È morta ieri la poetessa polacca Wislawa Szymborska all’età di 88 anni

Nobel per la Letteratura nel 1996, Wislawa Szymborska è morta ieri 1 febbraio 2012 a Cracovia, all’età di 88 anni, dopo diversi mesi di malattia si è spenta soavemente nel sonno.

Nata il 2 luglio del 1923 a Kòrnik, città vicino a Poznan ha vissuto sostanzialmente scrivendo poesie.

Di aspetto minuti con i capelli candidi, un volto aguzzo e sorridente, qualche volta ha visitato l’Italia e si è vista alla Fiera del Libro di Torino ma non amava molto i discorsi in pubblico.

In Polonia, i suoi volumi raggiungono cifre di vendita che rivaleggiano con quelle dei più notevoli autori di prosa, nonostante in un’occasione Szymborska abbia ironicamente osservato, nella poesia intitolata Ad alcuni piace la poesia (Niektorzy lubią poezje), che la poesia piace a non più di due persone su mille.

Scrive Mario Baudino, giornalista de La Stampa:

La sua poesia, in apparenza semplicissima, è in realtà insidiosa, niente affatto tranquillizzante. Antiplatonica, non crede in un mondo immutabile delle idee, anzi ad ogni verso ne svela l’inganno. La nostra esistenza, scrive, «è benvenuto e addio in un solo sguardo»: ci salva la meraviglia davanti alla realtà, il poter dire «tutto è mio, niente mi appartiene».

Nel passaggio stretto della vita c’è una possibilità: la bellezza che va oltre il male, oltre la fine – ingiusta – della vita stessa. Sempre nel discorso del Nobel, aveva evocato l’intero universo, con le sue distanze abissali, le stelle infinitamente lontane, i pianeti «già morti o ancora morti», per ricordare che «il nostro stupore esiste per se stesso e non deriva da alcun paragone con alcunché, e poi perché il mondo, qualunque cosa ne pensiamo, questo smisurato mondo è stupefacente».

Si è parlato per lei di una sorta di «addomesticamento della morte».

Una delle sue metafore preferite è quella delle nuvole, eternamente mutevoli e imprevedibili. «Non c’è vita/ che possa essere immortale/ se non per un momento». Parla del presente, tutto il resto è ipotesi, ricostruita dal passato o proiettata sul futuro. E lo fa con una dolcezza ironica.

La sua poesia «post-ideologica» ci parla dello stupore: il mondo non è affatto ovvio, si tratta di vedere i «miracoli», soprattutto quelli «alla buona», in base ai quali, per esempio, «le mucche sono mucche» e la frutta matura nel frutteto.

Tra i suoi ammiratori il regista turco (e italiano) Ferzan Ozpetek ha raccontato una volta come il primo incontro con i suoi versi corrispose anche, magicamente, all’anteprima del suo film d’esordio, Il bagno turco «Quello che la Szymborska vuole salvare dal diluvio – dice il suo traduttore Piero Marchesani – non sono le grandi cose o i paroloni, ma «chiaroscuri e semitoni/ capricci, ornamenti e dettagli/ stupide eccezioni/ segni dimenticati innumerevoli varianti del grigio/ gioco per il gioco/ e lacrima del riso». La sua tranquilla e sorridente sapienza stoica può stare in un solo verso: «Tutto è mio, niente mi appartiene»..

 

Opere principali:

  • Dlatego żyjemy (Per questo viviamo, 1952)
  • Pytania zadawane sobie (Domande poste a me stessa, 1954)
  • Wołanie do Yeti (Appello allo Yeti, 1957. Edizione italiana: Scheiwiller, 2005)
  • Sól (Sale, 1962. Edizione italiana: Scheiwiller, 2005)
  • Sto pociech (Uno spasso, 1967. Edizione italiana: Scheiwiller, 2003)
  • Wszelki wypadek (Ogni caso, 1972. Edizione italiana: Scheiwiller, 2003)
  • Wielka liczba (Grande numero, 1976. Edizione italiana: Scheiwiller, 2006)
  • Ludzie na moście (Gente sul ponte, 1986. Edizione italiana: Scheiwiller, 1996)
  • Lektury nadobowiązkowe (Letture facoltative, 1992. Edizione italiana: Adelphi, 2005)
  • Koniec i początek (La fine e l’inizio, 1993. Edizione italiana: Scheiwiller, 1997)
  • Widok z ziarnkiem piasku (Vista con granello di sabbia, 1996. Edizione italiana: Adelphi, 1998. Scelta antologica basata sul volume View with a grain of sand apparso in lingua inglese per la Harcourt Brace & Company di New York)
  • Poczta literacka (Posta letteraria, 2000. Edizione italiana: Posta letteraria, ossia come diventare (o non diventare) scrittore, Scheiwiller, 2002)
  • Chwila (Attimo, 2002. Edizione italiana: Scheiwiller, 2004)
  • Dwukropek (Due punti, 2005. Edizione italiana: Adelphi, 2006)
  • Opere, a cura di Pietro Marchesani: Adelphi (collana La Nave Argo, 2008)
  • La gioia di scrivere. Tutte le poesie (1945-2009): Adelphi, 2009 (con testo polacco a fronte)

Premi:

  • 1954 – Premio letterario della città di Cracovia
  • 1963 – Premio del Ministero della cultura polacco
  • 1990 – Siegmund-Kallenbach-Preis
  • 1991 – Premio Goethe della città di Francoforte
  • 1995 – Premio Herder
  • 1995 – Laurea honoris causa dell’Università «Adam Mickiewicz» di Poznań
  • 1996 – Premio del PEN Club polacco
  • 1996 – Samuel-Bogumil-Linde-Preis
  • 1996 – Premio Nobel per la letteratura

Per leggere la poesia “Accanto a un bicchiere di vino” clicca QUI.

Lettura di “Nulla è in regalo”:

 

 

 

6 pensieri su “È morta ieri la poetessa polacca Wislawa Szymborska all’età di 88 anni

    1. O non è la morte, piuttosto, a essere vinta dai tuoi versi, o Wislawa, sorella poesia, che adesso più che mai ci attraversi l’anima

      1. e ci interroghiamo e ti cerchiamo nei tuoi versi per vincere il rimpianto

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