Adrienne Rich muore all’età di 82 anni la poetessa del femminismo americano
La scrittrice statunitense Adrienne Rich, una delle grandi voci della poesia moderna americana, militante femminista e pacifista, lesbica dichiarata, è morta nella sua casa di Santa Cruz, in California, all’età di 82 anni.

L’annuncio della scomparsa è stato pubblicato dal “New York Times”, precisando che il decesso, 27 marzo 2012, è legato ad una complicazione dell’artrite reumatoide di cui Rich soffriva da un trentennio.
Nata a Baltimora il 16 maggio 1929, Rich dal 1999 viveva a Santa Cruz con la compagna Michelle Cliff, a sua volta romanziera, poetessa e accademica.
Dagli esordi nei primissimi anni Cinquanta ad oggi, il percorso personale e intellettuale di Rich ha avuto almeno due tappe fondamentali: il femminismo (anche quello più radicale) e l’omosessualità. Dopo un matrimonio durato più di vent’anni con Alfred Conrad, noto economista, e la nascita di tre figli, la poetessa prese coscienza negli anni Settanta della sua nuova identità sessuale.
Da allora, tra durissime prese di posizione nei confronti dei vari governi americani (compreso quello di Bill Clinton) e tutta una serie di proteste clamorose come ad esempio il suo rifiuto categorico ad accettare la prestigiosa National Medal of Arts, Rich è stata un’influente intellettuale femminista.
Nel 1976 si dichiarò pubblicamente lesbica, lo stesso anno che pubblicò “Nato di donna” (tradotto in italiano da Garzanti), primo libro interamente dedicato al tema della maternità dal punto di vista femminista. Nella gravidanza, nel parto, nell’allattamento, nell’educazione, nelle proiezioni mitiche e letterarie, “Nato di donna”, mostra le vicende storiche e psichiche della maternità diventare codice, istituto e gravame.
Dopo essersi laureata nel 1951 al Radcliffe College, Adrienne Rich vinse il premio Yale Series of Younger Poets per autori emergenti, che le consentì di pubblicare il suo primo libro, “A Change of the World”, con l’introduzione di W. H. Auden che presiedeva la giuria del riconoscimento. Sposato nel 1953 l’economista Alfred Conrad, due anni dopo pubblicò il suo secondo libro, “The Diamond Cutters”.
Ma è solo con il terzo libro, “Snapshots of a Daughter-in-Law” del 1963 che venne riconosciuta come una delle scrittrici più importanti a livello nazionale per la sua voce poetica e per i temi femministi dei suoi testi.
Con i tre figli, Rich e Conrad si trasferirono nel 1966 a New York dove vennero a contatto con l’attivismo sociopolitico del periodo. I suoi libri di quegli anni (“Necessities of Life”, 1966; “Leaflets”, 1969; “Will to Change”, 1971) riflettono i fermenti culturali di un’epoca in forte cambiamento. Nel 1969 Rich lasciò il marito e divenne attivista dei movimenti di liberazione femminista.
Nel 1974 il volume “Diving Into the Wreck” ottenne il National Book Award for Poetry, prestigioso premio statunitense per la poesia, che Rich rifiutò però di ritirare a titolo personale e accettandolo solo insieme ad altre due poetesse, “a nome di tutte le donne che restano in silenzio”.
Le posizioni radicali femministe di Adrienne Rich si consolidarono quando si dichiarò lesbica nel 1976, anno che vide la pubblicazione del controverso e innovativo volume “Nato di donna” a cui fece seguito l’anno seguente “Twenty-One Love Poems”, poi incluso in “Dream of a Common Language” del 1978. È di questo periodo il più importante e influente contributo da saggista di Adrienne Rich, “Compulsory Heterosexuality and Lesbian Existence”.
Nel 1997 ha rifiutato la National Medal of Arts affermando che non poteve accettare un premio della presidenza Clinton in quanto “l’arte, per come la concepisco io, è incompatibile con la politica cinica di questa amministrazione”. Nello stesso discorso la poetessa affermava che “l’arte non significa nulla se serve semplicemente ad abbellire la tavola del potere che la tiene in ostaggio“.
Nel febbraio del 2003 Adrienne Rich e altri poeti, per protestare contro la guerra in Iraq, hanno rifiutato di partecipare a una conferenza alla Casa Bianca sul tema “Poetry and the American Voice”.
Poesia “Per i morti” tradotta da Adeodato Piazza Nicolai
For the Dead
“I dreamed I called you on the telephone
to say: Be kinder to yourself
but you were sick and would not answer
The waste of my love goes on this way
trying to save you from yourself
I have always wondered about the left-over
energy, the way water goes rushing down a hill
long after the rains have stopped
or the fire you want to go to bed from
but cannot leave, burning-down but not burnt-down
the red coals more extreme, more curious
in their flashing and dying
than you wish they were
sitting long after midnight”
Per i morti
“Ho sognato di chiamarti al telefono
per dirti: Sii più dolce con te stesso
ma eri ammalato e non hai risposto
Lo spreco del mio amore prosegue in questo modo
cercando di salvarti da te stesso
ho sempre pensato ai residui
di energia, di come l’acqua scorre da un colle
dopo che le piogge si sono fermate
o del fuoco che vuoi lasciare quando vai a letto
ma senza riuscirci, che si consuma senza spegnersi,
i carboni sempre più rossi, sempre più strani
nel scintillare e nello spegnersi
di quanto tu non lo desiderassi
seduto lì a mezzanotte passata”
Opere:
Poesia
- A Change of World (Yale UP, 1951)
- The Diamond Cutters and Other Poems (Harper, 1955)
- Snapshots of a Daughter-in-Law: Poems, 1954-1962 (Harper, 1963; rev. ed., Norton, 1967)
- Necessities of Life (Norton, 1966)
- Leaflets: Poems, 1965-1968 (Norton, 1969)
- The Will to Change: Poems, 1968-1970 (Norton, 1971)
- Diving into the Wreck: Poems, 1971-1972 (Norton, 1973)
- Poems: Selected and New, 1950-1974 (Norton, 1974)
- Twenty-One Love Poems (Effie’s Press, 1977)
- The Dream of a Common Language: Poems, 1974-1977 (Norton, 1978)
- A Wild Patience Has Taken Me This Far: Poems, 19 78- 1981 (Norton, 1981)
- Sources (Heyeck Press, 1983)
- The Fact of a Doorframe: Poems Selected and New, 1950- 1984 (Norton, 1984)
- Your Native Land, Your Life (Norton, 1986)
- Time’s Power: Poems, 1985-1988 (Norton, 1988)
- An Atlas of the Difficult World: Poems, 1988-1991 (Norton, 1991)
- Collected Early Poems, 1950-1970 (Norton, 1993)
- Dark Fields of the Republic, 1991-1995 (Norton, 1995)
- Midnight Salvage: Poems 1995-1998 (Norton, 1999)
- Fox: Poems 1998-2000 (Norton, 2001)
- The School Among the Ruins: Poems 2000-2004 (Norton, 2004)
- Telephone Ringing in the Labyrinth: Poems: 2004-2006 (Norton, 2007)
Saggistica
- Of Woman Born: Motherhood as Experience and Institution (Norton, 1976, rev. ed., 1986)
- On Lies, Secrets and Silence: Selected Prose, 1966- 1978 (Norton, 1979)
- Blood, Bread and Poetry: Selected Prose, 1979-1986 (Norton, 1986)
- What Is Found There: Notebooks on Poetry and Politics (Norton, 1993)
- Arts of the Possible: Essays and Conversations (Norton, 2001)
- Poetry and Commitment: An Essay (Norton, 2007)
Traduzioni italiane
- “Come la tela del ragno. Poesie e saggi di Adrienne Rich”, a cura di Camboni M., Euroma La Goliardica , 1985, Pagine: 244 ,
- Adrienne Rich, “Segreti, silenzi, bugie : il mondo comune delle donne”, La Tartaruga, 1982.
- Adrienne Rich, “Nato di donna”, Garzanti (Gli Elefanti Saggi), 1996,
- Adrienne Rich, “Cartografie del silenzio”, a cura di Maria Luisa Vezzali, Crocetti, 2000, pp. 244,
- Adrienne Rich, “Eterosessualità obbligatoria ed esistenza lesbica”, pubblicato nel (numero monografico della rivista Dwf del 1985 dedicato alle “ricerche americane sull’esistenza lesbica”), n. 23-24, pp. 5-40, 1985 (apparso precedentemente in versione ridotta nei numeri 3 e 4 di Effe marzo e aprile 1981), Traduzione di Maria Luisa Moretti; trascrizione di Nerina Milletti.
- Adrienne Rich, “La politica del posizionamento”, in «Mediterranean», n.2, 1996, pp.15-22, (ed. or. “Notes Toward a Politics of Location”, in EAD., Blood, Bread and Poetry: Selected Prose 1979-1985, Virago, London 1987).
- Adrienne Rich, “La guida nel labirinto”, a cura di Maria Luisa Vezzali, Crocetti, 2011, pp. 160,
Su Adrienne Rich
- Paola Zaccaria, “A lettere scarlatte: poesia come stregoneria. Emily Dickinson H(ilda) D(oolittle) Sylvia Plath Anne Sexton Robin Morgan Adrienne Rich (e altre…)”, FrancoAngeli edizioni, 1ª edizione 1995,
Fonte:
http://www.tio.ch/Estero/News/675227/USA-morta-Adrienne-Rich-una-delle-voci-del-femminismo
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