Presentazione de “Meditazioni al Femminile”, di Michela Zanarella, 25 febbraio 2012, Roma

…quel carnale e innocente sfiorarsi dei corpi, …immagini, similitudini e paragoni che sbocciano improvvisi e fascinosi… quel tanto di arcano che aleggia e impregna gran parte del suo dire poetico

 

Sabato 25 febbraio 2012 alle 18:00 presso il Teatro Agorà in via della Penitenza 33 a Roma ci sarà la presentazione del libro “Meditazioni al Femminile” di Michela Zanarella.

Un evento poco comune, un evento che farà parlare, un evento come tanti altri ma interessante come pochi. Le letture saranno a cura di Chiara Pavoni, Giuseppe Lorin, Pino Loreti.

Michela Zanarella conferma la sua cifra stilistica ed affida all’originalità delle immagini, all’azzardo delle similitudini, a metafore mai prevedibili e, a volte, addirittura spiazzanti, gli esiti più felici del suo discorso poetico.

Sinossi emotiva di Giuseppe Lorin

Leggendo questa nuova raccolta di poesie dal titolo che ci introduce nel mondo delle elucubrazioni femminili è doveroso ricordare una frase di Eugenio Montale: “È ancora possibile la Poesia?

Sotto lo sfondo così cupo dell’attuale civiltà, anche le arti tendono a confondersi, a smarrire la loro identità. La tecnologia comunicativa sembra sia riuscita ad annientare ogni possibilità di solitudine e di riflessione.

Siamo spiriti di un secolo che divora le memorie ricorda la Zanarella in una sua poesia qui raccolta.

Il tempo si fa più veloce, opere di pochi anni fa sembrano “datate” e il bisogno che il poeta ha di farsi ascoltare prima o poi diventa bisogno spasmodico dell’attuale, dell’immediato.

Michela Zanarella è una voce giovane che trabocca di vitalità e di amore per la vita, vuole donare se stessa e non teme di manifestarsi con slancio in un mondo invece sempre più invaso dal cinismo e sempre più spento di sentimenti, dove anche la poesia diventa spesso solo un arido De profundis.”

Così Donatella Bisutti chiarifica la Poesia raccolta nella silloge Meditazioni al Femminile, e Giuseppe Neri specifica che: “Questa nuova raccolta di liriche di Michela Zanarella si configura come un intenso canzoniere d’amore che oscilla tra sensualità e spiritualità, tra naturali pulsioni dei sensi e l’esigenza di sublimarle al fuoco della passione.

In un tale paesaggio di esibizionismo quasi isterico di scrittura, quale può essere il posto della più discreta delle arti, la Poesia? Un’arte che scaturisce dal silenzio e dalla meditazione, frutto di solitudine e di lenta maturazione espressiva poetica che trova il suo transfert comunicativo in Michela Zanarella.

È con Michela Zanarella che si compie il “miracolo” di una poesia che rifiuta il termine di produzione.

La silloge, che la Sangel Editrice propone confidando nell’espressione poetica di questa giovane poetessa, è – come precisa il titolo “Meditazioni al Femminile”– la sinossi di un’opera molto più ampia, frutto di esperienze vissute sulla propria pelle, sensazioni, afflati, delusioni, gioie, condivisioni in un processo di trasformazione della consapevolezza umana, personale e collettiva, di un suo costante lavoro appartato.

Si tratta, di una Poesia di riflessione questa della Zanarella che si rivolge, in primis, a un lettore che si senta iniziato, a un lettore che abbia già in sé il germe indispensabile al proprio cambiamento emotivo, che già possieda quella “domanda” senza la quale la “risposta” non potrebbe esistere.

 

http://youtu.be/rOHAa9V26Hk

 

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Fonte

Elfapromotions.com

 

 

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