“Facevamo l’autostop” di Paolo Breviario terza posizione della sezione A del Secondo Concorso Oubliette
“Beppe era scappato dal mondo cittadino fatto di interruttori e rubinetti, modi di apparire e boria e si stava scontrando piacevolmente con il buon senso contadino, i vecchi detti e le buone usanze. Voleva imparare tutto ciò che la vita passata nei condomini della periferia di una borghese cittadina del nord non aveva potuto insegnargli.”
Incontriamo Beppe, il protagonista di “Facevamo l’autostop”, in un viaggio ai confini della sua conoscenza. La scoperta di un mondo nuovo, di un’isola che gli ha rapito il cuore con la sua semplicità e la sua bellezza prettamente naturale, una bellezza che ovunque si nota, una bellezza negli odori, nelle voci dei suoi abitanti, negli usi e costumi di una società che ha escluso la “modernità” dalla vita di ogni giorno.
“Facevamo l’autostop” di Paolo Breviario (1964, Bergamo) edito nel marzo del 2010 dalla casa editrice Edizioni Progetto Cultura per la collana editoriale “Le scommesse”, si aggiudica la terza posizione della sezione A (libro di prosa edito) della Seconda Edizione del Concorso Nazionale Letterario “Oubliette 02” promosso dalla web-magazine Oubliette Magazine e dalla Faster Keaton Produzioni.
“Facevamo l’autostop” presenta la prefazione di Franco Ottolino e l’interessante denominazione dei brevi capitoletti del libro: ognuno inizia con la parola “onda” e troviamo per esempio “Onda Sartiglia”, “Onda serra”, “Onda Capodanno”, “Onda carnivora”, “Onda progetti”, “Onda duna”, “Onda bar”. Siamo di fronte ad un racconto di un viaggio in autostop, una vera e propria avventura in una terra sconosciuta che il nostro protagonista affronterà con grande capacità di osservazione. Parliamo di una Sardegna ancora incontaminata e di un giovane ragazzo che decide di visitare un luogo inesplorato grazie all’ospitalità di un amico.
Non ci troviamo di fronte ad una semplice storia di un itinerario naturale, infatti, con lo scorrere delle pagine tantissime storie e personaggi si confronteranno con Beppe in una ricerca di vita reale consolidata dalla volontà di vedere oltre e di conoscere un’altra routine diversa da quelle delle grandi città e dei palazzoni delle periferie.
“Un ragazzo biondo, loro amico, si prendeva maniacale cura del capretto. Era lui il mastro arrostiture, aveva la fiducia degli amici che lo avevano invitato. Aveva gli occhi arrossati dalla protratta vicinanza alla fiamma e uno sguardo monello da uomo libero. Punzecchiava con la punta del coltello da scanno le carni infuocate che mostravano a turno la facciata al calore della brace, quindi appoggiava l’acciaio sul polso e sulle labbra per stabilirne il grado di cottura.”
Un racconto descrittivo, un racconto che vede in primis il protagonista emozionarsi per le novità vissute, un racconto ispirato da vicende realmente vissute che presentano un epilogo malinconico. Dopo vent’anni Beppe decide di tornare in quella meravigliosa isola ma, davanti a se ha un paesaggio diverso, una natura che si è venduta al progresso, un progresso inarrestabile che prende possesso del territorio intaccando la sua originalità.
“Credendo di sfruttare l’ombra della duna e dell’esiguo cespuglio, scantonava dai baci del sole ma, arrivate le sette, non vi era più scampo alcuno. Allora si scrollava di dosso la pesantezza di colui che vorrebbe proseguire il sonno e ruzzolava giù. Sulla vastissima battigia non c’era ancora nessuno. Il mare era calmo, l’acqua cristallina, fredda e corroborante.”
Congratulazioni ad Paolo Breviario per l’ottimo risultato.
Link diretto finalisti del Secondo Concorso Letterario Nazionale “Oubliette 02”:
Written by Alessia Mocci
Leggendo la Vostra recensione sento soffiare forte il maestrale che mi ha portato a scrivere le ondeggianti vicende della mia vita e come uno spettatore preparato godo l’infrangersi delle emozioni sulla pelle rinsecchita dagli anni.
Grazie a tutti Voi per la gradita recensione.
paolobreviario@yahoo.it
Grazie a te Paolo per aver partecipato con “Facevamo l’autostop”! Ed ancora congratulazioni per la tua terza posizione alla seconda edizione del Concorso Oubliette 02.