoscere altri scrittori meritevoli di stima.
“Impetuoso” di Pietro De Bonis si aggiudica una menzione d’onore della giuria della Seconda Edizione del Concorso Nazionale Letterario “Oubliette 02” promosso dal web-magazine OublietteMagazine e dalla Faster Keaton Produzioni.
“Impetuoso”
“Sussurro amore per te,
nel chiarore di questo giorno assente in me,
nella chiarezza di una notte passata inquieta.
Sei la cima fiorente del mio inferno impetuoso,
il fondo torrido del mio cielo gelido.
Sei il colore opaco di uno sguardo ignoto,
il calore grigio di un nero senza forma.
Sei piccola grande consistenza che m’appartiene.”
“Impetuoso” è una lirica dagli estremi passionali, il titolo riprendo lo stato umorale dell’Io Poetico che in modo travolgente solidifica la sua emozione con l’esterno.
“Sussurro amore per te,/ nel chiarore di questo giorno assente in me,/ nella chiarezza di una notte passata inquieta.”
L’amore come oggetto della lirica “Impetuoso” è visto come fortezza di un esistere oltre al tempo ed allo spazio. L’Io poetico dopo una lunga giornata in absentia si domanda se abbia realmente vissuto o se sia un’illusione la sua partecipazione alla vita. Il sussurrare emozioni diventa così una giustificazione per la lontananza da se stesso, ed allo stesso modo diviene la controparte della notte trascorsa da insofferente.
“Sei la cima fiorente del mio inferno impetuoso,/ il fondo torrido del mio cielo gelido.”
L’Io si sbilancia, dopo aver realizzato la giornata, intrattenendo con l’oggetto della suo pensiero una sorta di serenata funerea, infatti, descrive la sua amante come una cima lussureggiante ma posizionata sull’inferno ed ancora come l’estremità afosa del cielo.
“Sei il colore opaco di uno sguardo ignoto,/ il calore grigio di un nero senza forma./ Sei piccola grande consistenza che m’appartiene.”
E continuano gli slanci discorsivi dell’Io, che sentendosi intrappolato dalla giornata trasforma ogni sua immaginazione in descrizioni della sua amante, del suo amore. E lei diventa opaca, grigia, piccola; ed il suo stato d’essere si contrappone allo sguardo, al nero, ad una grande consistenza. Così l’Io continua a vivere, così l’Io continua a desiderare un sogno oscuro.
Congratulazioni a Pietro De Bonis per l’ottimo risultato.
Link diretto finalisti del Secondo Concorso Letterario Nazionale “Oubliette 02”:
Written By Alessia Mocci
Complimenti Pietro! E’ davvero bella!!
Grazie Rebecca!!