“Sussurri del cielo e mormorii di numeri primi” di Filippo Giordano – recensione di Marzia Carocci
Indubbiamente nuovo e particolare il modo di proporsi del nostro autore il quale nel suo libro posta poesie in perfetta ed armoniosa forma metrica e allo stesso tempo spazia in alcune indagini matematiche supportate da formule e teorie ampiamente prese da lui in considerazione.
Egli afferma attraverso ragionamenti che per alcuni, vista la difficoltà degli argomenti trattati, possono apparire astrusi e complicati, che esiste un ordine di numeri primi e che, sempre attraverso i suoi calcoli, sembrerebbe che in passato non siano state prese in considerazione alcune formule che consentirebbero di individuare alcuni fattori e alcuni elementi degli insiemi A e B corrispondenti ai numeri primi stessi.
Nel libro vi sono elementi numerici e letterari in un susseguirsi di logica e riflessione, dove la parola abbraccia il numero per sposarsi in un connubio di senso e di compiuto.
Un volume che ha la sensibilità della parola fatta verso e il ragionamento della concretezza matematica. Le sue parole miste a intuizioni diventano piano piano un lento altalenare fra la leggerezza che traspare dalla poesia e l’attenta concentrazione sul numero che riesce a plasmarsi nella parola fino a raggiungere un perfetta sintonia in una metamorfosi del pensiero.
Filippo Giordano ci trascina in labirinti filosofici/matematici dove il confine della parola e del numero e minimalista e addirittura si interseca in perfetta sintonia.
Il tutto ci porta all’esplorazione del nostro cervello e a rendersi conto di quanto esso possa analizzare zone che potremmo credere buie e invalicabili dove contempliamo solo il visibile e il “logico” senza addentrarsi mai in quegli spazi che crediamo invalicabili solo perché a noi oscuri; questo accade perché spesso mettiamo catene alle idee e alle possibilità.
Un libro che va oltre la poesia, oltre alla logica, dove Filippo Giordano ha trovato il mezzo di raggiungere l’essenza attraverso alcuni calcoli che a suo vedere raggiungono addirittura un ordine universale dove anche la figura del Divino diventa visibile.
Sicuro è che il nostro autore attraverso questo suo lavoro, è riuscito a “smuovere” qualche coscienza e a incuriosire il lettore.
Written by Marzia Carocci
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