Intervista di Pietro De Bonis a Gio Torzini e al suo “I Racconti dello scriba”

“Dolce amore… se cadrai sotto forma di pioggia, io ti raccoglierò nelle mani a coppa./ Perché tale acqua non si disperda in mille rivoli. / Se sarai stanca, ti cullerò tra le braccia come se fossi la mia figlia prediletta./ Se sarai donna, ti amerò su un letto di foglie e di petali di rose./ Se sarai femmina, ti strazierò di baci e di carezze e berrò con te dal calice della passione./ Se sarai bambina, ti prenderò per mano perché tu non smarrisca la via./ Se sarai la mia Regina, io sarò il tuo re./ Sarò tutto ciò che vorrai perché io ti appartengo come la luce appartiene alla tenebra e le stelle al firmamento. / Il tuo schiavo Ahmes”

 

Egitto 1964 a. C. Lo scriba Amhes e la principessa Amouke sono amanti, ma lei è promessa in sposa al Faraone e quando il padre scoprirà la loro relazione segreta cercherà di eliminare Amhes…

Francia 1320 d.C. Auguste e Marianne vengono reclutati ad Avignone per smascherare un gruppo di eretici che si nasconde in un monastero benedettino.. Le loro indagini porteranno alla luce intrighi e cospirazioni all’interno della stessa corte papale…

I Racconti dello scriba” è costituito da due storie distinte che hanno luogo in epoche e nazioni differenti: il libro si apre con il racconto Lo Scriba e la Principessa, che narra la storia d’amore clandestina tra uno scriba reale e la figlia del visir presso il quale lavora; mentre il secondo racconto è intitolato Il Mistero del Monastero e ha come protagonisti Auguste e Marianne, due ex-galeotti che si recano in un monastero benedettino per indagare su un fantomatico libro segreto e proibito..

Il libro ha decisamente una trama originale e non vuole esser un romanzo prettamente storico, pur essendo ambientato nel passato…

Sospinta dalla fresca brezza serotina. La piccola imbarcazione superò anche quell’ultima ansa del fiume solcando agile e leggera le acque nere di limo. Capelli serici e neri come opali acconciati alla maniera egizia secondo i dettami della moda. Occhi liquidi, magnifici abilmente esaltati da un filo di Kohl verde,  labbra invitanti dipinte di rosso, l’ovale del viso perfetto luminoso, il sorriso simile a una collana di candide perle. La giovane seduta sulla prua rastremata, era il ritratto della bellezza, della gioventù, della grazia e della regalità.

Il giovane ai remi non riusciva a distogliere lo sguardo dallo splendido corpo, coperto dalla vita in giù da un ridottissimo lembo di stoffa, un corto gonnellino di lino bianco ..che anziché  nascondere rivelava un paio di natiche rotonde e perfette come uova di struzzo. 

«Anouke dolce fiore e tormento dei miei lombi»..

Ahmes, scriba personale della principessa, stava formulando nella mente la sublime lode che avrebbe poi trascritto nei rotoli di papiro, quando ella rizzatasi sulle punte dei piedi scalzi.. cacciò un urlo garrulo indicando le rive paludose del Nilo. Tra le canne e i papiri mossi dal vento, in un frullo d’ali, si era alzato in volo uno stormo di oche selvatiche dal ventre candido. L’incauto movimento fece oscillare pericolosamente la piccola imbarcazione. Il giovane con un abile gioco di pagaia si affrettò lesto a ristabilizzare l’assetto,  poi si lasciò andare a una risata sonora, alla vista delle splendide e regali chiappe dell’amata tese come pelli di tamburo.”

Giò Torzini, alias Anonimo Fiorentino, blogger e writer nasce in Toscana a due passi dalla rinascimentale Florentia “Firenze” . I Racconti della Scriba, è il suo romanzo di esordio.

 

P.D.B.: Grazie Gio d’aver accettato il mio invito, allora “I Racconti della Scriba” (edizioni REI) è il tuo primo romanzo, come è nato?

Gio Torzini: Ho sempre amato scrivere, in passato sono stato anche autore televisivo..da anni scrivo sui miei blog e su altre testate e social network di politica e di attualità. Il libro è nato per caso. Avevo scritto per il web alcuni brevi racconti erotici e poesie che il pubblico ha apprezzato. E’ stato per questo successo di pubblico che ho deciso di scrivere I Racconti dello Scriba. 

 

P.D.B.: Sei attratto dal racconto erotico/sensuale?

Gio Torzini: Prima che scrittore e blogger  sono e mi ritengo un estimatore dell’universo femminile, adoro le donne, in tutte le loro forme e declinazioni e ho dunque trovato fisiologico celebrarne la bellezza e la sensualità  realizzando per loro un romanzo carico di pathos erotismo e passione.     

 

P.D.B.: Nella seconda parte del libro c’è un grosso cambiamento, dal romantico si passa al thriller carico di suspence, come mai questa scelta? Ti sei messo nei panni di quel lettore che oltre i baci cerca anche il sangue?

Gio Torzini: Volevo cimentarmi in due generi diversi e tuttavia convergenti. Finanche infatti  i due racconti siano ambientati in epoche diverse La Francia del 1300 e l’Egitto del Medio Regno, presentano entrambi alcuni punti di contatto..insomma  in entrambe le storie vi è un minimo comune denominatore. Un mix di intrigo passione erotismo e pathos. Sono due Racconti che si intersecano e si auto competano. Uno è stato scritto in punta di penna d’oca e calamaio con un ritmo cadenzato e romantico, e l’altro invece tratteggiato a tinte più fosche a mo di thriller medievale. In entrambi i racconti vengono narrate le vicende di due coppie di amanti. Due contesti diversi due spazi temporali, due mondi antitetici che tuttavia però hanno in comune, questo era almeno il mio intento, gli stessi ingredienti, quali la  passione, l’erotismo l’intrigo il pathos.    

 

 

P.D.B.: Da dove nasce il tuo interesse verso i poemi egiziani? Lo stile e il linguaggio del tuo romanzo è ben curato, si trovano anche citazioni in latino.

Gio Torzini: Prendere a prestito ambientazioni quale l’Egitto antico e la Francia del 1300. E’ stato casuale. Avrei potuto ambientare i miei racconti in qualunque altra epoca. E’ dipeso molto dalla sensibilità e l’attrattiva del momento. Per quanto riguarda invece lo stile e la forma usati per lo scritto. Sono dell’avviso che sia doveroso nei confronti dei lettori quando si scrive un romanzo ad ambientazione storica cercare di rendere il contesto più verosimile possibile..arricchendolo dunque con descrizioni mirate e con un linguaggio che rievochi nella mente del lettore gli usi e i costumi dell’epoca in cui è ambientato. 

 

P.D.B.: E previsto un secondo capitolo de “I Racconti della Scriba”? Ci hai pensato?

Gio Torzini: Beh in effetti ha prescindere dal buon successo di pubblico che il libro sta riscontrando nelle librerie… Appena terminato i “Racconti dello Scriba” mi sono messo subito a scrivere il seguito del racconto Egizio che uscirà sotto forma di romanzo a se stante con il titolo “Il Guardiano degli Unguenti”. La storia sarà ambientata tra la Mesopotamia e L’Egitto vent’anni dopo gli eventi narrati nel primo libro.  

 

P.D.B.: Hai in vista presentazioni del libro? Dove è possibile reperirlo?

Gio Torzini: Per ora non ho preso in considerazione quest’ipotesi. Non credo molto alle presentazioni se non hai una grossa realtà editoriale alle spalle, sono eventi fini a se stessi che costano e non ti danno la stessa visibilità che ti da la rete. Per adesso sto promuovendo  come meglio posso insieme alla mia casa editrice il libro su blog e magazine. Il libro si trova in tutte le maggiori librerie online quali Mediaworld, DEA Store, La Feltrinelli, Rizzoli, Webster e naturalmente nel sito della Edizioni REI. Nella versione cartacea e-book e pdf è presente in una trentina di punti vendita online. 

 

“Quando un’intervista vista l’ora è appena finita, una nuova intervista è appena iniziata. Un’intervista per amare, per sognare, per vivere…”

Written Pietro De Bonis, in Marzullo

http://pietrodebonis.blogspot.it/

 

Info:

http://www.gio-torzini-scrittore.it/

 

 

2 pensieri su “Intervista di Pietro De Bonis a Gio Torzini e al suo “I Racconti dello scriba”

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