Futurismo per la Nuova Umanità: intervista al videomaker Filippo Landini
Filippo Landini, nato a Ferrara nel 1969.
Ha pubblicato le raccolte di poesie Fuoco et flow in AA.VV, Frrr (Comune di Ferrara, 2001), Nodo Sottile 3 (Crocetti Editore, 2003) e il romanzo Ferrara Game Over (Edizioni Nomade Psichico, 2000) da cui è stato realizzato il il lungometraggio omonimo (diretto e interpretato dallo stesso Landini e da Max Czertok). Ha pubblicato per Linea BN Edizioni Red Red Play Balck .
Protagonista nel libro del futurologo Roby Guerra per Armando Editore.
A.M.: Landini, futurismo oggi: anarchico ma techno?
Filippo Landini: Del futurismo ho sempre considerato l’area anarchica come affine alle mie poetiche. Non mi è mai piaciuta quella fenomenologia che Giovanni Papini, fondatore della rivista Lacerba nel 1913, bollava come “marinettismo”. Il futurismo che dadaizza è quello che esprime la vera rivolta poetica. Ovviamente futurismo è l’estetica del tecnologico, la poesia del meccanismo e quindi nel contemporaneo questa osmosi è ancora più accentuata.
A.M.: Landini- il recente “Futurismo per la nuova umanità” di Guerra?
Filippo Landini: Il futurismo di Guerra è poliedrico, prende spunto e si proietta su molti fenomeni antropologici ed artistici. La nuova umanità sarebbe un collettivo sinergico liberato dalla tecnologia e portato da quest’ultima su stadi più elevati di umanità.
A.M.: Futurismo e fascismo, questione risolta?
Filippo Landini: Non so se sia risolta. Ripeto, io del futurismo apprezzo e condivido le poetiche degli artisti e degli scrittori di matrice anarchica. Che poi molti futuristi fossero fascisti penso sia dovuto all’influenza psicologica ed economica di Marinetti. Comunque il futurismo era rivoluzionario, il fascismo invece era smaccatamente reazionario.
A.M.: Esteticamente, il futurismo oggi come arte digitale ed elettronica?
Filippo Landini: Velocità, geometria, sinestesia. Tre termini per definire il futurismo. Tre termini ontologici del digitale.
A.M.: Internet metafora del futurismo di oggi, techno e sociale?
Filippo Landini: Devo produrre il booktrailer del testo di Roberto Guerra “Futurismo per la nuova umanità”. Un breve video clip che andrà su internet, comunicazione totale a costo zero, quasi zero. Ma come tutti i fenomeni di massa si può leggere la prospettiva doppia cioè la rete come totale libertà di comunicazione ma anche di totale controllo degli utenti.
A.M.: Ferrara futurista… un ossimoro?
Filippo Landini: No, poiché avverto tantissima sperimentazione e nuove correnti di pensiero. Il particolare montaggio video di Max Czertok, che comunque è cresciuto a Ferrara ed ogni tanto ci vive, o le musiche di Alfonso Santimone che è più stabile in città, l’espressionismo mutoide di Sebastiano Zuccatelli, l’ironia poetica di Alberto Gigante, la poliedricità di Andrea Amaducci mi rivelano che Ferrara può essere vista anche in ottica futurista.